Il 10 maggio 2021 è stato firmato il decreto che che prevede la nomina di un mobility manager nelle imprese e nelle istituzioni con oltre cento addetti, istituendo di fatto l’obbligo di munirsi di questa figura professionale per tutte le imprese di medie e grandi dimensioni italiane. Un mobility manager ha come obiettivo principale la creazione di un Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), finalizzato a migliorare la raggiungibilità dei luoghi di lavoro e ottimizzare gli spostamenti dei propri dipendenti.
Per raggiungere questo obiettivo, si avvale di un’analisi dell’accessibilità dei luoghi di lavoro, esaminando offerta e domanda di mobilità dell’area, utilizzando strumenti statistici e tool di geocoding. Oltre alle attività di analisi, il lavoro del Mobility Manager comprende anche aspetti di comunicazione e marketing rivolti a creare una cultura della mobilità sostenibile in azienda.
Questa eGuide, redatta da Network Digital 360, spiega chi è il mobility manager, cosa fa in azienda, quali competenze deve avere e perché è diventato obbligatorio. Continuando a leggere, potrete approfondire il tema da questi punti di vista:
- la storia del mobility manager, dal 1997 a oggi
- gli step da seguire per creare un PSCL efficace
- le tipologie di interventi del mobility manager
- quanti e quali sono i diversi tipi di mobility manager
- come si diventa mobility manager