La società tecnologica del New Jersey, SubCom, sarebbe al centro della guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina in quanto starebbe favorendo la prima potenza, a scapito della seconda, nella posa di cavi sottomarini sul fondo dell’oceano, incrementandone la forza economica e militare.
La notizia, riportata di recente dall’autorevole testata Reuters, è partita dalle dichiarazioni di quattro persone a conoscenza dei fatti: due dipendenti di SubCom e due membri dello staff della Marina degli Stati Uniti, nessuna delle quali è stata disposta a lasciare le proprie credenziali in quanto non autorizzata a discutere delle operazioni in oggetto.
Sicurezza delle reti di cablaggio sottomarino: un’infrastruttura critica per la connessione internet
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Cavi sottomarini: un’infrastruttura strategica
Il 10 febbraio dello scorso anno la nave cablata CS Dependable, di proprietà di SubCom, è apparsa al largo dell’isola Diego Garcia, la più grande dell’arcipelago delle isole Chagos, atollo dell’Oceano Indiano sede di una base navale statunitense di una certa importanza.
A marzo dello stesso anno è stata portata a termine l’operazione segreta dal nome in codice “Big Wave”, che consisteva nella posa di un cavo di fibra ottica sottomarino fino alla base militare, operazione riportata dai quattro testimoni e da Reuters stessa, che si è affidata ai dati ricavati dalle immagini satellitari e dal tracciamento della nave.
Questo nuovo collegamento internet superveloce all’isola potenzia la prontezza militare USA nell’Oceano Indiano, regione in cui proprio la Cina ha ampliato l’influenza navale negli ultimi dieci anni.
All’uscita delle rivelazioni di Reuters, un portavoce della Flotta del Pacifico della Marina statunitense ha confermato l’esistenza di questo nuovo cavo internet sottomarino ad alta velocità nell’Oceano Indiano ed è stato il primo riconoscimento ufficiale di questa operazione.
Le parole del portavoce della flotta sono state: “La resilienza, la ridondanza e la sicurezza delle nostre infrastrutture di comunicazione rappresentano una priorità assoluta per la Flotta del Pacifico”.
Sempre Reuters ha rivelato che la SubCom sta stringendo rapporti sempre più stretti con il Pentagono parlando di un contratto riservato che l’azienda ha sottoscritto con Google per costruire la più grande rete internet privata sottomarina del mondo. Questa partnership è il tipo di progetto che il presidente Joe Biden ha incoraggiato per promuovere le tecnologie avanzate degli Stati Uniti.
SubCom, nuova alleata USA nella cyberwar contro la Cina
Nata da un progetto ai tempi della Guerra Fredda per spiare i sottomarini sovietici, la SubCom è un’azienda con sede nel piccolo borgo di Eatontown, New Jersey, e di proprietà di Cerberus Capital Management, società di private equity di New York che investe in appaltatori della difesa.
Il suo co-fondatore e co-amministratore delegato, Stephen Feinberg, donatore politico miliardario, era stato scelto da Trump ai tempi della sua presidenza per entrare in un comitato consultivo per la sicurezza nazionale, il President’s Intelligence Advisory Board.
La posa dei cavi è gestita dalla SubCom attraverso sei navi dotate di vasti serbatoi per contenere i cavi in fibra ottica. Secondo il direttore della Undersea Cable Consultancy con sede nel Regno Unito Eckhard Bruckschen, la Marina Militare ha a disposizione una sola nave di questo tipo, la USNS Zeus, ormai vecchia e poco utilizzabile ed è per questo che secondo Bruckschen “la SubCom è indispensabile per l’America se vuole controllare i cavi sottomarini”.
Se, ufficialmente, la SubCom è uno dei maggiori sviluppatori di cavi sottomarini in fibra ottica al mondo per aziende di telecomunicazioni e colossi tech come Google, Amazon, Microsoft e Meta Platforms di Alphabet, l’azienda del New Jersey è anche, secondo quanto riportato da Reuters, appaltatrice esclusiva dei cavi sottomarini per le forze armate statunitensi e la rete di cavi internet serve agli USA anche a scopo di sorveglianza dell’Oceano Indiano.
In questo modo, il ruolo di SubCom diventa fondamentale per gli USA, in quanto tutta l’infrastruttura internet globale si divide sempre più in un sistema controllato dalla Cina e uno dagli Stati Uniti.
Subcom, tra difesa nazionale ed economia
L’azienda di cavi sottomarini potrebbe rappresentare per gli Stati Uniti una forte spinta sia in campo militare che in campo economico.
La potenza oltreoceano ha a disposizione l’equipaggio della SubCom per espandere la rete di cavi sottomarini della Marina, con la conseguente possibilità di gestire meglio le operazioni militari e nello stesso tempo quelle di sorveglianza nei confronti della flotta cinese.
Inoltre, grazie alla volontà dell’amministrazione Biden di creare un numero crescente di cavi internet sottomarini commerciali controllati da aziende americane, gli Stati Uniti possono garantirsi di restare i principali custodi di internet.
Al mondo sono quattro le imprese che si occupano di cavi sottomarini: infatti, oltre a SubCom, ci sono NEC Corporation, che è giapponese, Alcatel Submarine Networks, francese, e HMN Tech, cinese, ma gli USA affidano i progetti sensibili solo a SubCom e sembra che quest’ultima ormai lavori esclusivamente per la difesa americana.
I cavi internet sottomarini ormai rappresentano una vera e propria infrastruttura critica di importanza strategica dal punto di vista geopolitico, fino a contribuire a determinare le azioni presenti e future degli Stati.