Meta ha aggiornato la privacy di WhatsApp introducendo nuove funzionalità che si dirigono in una “duplice direzione: sicurezza e privacy”, commenta Paolo Dal Checco, consulente informatico forense. Ecco quali sono i punti di forza delle novità nell’app di messaggistica di Mark Zuckerberg, a partire dall’addio alle chiamate da sconosciuti e più controllo sulle chat.
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Nuove funzionalità di WhatsApp: stop alle chiamate da sconosciuti
Meta ha introdotto due nuove opzioni su WhatsApp, per migliorare non solo privacy, ma anche la sicurezza dei suoi utenti. Infatti ora possono silenziare le chiamate provenienti da numeri sconosciuti e avere più controllo della privacy. Tutto ciò attenua il pericolo di attacchi di social engineering e modalità d’infezione già avvenute.
“Dal punto di vista della sicurezza, la possibilità di scegliere di non ricevere chiamate WhatsApp dagli sconosciuti permette di ridurre il rischio di attacchi di tipo social engineering”, spiega Paolo Dal Checco: “Oltre a ridurre possibili attività di contagio da malware che sfruttano zero-day per attivare modalità d’infezione zero click basate su chiamate voce, come in passato si è verificato“.
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Più sicurezza sulle chiamate in entrata
La prima funzionalità è stata concepita per garantire maggiore sicurezza sulle chiamate in entrata. “Ovviamente, anche dal punto di vista privacy e ‘tranquillità’ degli utenti”, mette in evidenza Dal Checco, “il fatto di evitare chiamate da parte di sconosciuti non può che portare benefici, soprattutto in un contesto, quello di telefonate WhatsApp, dove l’attribuzione del chiamante è meno semplice proprio per la facilità di registrare numerazioni VoIP anche anonime“.
Le novità aiutano a filtrare in automatico chiamate spam, truffe e chiamate in arrivo da sconosciuti, che senza produrre squilli sul telefono rimangono comunque visibili nell’elenco delle chiamate perse. Ed è difficile capire se si trattava comunque di numeri importanti, soprattutto per chi lavora con lo smartphone.
“Se si pensa a truffe come quella del messaggio o della chiamata (con voce cammuffata, talvolta) WhatsApp al genitore (o ai nonni, ndr), da parte del figlio (nipote ndr) che ha bisogno di soldi, e che invece è un criminale che sa di poter far leva sulla preoccupazione familiare, si comprende come una limitazione in tal senso non può che giovare alla sicurezza degli utenti”.
Il controllo della privacy su WhatsApp
Il nuovo Controllo della privacy permette a tutti di conoscere le funzionalità di cyber protezione per le chat. “Questa funzione”, spiega una nota di Meta, “ti guida passo dopo passo attraverso le impostazioni di privacy più importanti, per aiutarti a scegliere il livello di protezione giusto per te, tutto in un unico luogo”.
Basta scegliere, da impostazioni, Avvia controllo nelle configurazioni privacy, per accedere ai vari livelli di privacy e potenziare la sicurezza dei propri messaggi, telefonate ed informazioni personali. L’aggiornamento odierno va ad affiancare quelli precedenti il cui livello di sicurezza delle conversazioni su WhatsApp è già aumentato.
“Dal punto di vista della privacy, chiaramente il Checkup offerto da WhatsApp raccoglie tutte le novità introdotte sul tema negli ultimi mesi”, sottolinea Dal Checco, !e le rende facilmente accessibili all’utente che altrimenti rischierebbe di perdersi nei meandri delle impostazioni, ignorando persino l’esistenza di alcune”.
Per esempio, Chat con lucchetto permette di offrire più privacy alle conversazioni più private ed intime con una password, mentre i Messaggi effimeri, il blocco degli screenshot per i messaggi Visualizza una volta e l’opportunità di mantenere privato il proprio stato online, vanno tutti nella direzione di un maggiore controllo della privacy.
“La finezza con la quale Meta lascia configurare il proprio profilo WhatsApp”, continua Dal Checco, “anche dal punto di vista delle informazioni pubblicamente accessibili, lascia pensare che la problematica della riservatezza sia sempre più sentita dagli utenti, che possono quasi scomparire agli occhi degli sconosciuti, nascondendo immagine di profilo, visibilità circa la propria presenza online, ricevute di lettura, stato, informazioni eccetera, riducendo ampiamente le potenzialità delle attività di ricerca OSINT che in passato potevano beneficiare anche delle informazioni trapelate dagli account WhatsApp”.
I backup su iCloud o su Google Drive
Infine “aggiungiamo la possibilità, già esistente da alcuni mesi”, conclude Paolo Dal Checco, “di poter caricare su iCloud o su Google Drive i backup cifrati, oltre alla possibilità di creare messaggi che scompaiono dopo essere stati visualizzati con l’impossibilità di fare screenshot e abbiamo un quadro più che completo nell’ambito degli aspetti di privacy, sicurezza e riservatezza“.