Negli ultimi anni, l’aumento degli attacchi informatici ha destato crescente preoccupazione sia nel mondo business, sia tra i singoli cittadini. Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Cyber di CRIF, il 2023 ha visto un impressionante aumento del +45% dei casi di furto di dati che finiscono sul Dark Web, una zona oscura e criptata della rete, dove vengono scambiate illegalmente informazioni preziose.
I numeri rivelano che i dati in circolazione sul Dark Web a livello globale hanno superato i 7,5 miliardi, con un aumento delle segnalazioni del +15,9% rispetto all’anno precedente. Anche in Italia, il fenomeno è in crescita, con un aumento del +13,9% dei consumatori allertati.
Indice degli argomenti
Uso malevolo dell’AI generativa: evoluzione del rischio cyber
Ci sono alcuni trend da tenere in considerazione sui rischi cyber. Per il furto di dati personali, i cyber criminali utilizzano malware e applicativi che col tempo sono diventati sempre più sofisticati e difficili da distinguere da quelli ufficiali, diventando una trappola per le persone.
Nel 2023 si è verificato un aumento di credenziali di account compromessi, in combinazione con altri dati estremamente preziosi per gli hacker. La combinazione multipla di dati personali e di contatto registra un aumento del +45% rispetto all’anno precedente, mentre la gravità degli alert inviati nel 2023 è aumentata del +29% rispetto all’anno precedente.
L’analisi dell’Osservatorio Cyber di CRIF ha inoltre evidenziato che le aziende sono sempre più target del cyber crime, con un aumento del +2,1% degli account business rispetto al 2022.
Questi dati rappresentano un campanello d’allarme per le aziende e gli individui, evidenziando la crescente sofisticazione e aggressività degli attacchi informatici. L’Osservatorio Cyber di CRIF ha individuato diverse cause dietro questo trend preoccupante.
Tra queste, l’ampia diffusione delle tecnologie digitali nelle operazioni quotidiane delle imprese e delle persone, la crescente professionalità dei criminali informatici e l’utilizzo sempre maggiore dell’intelligenza artificiale anche per scopi malevoli.
Uno degli aspetti più inquietanti emersi dall’analisi dei dati è l’aumento dei casi di furto di dati che vengono successivamente venduti sul Dark Web. Questa pratica è particolarmente dannosa in quanto i dati rubati possono includere informazioni preziose come dati personali, informazioni finanziarie e dati di accesso a sistemi informatici.
Una volta che questi dati finiscono sul Dark Web, i criminali informatici possono sfruttarli per compiere frodi, rubare identità o attuare altri tipi di attività illegali.
L’AI generativa strumento d’attacco in mano ai cyber criminali
Nel mondo sempre più interconnesso e digitalizzato di oggi, la minaccia degli attacchi informatici è in costante evoluzione, spesso alimentata dall’avanzamento delle tecnologie.
Di recente, una nuova tendenza preoccupante ha catturato l’attenzione degli esperti di sicurezza informatica: l’uso dell’intelligenza artificiale generativa da parte dei cybercriminali per perpetrare attacchi sofisticati e difficili da individuare.
L’intelligenza artificiale si configura come uno strumento potente per i truffatori, che ne fanno uso per elaborare e-mail più sofisticate, avvalendosi di un linguaggio ricercato e convincente, facilitando così le frodi.
Un esempio di questa nuova minaccia è rappresentato da FraudGPT e WormGPT, che sfruttano le capacità dell’IA generativa per eludere le difese informatiche tradizionali. Queste IA generative possono essere addestrate per creare e-mail di phishing, messaggi fraudolenti e persino documenti falsi in modo convincente, rendendo difficile identificarli come minacce.
Il fenomeno del malware as a service e l’uso malevolo dell’AI
Il fenomeno del “Malware as a Service” è in rapida crescita, consentendo alle organizzazioni criminali di produrre o acquistare malware facilmente distribuibili, senza richiedere particolari competenze tecniche.
Grazie all’intelligenza artificiale, i truffatori ottengono una marcia in più, diventando più abili nel progettare attacchi e sviluppare nuove varianti di malware. I malware subdoli e le applicazioni non attendibili stanno diventando sempre più sofisticati e credibili, inducendo le vittime a installarli e quindi a subire il furto dei propri dati personali.
I comportamenti imprudenti delle persone e la scarsa attenzione alla sicurezza dei propri dati costituiscono un problema diffuso: solo per fare alcuni esempi, il riutilizzo delle stesse password e il salvataggio delle credenziali direttamente nel browser durante la navigazione online.
Per difendersi servono consapevolezza e preparazione
Per far fronte a queste nuove minacce, si rende necessaria una maggiore consapevolezza e preparazione da parte delle aziende e degli utenti finali, nonché l’adozione di soluzioni di sicurezza che siano in grado di rilevare e contrastare attacchi basati sull’IA generativa.
Misure di mitigazione del rischio per le aziende
Come possiamo difenderci? Per le aziende, le misure possono includere:
- l’implementazione di sistemi di sicurezza informatica avanzati;
- l’aggiornamento regolare dei software e delle infrastrutture IT;
- la formazione del personale per riconoscere e prevenire gli attacchi informatici;
- la messa in atto di politiche di gestione dei dati sicure.
I consigli per proteggersi dai cyber attacchi
Come individui, ecco qualche consiglio per proteggerci:
- Controllare sempre l’indirizzo e-mail da cui proviene un messaggio. Potrebbe assomigliare ma non essere identico a quello della persona o dell’azienda che il mittente dice di essere.
- Rendere più rigide le impostazioni della privacy dei nostri profili social, ed attivare l’autenticazione a due fattori.
- Quando stiamo per immettere un pagamento in un sito web, verifichiamo sempre che l’URL sia quello del sito ufficiale.
- Sul luogo di lavoro, implementare procedure da seguire per i trasferimenti di denaro che prevedano l’approvazione dei pagamenti da parte di una o più persone tramite meccanismi di autenticazione sicuri.
Conclusione
I dati pubblicati dall’Osservatorio CRIF mettono in luce l’urgente necessità di affrontare il problema crescente degli attacchi cyber e del furto di dati. Le aziende e gli individui devono essere proattivi nell’implementare misure di sicurezza informatica robuste per proteggere i propri dati e contribuire a creare un ambiente digitale più sicuro e affidabile per tutti.