IL RAPPORTO

Evoluzione degli incidenti ransomware: raccomandazioni ENISA per mitigare la minaccia

ENISA ha pubblicato il report che illustra il più recente scenario di minaccia derivante dai ransomware attraverso la mappatura e lo studio degli incidenti accaduti da maggio 2021 a luglio 2022. Ecco i dettagli sul ciclo di vita della minaccia, le principali tipologie e modelli di business e le raccomandazioni per mitigarla

Pubblicato il 05 Ago 2022

Francesco Cerciello

Avvocato presso Gianni & Origoni

Ransomware raccomandazioni

I ransomware, tra gli attacchi oggi più temuti dalle società e dalle pubbliche amministrazioni, si sono evoluti negli ultimi anni e i threat actors hanno adattato i modelli di business e le azioni svolte al fine di trarre valore e profitti da tali incidenti.

Al fine di aiutare le organizzazioni a mitigare il rischio di attacco, l’Agenzia dell’Unione Europea per la cibersicurezza (“ENISA”) ha recentemente pubblicato il report “ENISA threat landscape for ransomware attacks” che illustra il più recente scenario di minaccia derivante dai ransomware attraverso la mappatura e lo studio degli incidenti che si sono verificati da maggio 2021 a luglio 2022.

I rilievi dell’ENISA si concentrano, in particolare, sull’analisi dei ransomware, del loro ciclo vitale e dei modelli di business, offrendo le proprie raccomandazioni e spunti di riflessione sugli impatti che tali incidenti possano ancora avere sul generale panorama delle minacce alla sicurezza dei sistemi.

Come si impara la cyber security: ecco le nozioni di base necessarie

Le tipologie di ransomware

Anzitutto, il report dell’ENISA definisce il ransomware come l’incidente attraverso il quale dei threat actors prendono il controllo dei sistemi e degli asset di un’organizzazione bersaglio, chiedendo un riscatto per il ripristino della disponibilità e della confidenzialità delle informazioni e dei sistemi compromessi.

Gli elementi essenziali di un ransomware sono:

  1. gli asset, che rappresentano un valore per l’organizzazione colpita dall’attacco (es. file e cartelle – e relativi contenuti – presenti nei sistemi operativi);
  2. gli effetti che derivano da un attacco di tipo ransomware, collettivamente definiti con l’acronimo “LEDS”, e che consistono: nel blocco (“lock”), ad esempio, dell’accesso ad un dispositivo o ad un applicativo; nella cifratura (“encrypt”) di un asset per renderlo non più intelligibile; nella cancellazione (“delete”) volta alla compromissione irreversibile della disponibilità di un asset; nel furto (“steal”), inteso come sottrazione della disponibilità dell’asset;
  3. il riscatto, che è solito essere normalmente di natura economica, ma che può essere rivolto anche all’ottenimento di ulteriori e differenti obiettivi d’interesse per l’organizzazione criminale.

Il ciclo vitale dei ransomware e i modelli di business adottati

Nel report, il ciclo vitale dei ransomware, rimasto invariato fino al 2018, viene riassunto in cinque fasi:

  • accesso iniziale, che potrebbe derivare, ad esempio, dallo sfruttamento delle vulnerabilità dei software o dal furto di credenziali d’accesso;
  • esecuzione, intesa quale fase in cui i threat actors studiano le vulnerabilità degli asset, individuano la rete e i sistemi ai quali questi sono collegati e adottano le strategie d’attacco che permettano di compromettere il maggior numero di sistemi e informazioni dell’organizzazione da colpire;
  • azione sugli obiettivi, attraverso cui si genera la compromissione della disponibilità e/o della confidenzialità delle informazioni e dei sistemi informatici;
  • riscatto, mediante il quale i threat actors rendono noto l’oggetto della loro richiesta, comunicando l’attacco in corso e le previste conseguenze sugli asset;
  • negoziazione del riscatto, che avviene in genere mediante comunicazioni private tra l’organizzazione colpita e i threat actors.

Il report dell’ENISA fornisce, inoltre, un’illustrazione sommaria dei modelli di business grazie ai quali i threat actors riescono a creare, distribuire e ottenere valore dai loro attacchi.

In passato, infatti, questo genere di attacchi erano condotti da singoli individui o da gruppi ristretti che, senza reali necessità di organizzazione, miravano al solo scopo di sviluppare e diffondere il ransomware.

Oggi, invece, i threat actors si organizzano in gruppi, dividendosi i compiti e gli obiettivi previsti e necessari per portare a termine le varie fasi dell’attacco.

Il cd. Ransomware-as-a-Service (“RaaS”) rappresenta una delle minacce più rilevanti tra quelle attualmente dovute alla diffusione dei ransomware. Si tratta, infatti, di un vero e proprio servizio di attacchi che i threat actors – anche mediante piattaforme – mettono a disposizione di chiunque abbia intenzione di condurre un attacco ransomware (cd. RaaS affiliates). In tale scenario, i threat actors si occupano esclusivamente dell’accesso iniziale e dell’esecuzione, lasciando ai RaaS affiliates le ulteriori fasi dell’attacco.

Guardando al futuro, inoltre, i threat actors sempre di più sposteranno la propria attenzione al modello di cd. Data Brokerage, massimizzando i profitti dei propri attacchi attraverso la vendita al miglior offerente degli accessi o dei dati ottenuti illecitamente.

Infine, anche il pubblico riconoscimento del rispetto degli accordi da parte dei threat actors costituisce un valido modello di business. Infatti, per far sì che gli incidenti vadano a buon fine e che le organizzazioni colpite soddisfino le richieste di riscatto, è spesso necessario essere notoriamente riconosciuti come gruppo organizzato che, a seguito del pagamento di quanto richiesto, ripristini – come promesso – la disponibilità e la confidenzialità degli asset compromessi. A ciò si deve la preoccupazione di molti threat actors di dare anche pubblica dimostrazione dello sblocco dei sistemi che segue all’ottenimento dell’oggetto del riscatto.

Alcuni numeri sugli incidenti dal 2021 ad oggi

Il punto focale del report, che ben aiuta a comprendere la realtà dei ransomware, è certamente costituito dall’analisi di dettaglio che l’ENISA ha condotto con riferimento agli incidenti degli ultimi quattordici mesi.

A tal fine, l’ENISA ha esaminato 623 incidenti verificatisi in tutto il mondo e dei quali ha potuto riscontrare la reale attuazione da parte dei threat actors.

Stando a quanto riportato nel report, il 46.2% degli incidenti analizzati ha comportato una fuga di dati che, in media, si attesta sui 518GB di volume di informazioni compromesse per incidente. Peraltro, nella maggior parte di tali casi, la compromissione ha riguardato la totalità dei dati presenti sui sistemi attaccati.

È importante, inoltre, evidenziare che il 58.2% dei dati coinvolti negli attacchi ransomware fossero “dati personali e che più del 24%, invece, fosse costituito da informazioni aziendali riservate (es. dati di produzione, documenti amministrativi o accordi di riservatezza ecc.).

La mancata disponibilità di informazioni sulle vulnerabilità sfruttate dai threat actors, non ha permesso, però, all’ENISA di offrire all’interno del report una descrizione delle modalità utilizzate per accedere agli asset colpiti.

In ogni caso, dall’analisi dei comportamenti ricorrenti dei threat actors, l’ENISA ha potuto comunque stimare che circa il 60% delle organizzazioni abbia trovato un accordo o un compromesso con le organizzazioni criminali a seguito della loro richiesta di riscatto.

Le raccomandazioni dell’ENISA

L’approccio raccomandato dall’ENISA per rafforzare la sicurezza dei sistemi da questo genere di incidenti si sostanzia, secondo quanto si legge nel report, nell’adozione di misure tecniche ed organizzative – tese a migliorare la resilienza dei sistemi e degli asset aziendali – e nella collaborazione e interlocuzione con le autorità competenti.

Le misure raccomandate dall’ENISA, tra le altre, possono consistere:

  1. in adeguate procedure di backup dei file e dei dati di maggior valore, garantendone l’isolamento dalle reti, così come nell’adozione della regola di backup “3-2-1” (per ciascun documento, predisporre 3 copie, 2 supporti di salvataggio, 1 copia non salvata su rete);
  2. nell’utilizzo di valide procedure di controllo e gestione del rischio e di crittografia, conformemente ai principi dettati dal GDPR in materia di protezione dei dati personali;
  3. nella predisposizione di policy e procedure di sicurezza o anche di sistemi di accesso diversificati.

Grande valore viene, altresì, attribuito alla collaborazione delle organizzazioni colpite con le autorità competenti. A tal riguardo, l’ENISA evidenzia con forza l’importanza della condivisione, a livello governativo, degli elementi che caratterizzano i vari incidenti, mediante la quale sviluppare misure e meccanismi di tutela più consapevoli ed efficaci per tutti. Le energie e gli sforzi delle aziende, si legge, dovrebbero concentrarsi sul miglioramento dei sistemi e della security governance, senza prestare il fianco alla prassi di soddisfare incondizionatamente le richieste dei threat actors (riscatto), peraltro, non garantisce il ripristino dei sistemi e delle informazioni compromesse.

Conclusioni

Dall’analisi del report dell’ENISA emerge con chiarezza un quadro grave e preoccupante sulla realtà e sulla diffusione più recente degli attacchi ransomware che, anche in ragione dei dati presumibilmente non conosciuti, potrebbe comunque risultare incompleto.

L’attenzione delle aziende e organizzazioni alla tutela dei propri dati e sistemi si ascrive in un più ampio dovere di sensibilizzazione e di adeguamento alle strategie internazionali di protezione dei dati personali e di cybersecurity, sempre più adattate alle realtà nazionali e agli specifici settori e industries di riferimento.

Il valore della tutela degli asset aziendali è cresciuto di pari passo con il naturale sviluppo del modello di società e di organizzazione del lavoro, che oggi si caratterizza per una considerevole interconnessione ed esposizione dei dispositivi e dei sistemi. Peraltro, la mancata considerazione di tali minacce comporta, in capo alle aziende di tutte le dimensioni, obblighi e conseguenze potenzialmente onerosi nei casi di incidenti di sicurezza, tanto più se riguardanti dati personali e l’erogazione di servizi essenziali, così come identificati in Italia all’interno del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica.

Per tali ragioni, i numeri che caratterizzano la realtà dei cyber crimes devono indurre le aziende a rivalutare i sistemi di prevenzione e gestione dei rischi che derivano dalle nuove e mutevoli minacce di sicurezza dell’ecosistema cyber.

Pertanto, appare necessario identificare le soluzioni più sostenibili e le misure più adeguate alla tutela dei sistemi, calando le valutazioni sulle specifiche realtà tecnologiche e organizzative maggiormente esposte e che rappresentano il più importante valore delle aziende.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati