La notizia dell’apertura di un’istruttoria antitrust su Vueling Airlines S.A. accende ancora una volta il faro sui temi della trasparenza e della concorrenza nel settore dell’aviazione, ma anche di rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali.
In particolare, l’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato (“AGCM”) ha evidenziato due potenziali pratiche commerciali scorrette con riferimento all’obbligo per le compagnie aeree di fornire informazioni trasparenti e non fuorvianti ai consumatori con riferimento ai servizi aggiuntivi e al divieto di profilazione del cliente e differenziazione dei prezzi in base al dispositivo utilizzato per l’acquisto.
GDPR, decisione storica della Cassazione: ecco i parametri delle sanzioni privacy
Indice degli argomenti
Trasparenza e privacy: le sfide dell’industria aerea
Infatti, se è pur vero che le compagnie aeree, in genere, variano i prezzi in modo dinamico (c.d. revenue management) in base a una serie di fattori, come i costi del vettore, la disponibilità di posti, la domanda prevista (che può essere molto elevata in certi periodi dell’anno) o la politica dei prezzi dei concorrenti, le stesse sono comunque tenute a garantire che i consumatori abbiano accesso a informazioni sempre chiare e veritiere per prendere decisioni consapevoli sugli acquisti.
Obblighi di fornire informazioni trasparenti
Sotto il primo profilo esaminato dall’AGCM, la mancanza di chiarezza nella comunicazione dei prezzi dei servizi aggiuntivi, come il bagaglio a mano, in base al differente canale d’acquisto (web, app o in aeroporto) utilizzato dal consumatore sembrerebbe in netto contrasto con quelli che sono gli obblighi delle compagnie aeree di fornire informazioni trasparenti e non fuorvianti ai consumatori (in questo senso, il comportamento di Vueling appare in contrasto con quanto previsto dalla Legge 29 luglio 2010, n. 130 “Disposizioni per la tutela dei diritti degli utenti dei servizi pubblici essenziali” e, in particolare, dall’articolo 21).
Obblighi di tutela della privacy e non-discriminazione dei consumatori
Il secondo aspetto riscontrato dall’AGCM riguarda l’utilizzo del dispositivo del consumatore come parametro per la profilazione e la differenziazione dei prezzi: una pratica che, se effettivamente accertata, potrebbe risultare in violazione anche degli obblighi di tutela della privacy e di non-discriminazione dei consumatori.
Se Vueling sta effettivamente utilizzando dati derivanti dal dispositivo del cliente per regolare i propri prezzi (condotta che dovrà essere accertata nel corso dell’istruttoria appena avviata dall’AGCM), potrebbe essere necessario aprire un ulteriore filone di valutazione per capire se le condotte contestate rappresentino anche una violazione del trattamento dei dati personali dei consumatori; con il rischio di applicazione di sanzioni significative (oltre al maggior danno reputazionale per l’azienda).
Conseguenze di una inadeguata tutela della privacy
Le conseguenze di questa notizia sul mercato degli operatori aerei potrebbero non tardare ad arrivare: la trasparenza e la concorrenza sono essenziali per un mercato sano, e qualsiasi violazione delle leggi antitrust potrebbe comportare multe sostanziose e una maggiore vigilanza sul settore da parte delle autorità di regolamentazione.
Inoltre, l’inadeguata tutela dei dati personali e la possibile profilazione impropria dei clienti possono scatenare conseguenze ancor più gravi, con sanzioni previste dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) che possono infliggere pesanti multe alle aziende coinvolte.
Questa situazione non rappresenta solo una minaccia per il settore dell’aviazione; al contrario, le implicazioni di questa problematica si estendono a molteplici altri ambiti.
Preoccupazioni relative alla violazione della privacy e alla gestione inappropriata dei dati riguardano ampiamente diverse industrie, promuovendo una maggiore vigilanza sulle pratiche aziendali nell’era digitale.
Conclusioni
In linea generale, questa notizia sottolinea l’importanza cruciale di rispettare non solo le normative in materia di concorrenza, ma anche le disposizioni sulla tutela della privacy e sulla trasparenza nel contesto dell’attuale panorama aziendale.
Ciò potrebbe persino suscitare ulteriori indagini e ispezioni su altre imprese che si trovino in situazioni analoghe, contribuendo ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di salvaguardare i dati personali e rispettare i diritti dei consumatori nell’era digitale.