L'ANALISI TECNICA

NIST Cybersecurity Framework: come valutare il profilo cyber di un’organizzazione

Cogliendo lo spunto del processo di aggiornamento del NIST Cybersecurity Framework (NIST CSF), è interessante vedere come valutare il profilo di sicurezza dall’azienda nel contrasto alle minacce di tipo cyber in modo semplice, efficace e cost-effective

Pubblicato il 16 Nov 2023

Luigi Sbriz

Cybersecurity & Privacy Senior Consultant

Valutazione NIST Cybersecurity Framework

In Europa, il NIST Cybersecurity Framework ha costruito molto del suo successo per il legame privilegiato con la Direttiva NIS (“Network and Information Security Directive”).

Benché apparentemente sia rivolto alle solo infrastrutture critiche, il framework originale nasce come proposta implementativa su base volontaria estesa a tutti, pur con le raccomandazioni del caso di valutare nella decisione di adozione del framework anche la propria rilevanza all’interno dell’ecosistema economico di appartenenza.

OT cyber security, il NIST aggiorna le sue linee guida: come implementare un piano di sicurezza

Cos’è e a cosa serve il NIST Cybersecurity Framework

Il NIST CSF nasce nel febbraio 2013 a seguito dell’Executive Order 13636 (“Improving Critical Infrastructure Cybersecurity”) del Presidente degli Stati Uniti d’America. L’obiettivo è quello di creare un fronte comune di difesa contro le minacce di tipo cyber, che sia il più ampio possibile.

Il punto di partenza è la consapevolezza delle proprie debolezze per comprendere la misura delle azioni di difesa necessarie considerando anche l’impatto sull’intera supply chain, ossia una valutazione dello stato di protezione attuato da ogni entità presente nell’ecosistema.

Il volano per coinvolgere quante più entità sia possibile, è stato quello di polarizzare l’attenzione sull’intera supply chain delle infrastrutture critiche, dando a tutte le entità, coinvolte o meno, una serie di vantaggi per la loro adesione su base volontaria.

I criteri costitutivi del CSF già fanno comprendere che il livello implementativo è alla portata di tutti. È semplice da comprendere ed implementare in quanto espresso in un linguaggio comune, non specialistico.

Non impone alcuna tecnologia o standard ma si adatta al contesto corrente. È un documento vivo, basato su standard internazionali ed aggiornato periodicamente con il contributo di esperti della materia.

L’attenzione ai costi è per principio importante e si trae beneficio anche da un sistema di condivisione delle informazioni su minacce, vulnerabilità e metodi di contrasto dei fenomeni avversi.

CDLAN_WP_Business continuity

Evoluzione del NIST Cybersecurity Framework

A inizio 2024 sarà disponibile la nuova versione del CSF. Non modifica l’impostazione generale ma perfeziona l’insieme delle funzioni e delle categorie secondo una sequenza più razionale e pratica. La checklist del framework è una sequenza di risultati desiderati del sistema di protezione e la CSF 2.0 ne rivedrà l’ordine e la tassonomia.

Il totale delle funzioni crescerà di una unità, la Govern, in coerenza con il framework sulla privacy del NIST, ma l’insieme complessivo delle novità resta limitato in quanto si rivedono o si spostano elementi tra loro, piuttosto che introdurne di realmente nuovi.

Il vantaggio sarà un minore cambiamento, implementativo e concettuale, da apportare al processo di valutazione, inoltre la sequenza finale delle sottocategorie risulterà più intuitiva nel comprendere i risultati.

Senza entrare nel merito dei cambiamenti nella checklist, in quanto c’è l’attesa di un nuovo workshop in autunno per essere confermati o meno, è interessante vedere come cambia l’approccio per la valutazione del profilo di sicurezza.

Quest’ultima è stata senza dubbio la parte che ha visto più variazioni ed adattamenti implementativi nell’attuale versione del CSF. Non è assolutamente negativo, anzi è previsto dal framework stesso adottare il metodo ritenuto più conveniente e questa flessibilità è da considerarsi un valore aggiunto. Un metodo unico e condiviso porta dei vantaggi in termini di confrontabilità dei risultati ma non sarebbe nello spirito del framework perché perderebbe in flessibilità.

La scelta della modalità di verifica periodica della completezza e dell’efficacia delle misure adottate è generalmente fatta a livello di Paese per avere una base nazionale uniforme di confronto delle valutazioni. Non è un vincolo critico. Si può continuare ad utilizzare il metodo scelto nella propria organizzazione e definire un algoritmo di conversione automatica nel proprio standard Paese per non perdere i benefici della flessibilità di scelta.

Nel corso degli ultimi anni sono comparsi dei metodi di valutazione del profilo di cyber security in aggiunta alla proposta NIST. Proveremo a vederne alcuni. Nel 2016, con la Direttiva NIS sulle infrastrutture critiche, il CSF, è risultato rilevante anche per il nostro Paese per tramite del Framework Nazionale sulla Cybersecurity.

Con una strada diversa, ma motivi similari dovuti alla crescente digitalizzazione e comparsa delle relative minacce, anche la Confederazione Svizzera ha adottato questo framework per definire lo standard minimo per le TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).

Valutazione NIST, i livelli di implementazione

Il NIST Cybersecurity Framework raccomanda una metrica, detta “implementation tiers”, per valutare il rigore con cui un’organizzazione affronta la gestione del rischio di sicurezza informatica ed il grado di sofisticazione del relativo approccio gestionale.

Non è un metodo di immediata comprensione ma è completo nel dare una valutazione, sia rappresentativa del livello di implementazione del controllo di contenimento del rischio, che del livello di implementazione del processo di gestione del rischio.

In effetti, è una matrice e questo spaventa le prime volte i valutatori abituati ad una scelta puramente lineare. Si compone di una griglia rappresentativa del grado di implementazione con le colonne che rappresentano il controllo e le righe la gestione del rischio. La colonna di grado maggiore, ove tutte le sue righe sono soddisfatte, rappresenterà la misura cercata.

La proposta NIST CSF è una matrice di quattro colonne (“tiers”) per tre righe. I tiers sulle colonne sono definiti dalle label:

  1. Partial”: soluzioni ad hoc quando serve, senza troppe formalizzazioni;
  2. Risk Informed”: soluzioni localizzate anche se con il supporto manageriale;
  3. Repeatable”: soluzioni formalizzate e controllate sull’intero perimetro aziendale;
  4. Adaptive”: soluzioni con condivisione esterna e processi decisionali basati sul rischio;

mentre le righe rappresentano tre approcci progressivi di gestione del rischio, dalla semplice definizione del processo funzionale e ripetibile, al programma integrato con gli altri processi aziendali, fino alla completa condivisione con le parti interessate esterne (supply chain).

Valutazione del Framework Nazionale

In Italia, il “Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection” del febbraio 2019 adotta una variante del metodo originale NIST, eliminando la matrice ed aggiungendo nuovi elementi.

Degli Implementation Tiers rimangono solo le colonne (“Parziale”, “Informato”, “Ripetibile”, “Adattivo”). In aggiunta ci sono i livelli di priorità per definire l’ordine del programma di implementazione delle misure per raggiungere i valori attesi del profilo target.

Inoltre, ci sono dei livelli di maturità da valutare per comprendere il grado raggiunto nell’implementazione del controllo. Allo stesso modo, possono essere utilizzati anche per definire lo stesso target da raggiungere.

Per finire, si fa ricorso a dei prototipi (template), personalizzati per ambito applicativo, definendo il livello di priorità, la classe di implementazione e la maturità per ciascuna subcategory selezionata, con eventuali sottolivelli di maturità per le categorie che necessitano maggior dettaglio.

In tal modo, chi deve valutare, riceve un aiuto per una miglior comprensione della situazione e fornisce una valutazione più pertinente al caso reale. Di contro, la necessaria omogeneità dei risultati nel confronto tra profili di organizzazioni diverse, fa perdere la contestualizzazione dovendo mantenere la maturità ad un livello rappresentativo comune.

Valutazione dello standard minimo per le TIC

Anche la Svizzera ha adottato come riferimento per la sicurezza informatica il framework NIST, quale punto di partenza per proporre alle aziende ed alle pubbliche amministrazioni nazionali e cantonali un test di misura del livello di sicurezza infrastrutturale nelle varie realtà.

È nella forma di un questionario con le misure minime da adottare per la messa in sicurezza delle infrastrutture critiche e dei dati sensibili. La valutazione delle sottocategorie (mansioni) avviene tramite i tiers, semplificati dalla mancata esposizione dell’approccio adottato nella gestione del rischio, e descrivono un crescente grado di maturità secondo il seguente schema:

  • 0 = mansione non attuata;
  • 1 = mansione parzialmente attuata, non definita e approvata completamente;
  • 2 = mansione parzialmente attuata, definita e approvata completamente;
  • 3 = mansione attuata, completamente o in gran parte attuata, statica;
  • 4 = mansione dinamica, attuata, verificata costantemente, migliorata.

Lo schema di valutazione ha quattro livelli di stima della maturità ed è lo stesso per ciascun contesto considerato. La semplicità e praticità d’uso predominano sulle altre caratteristiche.

Valutazione con Capability Maturity Model

Nel documento “Metodologia per il cybersecurity assessment con il Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection” del settembre 2021 troviamo un’ulteriore metodo, ben noto in altri contesti, che include la valutazione tramite il classico modello di maturità della capacità di realizzazione.

Si segue uno schema metodologico a tre passi, a partire dalla definizione della contestualizzazione del framework alla realtà di interesse, definendo il profilo target. Quindi si individua la postura di sicurezza attuale, sia come copertura dei controlli che di maturità raggiunta. Infine, si valuta il gap tra il profilo attuale ed il target rilevato.

Il grado di copertura associato a un controllo è valutato semplicemente con una scala numerica compresa tra 0 (mancanza del controllo) e 1 (piena implementazione) e delle sfumature intermedie per ulteriore dettaglio. Il livello di maturità nell’implementazione del controllo è invece espresso attraverso la scala del Capability Maturity Model Integration (CMMI) che prevede cinque livelli.

  1. Iniziale: soluzione generalmente ad-hoc;
  2. Ripetibile: soluzione a livello di department;
  3. Definito: processo ben definito;
  4. Gestito: processo misurato sistematicamente;
  5. Ottimizzato: processo basato sul principio del miglioramento continuo.

Il livello di maturità viene combinato con altri parametri per giungere a completare il profilo attuale. La valutazione finale considera la differenza tra la definizione del profilo target giustificata dal livello di rischio ed il profilo attuale conseguenza dalla maturità rilevata. Dalla valutazione segue la determinazione delle risorse necessarie per migliorare fino ai valori prefissati.

Valutare il livello di sicurezza informatica in azienda: come usare i Capability Maturity Models

Conclusioni

La prossima versione del framework NIST CSF, in linea con i principi fondanti, avrà un approccio molto pragmatico come si può evincere dalle informazioni esposte nel loro sito. Poiché in pratica non esiste un unico metodo per misurare e valutare il CSF, il NIST non spingerà verso un unico approccio di valutazione nel CSF 2.0 al fine di mantenere la flessibilità nel modo in cui le organizzazioni possono implementare il framework.

Il CSF 2.0 includerà esempi di come le organizzazioni hanno utilizzato il CSF per valutare e comunicare le proprie capacità nella gestione della sicurezza informatica. Ci saranno esempi di come le organizzazioni potranno utilizzare il CSF, combinato con strategie di gestione del rischio e modelli di maturità, per comunicare i risultati di valutazione dell’efficacia della loro sicurezza informatica.

Considerando gli annunci sulle modalità di aggiornamento del NIST CSF ed i suoi principi fondanti, le aziende che non hanno ancora un processo di valutazione della sicurezza informatica, possono aderire al CSF 1.1 senza alcun timore di perdita di valore sul lavoro che verrà svolto.

Per chi ha già implementato il processo di valutazione, con gli esempi forniti dal NIST, può considerare eventuali semplificazioni o migliorie. In generale, le considerazioni per l’avvio di questo framework nel lontano 2013 sono tuttora completamente valide.

Solo dalla consapevolezza delle proprie debolezze si riesce a creare una protezione efficace.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4