L’era digitale ha portato con sé una crescente dipendenza dalle tecnologie informatiche, sia per privati che per aziende. La cyber security è diventata un argomento di vitale importanza in un mondo sempre più interconnesso, specialmente con lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, che ha favorito un’evoluzione delle minacce cibernetiche senza precedenti, con il conseguente aumento dei rischi di furto di dati sensibili, sabotaggio di operazioni aziendali e crollo della fiducia dei clienti.
Questa crescente digitalizzazione, unita alla fisiologica dipendenza dalla tecnologia, impongono l’adozione di coperture assicurative e strumenti di protezione dalle minacce in grado di minimizzare i rischi societari.
Nonostante il contesto indichi chiaramente la strada da percorrere, molte aziende italiane rimangono indietro nell’implementazione e nell’avanzamento della protezione da cyber attacchi. I motivi? Sia per ragioni di budget che per errata valutazione dei rischi, diverse imprese sottovalutano spesso l’urgenza di investire nella sicurezza cibernetica.
Indice degli argomenti
Difesa digitale: cosa possono fare nel concreto le imprese
Per comprendere l’entità della minaccia, possiamo fare riferimento ai dati forniti dal rapporto annuale sull’Internet Crime dell’FBI, che evidenzia danni per 6,9 miliardi di dollari nel 2021 causati da reati informatici.
Tali cifre rappresentano un campanello d’allarme, indicando l’ampia portata delle minacce informatiche.
Altro dato rilevante è legato agli attacchi di phishing. Nel 2022 sono stati oltre 500 milioni, più del doppio di tutti gli attacchi registrati del 2021.
Ma cosa possono fare nel concreto le imprese per migliorare da subito la barriera di protezione di queste minacce?
Implementare misure di autenticazione multifattore
Uno degli strumenti più efficaci per proteggersi da attacchi automatizzati, che costituiscono la grande parte delle minacce informatiche, è implementare misure di autenticazione multifattoriale (Multi-Factor Authentication).
La MFA, se adeguatamente implementata, può bloccare il 99,9% degli attacchi automatizzati, inclusi il phishing, gli attacchi brute force e i keylogger.
Tuttavia, molte aziende esitano a implementare la MFA, principalmente lamentando elevati costi associati.
È fondamentale notare però che, sebbene l’investimento iniziale possa risultare significativo, i benefici a lungo termine superano di gran lunga i costi necessari a porre rimedio ai danni, sia reputazionali che economici.
Inoltre, la MFA è relativamente facile da implementare a livello tecnico e rappresenta un investimento cardine per garantire la sicurezza delle informazioni aziendali.
Effettuare un corretto Vulnerability Assesment
Il secondo aspetto critico che emerge dal nostro dialogo quotidiano con le aziende è la mancanza di un corretto Vulnerability Assessment.
Questo processo comporta l’identificazione e la correzione delle debolezze presenti nella rete e nei sistemi aziendali.
L’identificazione delle vulnerabilità è un passo essenziale per garantire che l’azienda sia protetta contro possibili attacchi informatici.
Le aziende italiane devono investire nella tecnologia e nelle risorse necessarie per eseguire con regolarità questa tipologia di valutazioni, non solo per ridurre sistematicamente il rischio di violazioni, ma anche per dimostrare impegno per la sicurezza dei dati dei clienti e dei partner commerciali, ottenendo benefici anche dal punto di vista reputazionale.
Investire nella formazione dei dipendenti
Terzo elemento nel quale le aziende risultano carenti è dato dalla scarsa formazione dei dipendenti, un aspetto spesso trascurato ma cruciale nella prevenzione dei rischi informatici.
Gli esseri umani sono spesso il punto debole nella catena di sicurezza, poiché gli attacchi di phishing e le minacce di social engineering dipendono in larga parte dalla capacità di manipolazione delle persone.
Pertanto, è fondamentale preparare adeguatamente e regolarmente i dipendenti, sviluppando e consolidando la loro capacità di riconoscimento delle minacce, imparando a rispondere in modo adeguato alle diverse situazioni.
Proprio per via della rapida evoluzione delle minacce cibernetiche, l’istruzione deve essere continua e tenere il passo con le nuove minacce. Un dipendente ben addestrato può decisamente essere l’elemento che fa la differenza tra un attacco di successo e un fallimento.
Investire in misure di protezione e coperture assicurative
Negli ultimi anni abbiamo visto molte aziende italiane affrontare repentinamente gli effetti di questi attacchi.
È evidente che il rischio cibernetico sia diventato uno dei principali pericoli per privati e aziende, ma spesso le misure di sicurezza rimangono insufficienti.
Tuttavia, c’è anche una buona notizia: abbiamo notato che sempre più aziende hanno iniziato a riconoscere la minaccia e stanno investendo in misure di prevenzione e coperture assicurative per essere ben posizionati con la cyber security.
Questo slancio positivo non è solo finalizzato alla protezione aziendale, ma migliora anche la loro accessibilità al mercato assicurativo.
Maggiore sicurezza e resilienza rendono le aziende italiane più competitive e meglio posizionate per affrontare le sfide del mondo digitale in costante evoluzione.
Riconoscere l’importanza della MFA, della valutazione delle vulnerabilità e della formazione dei dipendenti rappresenta il primo fondamentale passo verso una protezione più efficace.
La cyber security non è solo un obbligo, ma una vera opportunità di crescita. La strada verso una maggiore sicurezza cibernetica è aperta, e il futuro appartiene a coloro che investono saggiamente nella loro difesa digitale.