La sicurezza fisica e cyber è al centro delle previsioni di investimento delle aziende italiane, le quali mirano a un rafforzamento di questo ambito puntando sull’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e l’integrazione tra soluzioni analogiche e digital. Non stupisce la tendenza a voler investire nella sicurezza, considerando i trend in crescita relativi alle minacce sui fronti della cybersecurity e della data protection, oltre che ai rischi fisici che costituiscono sempre un’eventualità da prevenire.
Complice anche una globale instabilità geopolitica, sociale ed economica, che può avere ripercussioni sull’intera filiera aziendale, compresi i vari attori della supply chain, sulle infrastrutture e sui sistemi, aumenta tra gli imprenditori la consapevolezza di dover allocare adeguato budget per la sicurezza e di come l’innovazione possa offrire un utile supporto. Questa situazione emerge da uno studio condotto da Axitea con NetConsulting, che evidenzia come un quarto delle aziende intervistate abbia intenzione di aumentare gli investimenti nel 2025, in particolare in cybersecurity.
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Sicurezza cyber e fisica, le previsioni per il 2025
La ricerca Axitea, dal titolo “La sicurezza in Italia: un’analisi approfondita del mercato”, è stata condotta da NetConsulting tra luglio e agosto 2024. Sono state coinvolte aziende di ogni dimensione, dalle più piccole alle grandi organizzazioni, di diversi settori produttivi e localizzate nel centro e nord Italia. In tutto è stato raccolto un campione di 503 interviste svolte telefonicamente.
Secondo lo studio, il 98 per cento delle imprese italiane coinvolte nell’indagine utilizza sistemi di sicurezza fisica, mentre il 13 per cento ha in previsione un aumento della spesa per questo fronte entro l’anno prossimo. Il 100 per cento delle imprese italiane che hanno partecipato allo studio hanno adottato soluzioni di cybersecurity, con differenze di budget negli ultimi anni a seconda delle dimensioni delle aziende. Per esempio, lo studio rileva che le PMI hanno speso tra i 12mila e i 20mila euro, mentre le aziende con più di 250 lavoratori hanno speso fino ai 70mila euro nel 2023. Circa il 25 per cento delle imprese prevede un aumento di spesa in questo ambito nel 2025.
Innovazioni per la sicurezza fisica
Gli investimenti in sicurezza delle imprese coinvolgono sia gli aspetti fisici che cyber. Sul piano della sicurezza fisica emerge, dallo studio Axitea, che le aziende investono in maniera costante, con una media di 17mila euro all’anno, cifra che si prevede crescerà ulteriormente nel corso del 2025. Secondo l’analisi infatti, aumenterà del 13 per cento il numero di aziende interessate ad acquisire nuove soluzioni o a potenziare quanto già a loro disposizione.
È interessante sottolineare la presa di coscienza dell’utilità della tecnologia per rendere più efficienti le strategie intraprese. L’integrazione tra soluzioni analogiche e digitali infatti permette di gestire con maggiore efficacia le attività di messa in sicurezza dell’impresa. Per esempio, il Psim – Physical security information management è un approccio che punta a gestire in modo centralizzato e smart i dati relativi alla sicurezza, per supportare le persone a prendere le decisioni più efficaci. Dallo studio Axitea emerge inoltre un sempre crescente interesse per il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’ambito della sicurezza, in particolare attraverso l’utilizzo di droni, video analisi e l’impiego di sistemi IoT.
A proposito di integrazione, un esempio concreto è dato dalla messa in sicurezza delle flotte aziendali. Infatti, secondo il rapporto Axitea le imprese sono sempre più interessate a proteggere in modo efficiente, non solo dai furti, i propri veicoli aziendali. Si punta ad esempio a rendere più efficaci i processi legati alla logistica e a tutelare maggiormente gli autisti. Ecco, quindi, che il 42 per cento delle imprese indicano come utile l’adozione di soluzioni come la videosorveglianza a bordo dei mezzi, mentre il 38 per cento sottolinea l’importanza dell’integrazione di piattaforme ad hoc per gestire sicurezza e logistica. Gli obiettivi, garantire il controllo sulle flotte e ridurre le spese.
Cybersecurity: come cambia il mercato
La cybersecurity è un settore in fase di sviluppo, complice la necessità di essere sempre al passo con i cambiamenti in corso. Infatti, da un lato per le nuove normative, come la direttiva NIS2 obbligatoria dal 18 ottobre 2024 o la direttiva Dora, impongono l’adeguamento delle imprese a standard elevati di sicurezza cyber e protezione dei dati, dall’altro bisogna considerare che è in crescita ormai da diversi anni il trend relativo a minacce cyber di diversa natura, come rilevato da numerosi rapporti di settore. Gli investimenti delle aziende riflettono questi fenomeni. Il rapporto Axitea evidenzia che le imprese italiane investono una media di 39mila euro all’anno in cybersecurity. Il 24 per cento delle aziende prevede di incrementare la spesa l’anno prossimo, mentre il 19 per cento pensa di aumentare il budget già quest’anno.
Riguardo agli ambiti di investimento, dai dati Axitea, emerge che si prevede una crescita del 40 per cento dell’attenzione alla sicurezza legata alla migrazione al multi-cloud, mentre crescono del 12 per cento l’Identity access management e l’industrial IoT e OT security. Considerando la complessità dello scenario, normativo e tecnologico, non sorprende che il 53 per cento delle aziende sceglie l’outsourcing, affidando la gestione della cybersecurity e della compliance a partner esterni.
Sicurezza in azienda, i consigli di Axitea
I dati del rapporto impongono una riflessione ai vendor che si occupano di sicurezza fisica e cyber. Al centro delle sfide di questo scenario, il valore della fiducia, da costruire con le aziende clienti provvedendo alle nuove esigenze in materia di sicurezza con efficacia e rapidità.
“La ricerca conferma ciò che osserviamo quotidianamente sul campo: le aziende italiane sono sempre più consapevoli che la sicurezza non è più assimilata ad un mero costo, ma un investimento strategico per garantirsi continuità operativa e reputazione aziendale”, afferma Marco Bavazzano, CEO di Axitea. “Per questo motivo, non si accontentano più di soluzioni standard, ma cercano partner tecnologici affidabili, competenti e innovativi, in grado di accompagnarle in un percorso di crescita e di trasformazione digitale. La capacità di offrire soluzioni integrate, personalizzate e scalabili, unite a una solida esperienza e a una profonda conoscenza del mercato, saranno elementi sempre più determinanti per il successo in questo settore in continua evoluzione. La survey conferma che Axitea è riconosciuta come il leader di innovazione nella sicurezza fisica, proponendo soluzioni tecnologicamente avanzate”.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Axitea