Il 2022 è già stato definito come un anno di transizione ed evoluzione verso nuovi scenari digitali e, in linea con questo trend, Google ha appena annunciato un altro cambio di rotta sui cookie archiviando il progetto FLoC e presentando Topics.
La Giornata della protezione dei dati (che ricade oggi, 28 gennaio) è un’occasione per le aziende e i player digital di ripercorrere quanto appreso negli ultimi anni, soprattutto la necessità di conformarsi ai nuovi orientamenti sulla privacy e di adattare la propria attività digitale in modo da poter raggiungere i propri obiettivi anche in questo nuovo scenario.
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Indice degli argomenti
Tutela della privacy online: le possibili soluzioni
Si stima che le aziende che non implementano soluzioni volte ad adattare la propria attività digitale al nuovo ambiente centrato sulla privacy potrebbero perdere fino al 25% dei dati, rischiando una posizione di svantaggio rispetto alla concorrenza.
Di fatto, le nuove restrizioni sulla privacy riguardano sia gli utenti sia le aziende. Con la scomparsa dei cookie di terze parti, aziende e brand operanti nel campo digitale devono attrezzarsi con nuovi strumenti, più trasparenti, per raccogliere e misurare i dati degli utenti. In più, ciò deve essere bilanciato con la creazione di un’esperienza personalizzata.
Ma quali sono le attuali soluzioni esistenti che permettono alle aziende di adattarsi ai cambiamenti in corso?
Grandi piattaforme tecnologiche come Google e Facebook stanno attualmente sviluppando soluzioni, strumenti e metodologie che aiutano le aziende a sfruttare i propri dati ma nel contempo ad allinearsi con le normative sulla privacy. Tali soluzioni permettono alle aziende di assumere una posizione più forte, rimanendo efficaci e assicurando che il loro business sia a prova di futuro.
Sebbene ci siano diverse soluzioni e strumenti in fase di sviluppo, questi sono alcuni considerati indispensabili per aiutare le aziende ad aggiornare le proprie strategie ed eseguire una corretta misurazione e analisi dei dati degli utenti.
Google Analytics 4
Noto semplicemente come GA4, Google Analytics 4 è ora in grado di fornire una migliore identificazione su vari dispositivi e piattaforme. Le nuove funzionalità permettono di ottenere e misurare informazioni basate sui dati nel rispetto delle normative vigenti. Inoltre, grazie al machine learning, GA4 offre capacità di analisi dei dati superiori pronte per l’attivazione.
Google Consent Mode
La modalità di consenso di Google permette alle tag di Google (per l’analisi dei dati e per la pubblicità) di modificare la propria funzionalità in base al consenso degli utenti. Se l’utente ha acconsentito, invierà quindi informazioni secondo le modalità abituali e in caso di mancato consenso, una notifica senza le informazioni cookie.
Un’altra funzionalità fondamentale attivabile tramite consenso è il “Passthrough URL”, che abilita il processo di invio del click identifier nell’URL in modo che possa essere comunque associato ad una conversione anche in assenza di cookie.
Server to Server (S2S)
In linea con le soluzioni attualmente esistenti sul mercato, che consentono alle aziende di svolgere la propria attività digitale nel rispetto della privacy degli utenti, Server to Server è in grado di inviare dati da server a server, in modo sicuro.
Utilizzando una singola tag che invia informazioni al server e da lì provvede a reindirizzare le informazioni necessarie su ciascuna piattaforma, S2S permette un flusso di dati più sicuro.
Anche alla luce dell’ultimo annuncio, Google continua a lavorare per dare un maggiore controllo e trasparenza degli utenti introducendo Topics come successore di FLoC.
Google Topics
Topics darà la possibilità agli utenti di rimuovere argomenti – “topics” – direttamente dal browser o disabilitare del tutto la funzione.
Suggerimenti su quali argomenti l’utente potrebbe essere interessato verranno offerti in base alla cronologia di navigazione e quindi condivisi con altri siti. Se l’utente visita il sito suggerito, Topics fornirà a quel sito e ai suoi partner pubblicitari tre “argomenti” basati sulle recenti aree di interesse visitate dall’utente.
L’API di conversione di Facebook (Conversion API o CAPI)
Infine, l’API di conversione di Facebook si è affermata come strumento essenziale che consente l’invio delle interazioni online e offline dell’utente da un server proprietario a quelli di Facebook (modalità server to server). È questo strumento (piuttosto che il browser) che mantiene una traccia dell’utente durante la visita al sito. Il server memorizza le azioni compiute dall’utente (aggiungi al carrello, acquisto, lead ecc.) e invia le informazioni a Facebook.
Conclusioni
Quindi, anche con lo stop dei cookie di terza parte su Chrome e la rottamazione di FLoC, Google e altri player tecnologici stanno sviluppando strumenti che consentiranno alle aziende di far crescere la propria attività digitale.
A livello di industria, è importante educarsi e agire implementando le soluzioni che vengono già offerte.
Questo permetterà non solo di conformarsi alle normative sulla privacy ma anche di evitare di perdere informazioni indispensabili per le aziende per continuare a fornire servizi ai lori consumatori.