Telegram fa un passo unico, nel mondo delle chat, per aumentare la privacy: permette di essere usato senza bisogno di un numero di telefono associato a una sim. Sta infatti mettendo all’asta dei numeri anonimi, da questa settimana, basati su blockchain.
Questi numeri possono quindi essere usati per iscriversi a Telegram senza bisogno di una carta sim.
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Come avere un numero anonimo, fasullo, per Telegram
Come per l’asta dei nomi utente, già lanciata da Telegram, è possibile acquistare questi numeri virtuali su Fragment, un sito creato appositamente per le aste relative a Telegram. Per acquistare un numero, dovremo collegare un nostro portafoglio TON (Tonkeeper) al sito.
È possibile acquistare un numero casuale a partire da nove toncoin, che equivalgono a circa 16 euro al momento in cui scriviamo. Alcuni dei numeri virtuali premium, come il +888-8-888, vengono venduti a 31.500 toncoin.
Ovviamente è possibile utilizzare questo numero solo per iscriversi a Telegram. Non è possibile utilizzarlo per ricevere SMS o chiamate o per registrarsi a un altro servizio.
Telegram vuole prendere così due piccioni con una fava. Presentarsi come alfiere della privacy al mondo, contro ogni rischio di sorveglianza di Stato – come dichiarato dal fondatore Pavel Durov – e al tempo stesso fare più soldi. L’azienda ha lanciato il suo piano di abbonamento premium all’inizio di quest’anno. Martedì scorso, il fondatore dell’app di chat Pavel Durov ha dichiarato che Telegram ha più di 1 milione di utenti a pagamento a pochi mesi dal lancio delle sue funzioni premium.
Ricordiamo che già ora Telegram la possibilità di nascondere il proprio numero di telefono, ma questa novità permette di averne uno “fasullo”. In alternativa, è possibile usare servizi per numeri di telefono virtuali, tra cui Google Voice, Hushed e Doosra, con sede in India.
Dal Checco: “novità a lungo attesa, ma non aumenta la sicurezza”
“La possibilità di utilizzare numeri di telefono anonimi con Telegram – e quindi scollegare un account dalla propria utenza SIM – era da lungo attesa”, nota al nostro giornale Paolo dal Checco, noto esperto di informatica forense. “Era certamente possibile, prima di questa novità, registrare anonimamente dei numeri di telefono “tradizionali” e utilizzarli per attivare un account o ancora numeri VoIP temporanei; ma con grossi limiti e difficoltà dovute al fatto i numeri andrebbero mantenuti per tutto il tempo di utilizzo del profilo Telegram (per evitare di essere tagliati fuori dall’utenza) ed è sempre più difficile ottenerli e mantenerli tutelando il proprio anonimato”, aggiunge.
“Interessante poi il fatto di poter acquistare le numerazioni “+888″ (che non possono essere utilizzate sulle linee tradizionali) tramite criptomonete TON, anche in questo caso permettendo agli utenti di rimanere anonimi, così come la possibilità di registrare e rivendere username Telegram sempre tramite la stessa cryptocurrency”.
Attenzione però. Più privacy, ma non più cybersecurity con questa novità. “Tutto ciò non aumenta il livello di sicurezza dell’App che, come molti sanno, in realtà utilizzando le chat tradizionali è comunque limitata dal fatto che la cifratura riguarda soltanto i dati in transito tra utente e server e i dati sono conservati, in chiaro, sui server Telegram”.
“Ovviamente abilitando le chat segrete, con la cifratura end-to-end, il discorso cambia ma non essendo abilitate di default (e non potendo essere utilizzate all’interno dei gruppi) il livello di sicurezza rimane comunque da valutare in base alle proprie necessità, rimanendo Telegram in ogni caso un ottimo strumento di comunicazione con vantaggi che altre app concorrenti non hanno”, continua Dal Checco.