L’espansione dei mercati e l’ampliamento degli spazi di vendita possono incrementare notevolmente la competitività delle aziende che hanno la possibilità di migliorare il proprio posizionamento sul mercato globale. Al contempo, però, è necessario prestare attenzione a tutti quegli aspetti che possono contribuire a farlo. Tra questi ci sono le agevolazioni sui dazi doganali, come lo status di origine preferenziale (grazie al quale viene assegnato il diritto a un trattamento tariffario preferenziale).
Per usufruire di queste agevolazioni, le aziende devono possedere i requisiti richiesti dagli accordi di libero scambio tra i Paesi di esportazione e quelli di destinazione delle merci. E per operare correttamente nell’ambito della determinazione dell’origine preferenziale, l’azienda che ha un progetto di espansione al di là dei confini nazionali, deve porsi alcune domande specifiche.
Questo white paper, fornito da, spiega come ottimizzare e semplificare la gestione dell’origine preferenziale. Continuando la lettura scoprirete quali sono:
- le 4 domande da porsi per operare nell’ambito della determinazione dell’Origine Preferenziale
- le tipologie di accordi di libero scambio
- i requisiti che le merci devono soddisfare per essere considerate di origine preferenziale
- le dichiarazioni o i certificati validi come prove dell’origine preferenziale
- la soluzione che permette di semplificare il processo di dichiarazione
- la strategia da seguire per ottenere vantaggio competitivo nell’import/export