L'analisi

Intelligenza artificiale, è sfida aperta tra chi attacca e chi si difende

La normazione di questa tecnologia, pur essendo un passo fondamentale per una società civile, rischia di penalizzare chi agisce nel solco della legge. Ecco come l’IA può regalare più efficacia ai sistemi di difesa

Pubblicato il 07 Dic 2023

Domenico Raguseo

Head of CyberSecurity Exprivia

Felice Vitulano

Chief Innovation Officer di QuestIT

Luca Moretto

Chief Technology Officer di Ermes

Intelligenza artificiale attacco e difesa

Mentre il mondo si interroga sulla necessità di regolamentare l’utilizzo della intelligenza artificiale, c’è chi non si pone problemi di carattere etico e legale. Si tratta di coloro che, dall’uso spregiudicato di nuove tecnologie e sfruttando le debolezze dell’ecosistema digitale da cui siamo irreversibilmente dipendenti, traggono dei vantaggi economici rilevanti.

Nel cybercrime, infatti, esiste già una notevole sproporzione tra le capacità di chi attacca rispetto a chi si difende.

Sviluppo responsabile dell’IA: così USA e Regno Unito provano a valutare e mitigare i rischi

Le differenze tra chi attacca e chi si difende

Chi si occupa di difesa è sempre in allerta, si arma con le ultime innovazioni tecnologiche e ha una profonda conoscenza delle vulnerabilità dei sistemi. Solitamente, chi si dedica alla difesa svolge professioni diverse. Al contrario, l’aggressore ha il vantaggio di scegliere il momento opportuno per lanciare un attacco, mentre il difensore deve essere costantemente pronto a fronteggiare assalti imprevisti.

Una delle strategie offensive più diffuse è nota come Business Email Compromise (BEC), un metodo in cui l’aggressore si finge la vittima e, sostituendosi a lei, inganna clienti e collaboratori (spesso i CFO, da cui il nome alternativo “Frode dei CFO”) inducendoli a compiere operazioni, generalmente finanziarie, che esulano da ogni logica procedurale. Questi attacchi vengono orchestrati quando la vittima legittima, il cui profilo è stato usurpato dall’aggressore, è meno in grado di reagire, forse perché è in vacanza o in viaggio, e quindi più vulnerabile.

La regolamentazione dell’impiego di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, pur essendo un passo fondamentale per una società civile, potrebbe inavvertitamente amplificare il gap tra chi agisce in conformità con norme etiche e legali e chi invece opera senza tali restrizioni.

Gli aggressori, sfruttando l’intelligenza artificiale, sono in grado di orchestrare campagne di phishing sempre più sofisticate, studiando i comportamenti delle potenziali vittime e generando comunicazioni estremamente convincenti, sia per quanto riguarda il contenuto che l’identità del mittente.

Questo aspetto è particolarmente preoccupante in paesi come l’Italia, dove il phishing rappresenta la tecnica di attacco predominante, utilizzata nel 48,32% dei casi per la fase di ricognizione e nel 29,18% per l’accesso iniziale, come evidenziato dai dati dell’Osservatorio sulla cyber security di Exprivia per il terzo trimestre del 2023.

Come l’IA aiuta i cyber criminali

Il furto di enormi quantità di dati non si traduce in un beneficio immediato, ma è qui che l’intelligenza artificiale diventa un alleato prezioso per i criminali, facilitando l’analisi di questi dati per estrarre informazioni sensibili e di valore per l’attaccante.

L’ intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale anche nell’identificazione e nello sfruttamento delle vulnerabilità, permettendo di scoprire quelle più facilmente esposte e di adattare gli attacchi in base alle difese presenti.

In Italia, ad esempio, dopo il phishing, l’uso di malware rappresenta la tecnica più diffusa tra gli attaccanti. Questo avviene nonostante gli strumenti di intelligenza artificiale generativa tendano a non supportare direttamente la scrittura di malware.

Tuttavia, il malware stesso è composto da linee di codice che possono essere utilizzate legittimamente o meno. Un agente software installato su un dispositivo può essere destinato a scopi leciti, ma può anche essere deviato per funzionare come parte di una botnet o come strumento per il mining di criptovalute.

L’Osservatorio Exprivia sulla cyber security registra anche un aumento degli attacchi di tipo DDoS ed anche qua l’uso dell’intelligenza artificiale funge da supporto agli attaccanti.

Analizzando le tendenze sul cybercrime, notiamo una pericolosa adiacenza tra l’utilizzo di tecniche di attacco ed uso di tecnologie avanzate come la intelligenza artificiale.

Non potendo rinunciare alla legittima necessità di regolamentare l’uso di intelligenza artificiale, l’unica opportunità da sfruttare a favore della difesa è utilizzare le stesse tecniche per rendere controlli di sicurezza sempre più efficaci.

Così l’IA può rafforzare i sistemi di difesa

La buona notizia è che, nell’ultimo anno, si sono registrati progressi significativi in diverse aree che si muovono in questa direzione.

Diversi report di sicurezza mostrano come ormai la competizione tra sistemi di attacco e di difesa si giochi su una sola dimensione: la finestra di esposizione ad un attacco informatico, che va ad indicare il tempo che intercorre tra la creazione di un attacco informatico e la sua scoperta (e quindi difesa) da parte di uno o più sistemi di protezione.

Questa nuova dinamica ha preso piede nell’ultimo periodo, dato che ormai gli attacchi informatici vengono realizzati da organizzazioni criminali, in grado di sferrare campagne malevole di portata internazionale con l’uso di bot ed algoritmi automatici.

Il risultato di ciò è sotto gli occhi di tutti: ogni giorno assistiamo ad attacchi estremamente sofisticati che in pochissimi secondi colpiscono milioni di utenti. Risulta facile comprendere come la sfida nel difendere le aziende, si giochi sulla velocità nell’individuare gli attacchi informatici, e in questo contesto risulta impossibile combattere una guerra cibernetica usando sistemi di rilevamento basati in gran parte sull’intervento dell’essere umano.

È per questi motivi che l’intelligenza artificiale risulta l’unica tecnologia in grado di far evolvere realmente il mercato della cyber security, offrendo una maggiore precisione, una migliore scalabilità, una risposta più rapida e una riduzione dei costi.

Le strategie di difesa

Descriviamo in dettaglio queste capacità per ogni fase di attacco:

Prevenzione

L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nei moderni sistemi di cyber security per la prevenzione degli attacchi.

Infatti, l’intelligenza artificiale ha completamente rivoluzionato l’approccio degli analisti all’identificazione e al blocco delle minacce: poiché la procedura standard consisteva nell’analizzare manualmente le possibili minacce (ad esempio, alcuni allegati di posta elettronica sospettati di trasportare un payload dannoso) e nel progettare gli strumenti in grado di bloccarle (ad esempio, la regola Yara che corrisponde al codice binario del payload dannoso), questo processo poteva richiedere ore o giorni per concludersi.

Pertanto, la minaccia potrebbe avere il tempo di diffondersi in modo incontrollato prima che la mitigazione sia disponibile.

L’intelligenza artificiale offre invece la possibilità di automatizzare completamente questo processo, portando a tre importanti miglioramenti: i) azzerare il tempo necessario per rilevare una minaccia e sviluppare una mitigazione (quindi azzerare la finestra di esposizione ad un attacco informatico), ii) aumentare la parallelizzazione, consentendo di analizzare milioni di minacce alla volta e iii) aprire la possibilità di identificare nuove minacce mai viste prima.

Detection

Con l’avvento dei dispositivi connessi e l’adozione massiccia del lavoro da remoto, le aziende hanno visto aumentare la loro superficie virtuale ben oltre il proprio perimetro fisico, determinando uno scenario difficile da gestire e proteggere con gli approcci tradizionali.

Inoltre, l’AI consente di trasformare volumi di dati schiaccianti e difficili da elaborare in asset, poiché più l’AI viene alimentata con dati, più diventa intelligente nel tempo.

Prioritizzazione

L’intelligenza artificiale offre la possibilità di elaborare, analizzare, raggruppare e dare priorità a milioni di eventi (ad esempio, log di comunicazione, pacchetti di rete e così via), consentendo di filtrare le informazioni rumorose e di concentrarsi sulle minacce reali.

Inoltre, la scalabilità dell’intelligenza artificiale consente di aumentare i dati con feed provenienti da fonti diverse, in modo da arricchire le informazioni risultanti, ridurre i falsi positivi e, in definitiva, migliorare l’efficienza operativa dei team di sicurezza.

Response e Remediation

Ridurre il rapporto segnale/rumore degli avvisi di sicurezza a un livello facilmente gestibile dagli specialisti porta a una risposta più rapida.

I moderni approcci di AI, come il Reinforcement Learning, offrono la possibilità di progettare un processo decisionale completamente computerizzato che innesca una risposta automatica, riducendo al minimo l’intervento umano nel processo.

Questa attività si basa sulla capacità di catturare l’esperienza di un analista umano e di correlarla alle informazioni di threat intelligence e alle API software.

Modellazione e Simulazione

L’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche per creare modelli di attacchi appresi da grandi insiemi di dati sulle minacce. I modelli ottenuti descrivono i comportamenti osservati negli attacchi reali e possono essere utilizzati per prevedere le implicazioni e i rischi legati a vulnerabilità specifiche.

La modellazione degli attacchi guidata dall’intelligenza artificiale può quindi essere utilizzata per valutare la postura di sicurezza e i registri di rischio di un’azienda, per suggerire infine piani di mitigazione per gestire correttamente le vulnerabilità sfruttabili dagli attaccanti.

Allo stesso modo, i modelli addestrati sulla base dei dati degli attacchi possono essere utilizzati per eseguire simulazioni di attacchi e testare la reale efficacia delle soluzioni di sicurezza implementate dall’azienda.

Tattiche di attacco: compromissione e simulazione di una risorsa informatica autentica

Di che cosa hanno bisogno gli analisti

Queste capacità dei sistemi di intelligenza artificiale in ambito cyber security risultano essere particolarmente rilevanti quando vengono applicate a soluzioni di cyber threat intelligence al servizio dei SOC e degli analisti di sicurezza.

In un contesto globale rappresentato dalla forte difficoltà per le organizzazioni nel reperire le opportune competenze sul mercato del lavoro, è fondamentale fornire agli analisti di sicurezza strumenti software in grado di gestire in maniera adeguata l’enorme mole di possibili eventi di sicurezza generati quotidianamente, così da permettere agli analisti stessi di focalizzare il proprio lavoro e dedicarsi ad attività dal reale valore aggiunto.

Grazie alle capacità dell’AI è infatti possibile:

  1. Prevenire la diffusione di campagne d’attacco, realizzando ad esempio sistemi di crawling automatico che siano in grado di analizzare in maniera massiva tutti i nuovi siti web generati quotidianamente al fine di identificare in tempi estremamente rapidi quelli nati per scopi malevoli.
  2. Individuare e bloccare le campagne in corso, identificando le caratteristiche malevole delle URL contattate e/o visitate all’interno di un’organizzazione.
  3. Analizzare i possibili IoC dal punto di vista comportamentale, verificando ad esempio il tipo di interazione proposta agli utenti (e.g. presenza di un form di login) o riferimenti ad un brand noto (possibile tentativo di phishing contro il brand stesso).
  4. Automatizzare l’estrazione di tutte le caratteristiche (o “feature”) e i metadati rilevanti degli IoC analizzati (e.g. target brand di una campagna di phishing, localizzazione geografica di un IoC, indirizzo IP da cui un sito web viene servito, autorità di certificazione che ha emesso il certificato SSL/TLS con cui un sito si presenta) al fine di poter prioritizzare le minacce in base al contesto dell’organizzazione.
  5. In ultimo, grazie ad automazione e prioritizzazione, permettere agli analisti di focalizzarsi sulle attività di response e remediation realmente rilevanti per l’organizzazione target.

L’IA indispensabile per le organizzazioni

Per combattere l’uso dell’IA da parte degli hacker, le organizzazioni devono adottare misure di sicurezza avanzate che includono l’IA nella loro difesa cibernetica. L’IA può essere utilizzata per il rilevamento delle minacce, l’analisi dei comportamenti sospetti e la risposta automatizzata agli attacchi.

Tuttavia, è importante notare che l’IA può essere utilizzata sia a fini difensivi che offensivi, e la corsa tra hacker e difensori nell’ambito dell’IA è in corso.

In un’epoca segnata da sfide digitali senza precedenti, i Security Operations Center (SOC) si trovano al fronte di una guerra contro minacce sempre più sofisticate. Le tecnologie emergenti, in particolare l’AI conversazionale e la robotica di servizio, possono ridefinire il modo in cui i SOC possono proteggerci.

Le preoccupazioni più comuni dei CISO sull’IA generativa: come stimolare un’adozione responsabile

Come possono cambiare i SOC

Vediamo come queste tecnologie singolarmente, possono supportare i processi di sicurezza, e andiamo ad esplorare come la convergenza tra queste due tecnologie può supportare la creazione di un SOC rinnovato e più evoluto.

Altro esempio di uso della Intelligenza Artificiale a supporto della difesa è relativo all’utilizzo di Intelligenza Artificiale conversazionale. Si tratta di una forma avanzata di intelligenza artificiale che permette agli utenti di comunicare con le macchine tramite il linguaggio naturale. Questo significa che può comprendere, elaborare e rispondere a comandi o domande come farebbe un essere umano.

Utilizzando algoritmi di Natural Language Processing e machine learning, l’AI conversazionale può svolgere il ruolo di un assistente personale per l’analista SOC, un partner che:

  1. Agisce come un potente filtro tra l’analista e l’oceano di dati di sicurezza, fornendo risposte rapide e precise.
  2. Offre un’interazione naturale, permettendo agli analisti di formulare query complesse in linguaggio naturale e ricevere informazioni pertinenti in tempo reale.
  3. Automatizza le risposte e i compiti di routine, alleggerendo il carico di lavoro degli analisti.
  4. Apprende e si adatta grazie all’interazione continua, affinando le sue capacità in modo da diventare un supporto sempre più efficace.

L’assistente intelligente che supporta la difesa

La AI conversazionale diventa un supporto dell’analista aiutandolo e semplificando diversi aspetti del suo lavoro.

La AI conversazione può essere integrata con robot di servizio. Un robot di servizio è un sistema autonomo progettato per eseguire compiti di assistenza e di supporto. Caratterizzato dalla mobilità, dalla capacità di navigare nell’ambiente e dall’interazione attraverso interfacce utente avanzate, un robot di servizio nel SOC può:

  1. Pattugliare in maniera autonoma, fungendo da occhi e orecchie dell’analista in aree che richiedono sorveglianza.
  2. Identificare e verificare il personale grazie a sistemi di riconoscimento biometrico e di autorizzazione.
  3. Agire come intermediari operativi, eseguendo azioni preventive o reattive in risposta a eventi di sicurezza.
  4. Gestire compiti logistici e di monitoraggio ambientale, diventando una risorsa fisica versatile all’interno di un SOC.

La convergenza tecnologica

Per convergenza tecnologica si intende il processo attraverso il quale due o più tecnologie distinte si fondono per creare soluzioni innovative che non sarebbero possibili individualmente. Questa integrazione può portare a una maggiore efficienza, nuovi livelli di servizio e modalità operative in precedenza inimmaginabili. Quando applicata al SOC, la convergenza tra AI conversazionale e robotica di servizio significa:

  1. Creare un’interfaccia unificata dove i robot agiscono come estensioni fisiche dell’intelligenza artificiale, eseguendo compiti e comunicando con gli analisti in tempo reale.
  2. Sviluppare scenari in cui l’AI non solo risponde a domande ma anche anticipa le esigenze degli analisti, guidando i robot in operazioni di sicurezza proattive.
  3. Potenziare la capacità del SOC di rispondere agli eventi in maniera dinamica, utilizzando l’intelligenza artificiale per analizzare i dati e i robot per eseguire azioni fisiche.
  4. I robot, guidati dall’AI, offrono un nuovo livello di telepresenza, permettendo agli analisti di proiettarsi in qualsiasi area con una presenza quasi fisica, creando una sorta di “Telepresenza Dinamica”.
  5. L’integrazione con la AI conversazionale permette ai robot di rispondere in modo proattivo agli allarmi, eseguire protocolli di sicurezza e notificare gli analisti di eventi critici senza intervento umano.

Quindi, sebbene l’Intelligenza Artificiale offra enormi opportunità al mondo degli attacchi informatici, essa ridefinisce anche il futuro della sicurezza cibernetica. Assicurare la protezione in un mondo sempre più interconnesso richiede non solo intelligenza, ma anche agilità e un’incessante innovazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4