Data center aziendali in Italia: indispensabili ma anche concettualmente obsoleti. La maggior parte delle infrastrutture non ha seguito un modello di sviluppo programmato e oggi è il risultato di una crescita molto più addizionale che strategica.
Nei primi sei mesi del 2017 per potenziare i data center le aziende hanno speso oltre 18 miliardi di dollari. Secondo Gartner, l’80% dei carichi di lavoro aziendali è on premise e il restante 20% si trova sul cloud o su impianti esternalizzati. Da qui al 2021 la percentuale dei workload eseguiti localmente scenderà a circa il 20-25%, a tutto vantaggio delle soluzioni cloud e off-premise. Mentre all’estero si afferma il concetto di Data Center as a Service (o Software defined), una survey esclusiva condotta dagli analisti di NetworkDigital360 conferma come in Italia l’80% dei data center sia proprietario ma le aziende, tra limiti infrastrutturali e culturali, abbiamo ancor delle riserve nei confronti del cloud.
Gli esperti indicano evoluzione e nuove vie di sviluppo in questo documento esclusivo, che spiega l’evoluzione delle vision, approfondendo:
- Come e perché secondo Gartner i data center tradizionali spariranno
- Dove falliscono le istanze di calcolo del Ced e come risolvere lo sviluppo
- Qual è l’impatto dell’Industria 4.0 sulla governance delle infrastrutture
- Quali sono le tendenze, le tecnologie e gli approcci vincenti suggeriti dagli analisti
- Cosa pensano veramente le aziende italiane del cloud, tra limiti reali e limiti culturali
- Come approcciare correttamente l’IT as a Service e progettare un data center 4.0
- Quali saranno le nuove figure chiave della governance ICT