L'intervista

Giuseppe Pirlo: “Cyber security, riscoprire qualità e progettualità a lungo termine”

Parla il direttore del laboratorio CINI per le competenze digitali nonché professore ordinario dell’Università di Bari “Aldo Moro”: “Dobbiamo uscire da un approccio superficiale e guardare al significato vero della sicurezza informatica per il nostro futuro”

Pubblicato il 08 Giu 2023

Alessia Valentini

Giornalista, Cybersecurity Consultant e Advisor

Blockchain,,Security,System,,Data,Transformation,,Big,Data,,Iot,,Data,Flow,

L’applicazione della sicurezza informatica a reti e sistemi digitali protegge questi assetti dai crimini effettuati mediante attacchi informatici. Una sua applicazione più estesa e sistematica può arrivare a proteggere e tutelare interi ecosistemi digitali (smart cities, sistemi di smart grid, reti Iot, infrastrutture critiche digitali ecc).

Ma la sua programmazione di lungo termine, in un’ottica lungimirante di politica industriale e imprenditoriale nazionale e territoriale, potrebbe cambiare l’indotto economico e sociale con risvolti importanti sulla sovranità digitale, sul mondo del lavoro e incidere quindi sul nostro futuro.

Per farlo davvero è necessario abbandonare un approccio superficiale e di breve termine alla cyber security, riscoprendo il valore, la qualità e il senso dei progetti per il domani. Perché le progettualità sulla cyber security, riunite e organizzate insieme in una struttura portante, possano costituire una solida base per il futuro di tutti.

Ne abbiamo parlato con il professor Giuseppe Pirlo, direttore del laboratorio nazionale CINI per le competenze digitali, professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e general Co-chair di ITASEC23.

Giuseppe Pirlo
Giuseppe Pirlo

Gli spunti da ITASEC23

Durante la conferenza ITASEC23 svolta a Bari dal 2 al 5 maggio, il mondo istituzionale, accademico e industriale, si è riunito per una nuova edizione della conferenza nazionale sulla cyber security che dal 2017 si sussegue ogni anno.

L’obiettivo della conferenza organizzata dal cyber security national lab del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) è fare ogni anno un bilancio e fornire una visione prospettica in tema di cyber security e sviluppo digitale.

Durante uno dei panel il professor Giuseppe Pirlo è intervenuto sulla “esigenza di riscoprire la qualità”, il valore e il senso di quello che stiamo facendo, con l’obiettivo di uscire da un approccio superficiale e guardare al significato vero della sicurezza informatica per il nostro futuro”.

Abbiamo voluto approfondire con il professore questo approccio ‘letteralmente edificante’ sulla cyber security, per capire meglio come cambiare dall’attuale approccio “consumeristico”(la consumerizzazione dell’IT è quel fenomeno che vede nel lavoratore (consumer) e nelle sue esperienze tecnologiche il riferimento cui adeguare le tecnologia aziendali n.d.r.) e consumistico della tecnologia per spostare l’attenzione sull’approccio produttivo e sostenibile dell’innovazione in materiale di sicurezza informatica.

Aggiornamenti sulle certificazioni di cyber security: tra schemi e nuovi controlli, ecco cosa cambia

Riscoprire valore qualità e senso della cyber security

L’invito del professor Pirlo è diretto: riscoprire valore, qualità e senso della cyber security.

“Dal mio punto di osservazione – spiega – siamo oggi in un periodo in cui, sotto impulso mediatico e la spinta di finanziamento del PNRR, tutti si sono mossi per attività, e iniziative nel campo della cyber security”.

“Questi progetti presi singolarmente sono validi, ma sfugge l’obiettivo reale e il filo conduttore che dovrebbe essere un obiettivo strategico di lungo periodo: garantirci una sovranità in ambito digitale, ovvero di poter disporre di tecnologie che non arrivano sempre e solo da altri paesi, altrimenti saremo sempre e solo consumatori di innovazione e dipenderemo sempre da altri paesi che sono produttori”.

“Se non si produce tecnologia e non mi riferisco a semplici prodotti, ma a tecnologie di base, innovative e fondanti in ambito digitale, allora perderemo non solo una possibilità economica, ma anche il know how, ovvero quelle conoscenze e competenze specifiche su questi contesti e ci esporremo ad un enorme rischio di impoverimento culturale e immediatamente a seguire di tipo economico e di sovranità digitale. È una sfida reale che richiede una coscienza profonda”.

Il sottile filo rosso della programmazione di lungo termine focalizzata

Per capire meglio a cosa si riferisce, il professor Pirlo cita come esempio il periodo del Covid durante il quale il mondo del lavoro italiano ha potuto proseguire in termini di continuità operativa e con lo smart working solo ed esclusivamente appoggiandosi su piattaforme in cloud non italiane.

“Senza voler fare un discorso che possa sembrare contrario alle big tech – si chiede – cosa sarebbe successo se non avessimo potuto usare queste risorse estere? Credo che un grande paese come l’Italia dovrebbe avere anche strumenti proprietari di questo tipo. Attenzione, non parlo di prodotti commerciali off the shelf, ma di quelli che ricadono in ambiti strategici anche se hanno un valore commerciale relativamente basso singolarmente ma un uso esteso globale. Di questa classe di sistemi, fanno parte i sistemi operativi, che sono praticamente tutti comprati dall’estero e sono l’elemento fondante su cui si poggiano tutti gli altri applicativi digitali di un qualsiasi sistema informativo digitale”.

“Tutto questo per dire che quando si affrontano nuove progettualità è importante un filo conduttore che le colleghi fra loro. Per cambiare si dovrebbero sviluppare progettualità strategiche, altre trasversali ed altre verticali ad alcuni temi, articolarle in un unico disegno prospettico di sviluppo, definendo le propedeuticità fra questi progetti e le interdipendenze“.

“In questo senso il filo conduttore è dato dal ripensamento delle progettualità di cyber security in un’ottica di sistema complessivo. Il PNRR ci offre spunti meravigliosi per farlo, ma ancora oggi alcune entità ed enti hanno seguito logiche e vincoli interni non sincronizzati a livello nazionale”.

“Purtroppo, questo dipende anche dalle condizioni di sistema, che causano una frammentazione delle responsabilità dei singoli interventi. Così si verifica che mentre l’ecosistema digitale è sempre più integrato, le progettualità al contrario si frammentano. Sembra mancare una regia una polarizzazione di intenti. Ma guardare a qualità, valore e senso di quello che vogliamo fare potrebbe aiutarci in questa polarizzazione”.

Obiettivo per il Paese: una agenda per la ricerca e l’innovazione

L’importanza della sovranità tecnologica e dell’indipendenza produttiva è stata commentata durante ITASEC23 dallo stesso direttore dell’Agenzia Nazionale della Cyber Security (ACN) Bruno Frattasi, che ha specificato come si debbano “utilizzare tutti i fondi disponibili per incrementare il tasso di indipendenza produttiva e tecnologica del Paese: una priorità necessaria a rafforzare il perimetro cibernetico dell’Italia, che è un tassello fondamentale della sicurezza europea. Il Prefetto ha anche sottolineato come l’autonoma tecnologica non esisterebbe senza investimenti e questi investimenti e risorse del PNRR vanno spese e spese bene”.

Su questi temi il professor Pirlo sottolinea l’importanza del raccordo operato in tema di ricerca nazionale sulla cyber security fra l’agenzia ACN e la Fondazione SERICS e come sia un’azione cruciale che dovrebbe essere vissuta come punto di inizio e non di arrivo.

Si ricorda che dall’ACN nelle prossime settimane è attesa l’uscita della nuova agenda per la ricerca e innovazione e che la Fondazione è il soggetto attuatore del progetto SERICS (progetto di Partenariato Esteso nell’ambito del PNRR – Missione 4, componente 2 linea 7 “Cyber security, nuove tecnologie e tutela dei diritti” in tema di Ricerca sulla cyber security.

Formazione in cyber security: le buone prassi per sviluppare cultura della sicurezza

Formazione mirata a lavoratori e cittadini

In termini di azioni pratiche un primo passo è nella direzione della cultura al digitale per tutti. Chiarisce Pirlo: “Se la cyber security è nata in contesti tecnici e sebbene siano gli informatici ad operare nel campo della cyber security, questo tema è di fatto uscito dai soli contesti specialistici, assumendo un respiro più ampio, con risvolti giuridici, economici, sociali anche in termini di competenze e di formazione”.

“Essendo un dominio ampio complesso e articolate richiede risposte dello stesso tipo”, osserva. “Oltre il 95% degli attacchi incide e sfrutta i comportamenti erronei delle persone. Quindi curarsi del lato umano è importante”.

E quindi, come si può intervenire in questo senso? “La formazione gioca un ruolo importante” chiarisce Pirlo. “Come direttore del laboratorio nazionale CINI sulle competenze digitali posso dire che abbiamo bisogno di lavorare su due dimensioni diverse: formazioni specialistiche, hard skill e capacità per saper lavorare nella cyber security. Qui sarebbe anche importante fare investimenti per risolvere le questioni di genere e sviluppare inclusione e gestione delle diversità”.

Il secondo punto è investire e formare cittadini digitali. La tecnologia si avvicina ai cittadini e offre nuove opportunità, a cui si accompagnano rischi di cui non sempre i cittadini sono consapevoli. Questo è vero anche per l’educazione verso i figli. Qualsiasi genitore può indicare ai figli i rischi e pericoli della guida in auto, ma poi non succede lo stesso dopo aver dato ai figli un PC o un telefono cellulare. Invece è necessario usare e conoscere i rischi legati ad un cattivo uso degli strumenti digitali”.

Le scuole possono molto in questo senso, fin dalle scuole primarie”, aggiunge Pirlo. “Potrebbero aggiornare alcuni programmi curricolari. Ma non possono fare tutto. Il digitale è una dimensione dell’esistenza e bisogna essere educati a questo contesto per sapervi vivere a scuola e in famiglia”.

Vision di lungo termine e azioni locali a breve termine

Tenendo conto di tutti gli elementi fin qui discussi e di come la formazione trasformi lo ‘human factor’ della cyber security, da vittima inconsapevole a potenziale prima linea di consapevolezza, responsabilizzazione sul digitale, con effetti di maggior capacità di tutele a protezione, viene da chiedersi quale possa essere una ulteriore azione concreta per il futuro della cyber security.

“Ritengo – risponde Pirlo – che per cambiare davvero i risultati in ambito digitale e cyber security sia necessario sviluppare una proiezione in cui il digitale e la sua sicurezza siano disegnati e progettati in un lasso temporale medio lungo. La vision deve essere lungimirante anche se le tecnologie cambiano rapidamente e con loro alcuni vincoli”.

“Inoltre – continua – è necessario bilanciare l’esigenza delle aziende di avere ritorni di investimento in tempi brevi. In queste esigenze contrapposte l’università deve continuare a guardare lontano con temi prospettici di ricerca a medio lungo termine e continuare a formare ragazzi e ragazze. Tuttavia, l’università deve potersi confrontare con la società e il mondo produttivo e trovo molto utile il sistema di accordi che permette alle aziende di fare docenze e agli studenti di effettuare stage in azienda. Questo permette al sistema universitario, fatto di docenti e studenti di affrontare problemi reali e concreti di tutti i giorni senza restare nell’iperuranio delle dispense”.

La formazione in cyber security è essenziale per tutti: il kit di sopravvivenza digitale

“Quindi da un lato serve un patto sociale nella relazione fra azienda e università. Dall’altro serve anche una azione dalle istituzioni per creare un ecosistema di innovazione, orchestrarlo e organizzarlo in un ciclo virtuoso di minore tassazione, investimenti mirati e generare condizioni per cui una azienda trovi conveniente investire in aree e distretti digitali anche locali”.

Ma non solo. “È necessario anche smettere di bandire gare a ribasso dalle entità pubbliche, mentre le aziende potrebbero investire in ricerca applicata. L’innovazione non nasce mai da sola. Il rischio di non curarsi di questi aspetti a livello nazionale è che a livello locale, possono anche essere stanziati finanziamenti specifici, ma sono spesi male, perché arrivano aziende major che se li accaparrano, magari anche sottraendo risorse umane locali ad altre PMI e dopo poco vanno via lasciando il territorio impoverito di mezzi, risorse umane e progetti. È necessario invece creare le condizioni perché le aziende possano radicarsi in quei territori locali, possano integrarsi con le piccole realtà del territorio garantendo uno sviluppo sostenibile. La cyber security può essere una leva concreta in questo senso”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2