Alphabet, la holding di Mountain View, capofila di Google, ha acquisito Wiz per 32 miliardi di dollari.
Il Wall Street Journal sottolinea che si tratta del maggior accordo di sempre nel mercato cyber e che segue un precedente accordo (pari a 23 miliardi di dollari) risalente alla scorsa estate e naufragato. Come era tramontata l’idea dell’Ipo, offerta pubblica iniziale a cui la startup israeliana mirava, secondo il Ceo di Wiz, Assaf Rappaport.
“L’acquisizione fa comprendere la rilevanza di due macro trend e macro ambiti d’interesse attuale: da una parte, la transizione verso il cloud (trend importantissimo e fondamentale dell’attuale contesto storico, basta vedere il tasso di crescita del mercato cloud, sia applicativo che infrastrutturale, come dimostra la spinta di Sap verso il cloud delle proprie soluzioni Erp) e, dall’altra parte, l’evoluzione sempre più rilevante della cyber security“, commenta Gabriele Faggioli, presidente onorario del Clusit e Ceo di P4I: “Mettendo insieme queste due tendenze, l’acquisizione, se andrà a buon fine, rappresenta un’evidenza di come oggi i capitali permettono di fare operazioni di mercato che possa offrire vantaggi competitivi molto significativi. Penso che sia la prima (ma non l’ultimas)) di un trend di accorpamento fra società che operano in ambiti di pertinenza stretta diversi, ma che possono convergere in chiave sinergica, dunque assisteremo ad altre operazioni di questo tipo”.
Ma “l’acquisizione di Wiz può rappresentare la nascita di un soggetto che, attraverso la sinergia con Google e le sue risorse, potrebbe diventare rapidamente un operatore dominante nel mercato della cloud security”, argomenta Claudio Telmon, Senior Partner – Information & Cyber Security presso P4I.
Ecco cosa significa questa acquisizione nella security per il cloud e quale impatto ha sul settore della sicurezza informatica.
Indice degli argomenti
Google acquisisce Wiz: cosa significa per la cyber
“L’acquisizione di Wii da parte di Alphabet/Google è la più grande nella storia della cyber security e specificamente nel settore della sicurezza per il cloud durante l’era della GenA”, aggiunge Federica Maria Rita Livelli, membro del Comitato scientifico Clusit.
L’acquisizione di Wiz da parte di Google dovrà ottenere il semaforo verde dell’antitrust, ma la nuova amministrazione Trump è più propensa a dare l’ok alle fusioni ed acquisizioni.
“Sarà comunque interessante osservare come la nuova presidenza USA applicherà la legge antitrust per proteggere il mercato della cyber security e prevenire la concentrazione tra pochi grandi player”, avverte Federica Maria Rita Livelli: “Inoltre, è evidente che l’accordo di WIZ /Alphabet presenta delle sfide: gli enti regolatori potrebbero esaminare l’acquisizione con attenzione, tenendo conto delle dimensioni dell’accordo e dell’influenza significativa di Alphabet nel settore tecnologico”.
Wiz, che ora entra nella galassia di Google, è una startup israeliana, con solo quattro anni di vita, specializzata in sicurezza per il software per il cloud, un business sempre più competitivo nell’era dell’AI generativa (GenAI).
“Possiamo aspettarci che Google voglia far fruttare un investimento così importante”, mette in evidenza Claudio Telmon.
Inoltre Wiz vanta accordi di collaborazione con Amazon e Microsoft, due player in competizione con Alphabet nel mercato cloud.
“L’acquisizione può essere interpretata come una mossa strategica di Google per affrontare i ‘nuovi rischi’ associati all’intelligenza artificiale“, conferma Livelli, già Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Committee Member, BeDistruptive Training Center Director: “Inoltre, l’acquisizione è una strategia mirata a rendere Google più competitiva, poiché l’accordo permetterebbe di dimostrare ai clienti che le sue offerte cloud sono tra le più sicure disponibili, cercando di colmare il divario di competitività attualmente esistente rispetto a Microsoft e Amazon“.
L’offerta di google si arricchisce con Wiz
“L’ingresso di Wiz nell’ecosistema Google evidenzia l’importanza delle soluzioni cloud-native di protezione dei dati e delle infrastrutture e conferma la tendenza alla centralizzazione della sicurezza presso i grandi player tecnologici”, aggiunge Tommaso Diddi, analista Hermes Bay.
Con questa mossa, Google potenzia la propria offerta di cloud computing, rafforzando le proprie soluzioni in un mercato dove cresce enormemente la domanda di potenza di calcolo delle imprese attive nel mercato dell’AI generativa.
“Con il multi-cloud e l’ibrido che stanno diventando la norma, questa acquisizione rappresenta un modo per Google di offrire alle organizzazioni soluzioni di sicurezza informatica che non solo migliorano la sicurezza del cloud, ma si estendono anche su più piattaforme cloud“, spiega Livelli.
Le implicazioni per il mercato della cyber security
Andreessen Horowitz, Sequoia Capital, Greenoaks e Index Ventures sono gli investitori che hanno finanziato la startup.
L’azienda con sede a New York ha creato una piattaforma che permette alle aziende di “blindare” i propri dati e proteggere le applicazioni nell’uso di servizi cloud.
In quattro anni, Wiz è giunta a registrare un fatturato annuale pari a 700 milioni di dollari. Valutata 12 miliardi di dollari in seguito a un round di finanziamento da un miliardo a inizio 2023, dopo il naufragio del primo accordo con Google, era poi salita a 16 miliardi di dollari. Ma ora l’accordo ha visto raddoppiare la valutazione.
L’acquisizione di Wiz da parte di Google avrà anche ripercussioni nell’arene delle Big tech, anche se l’impatto principale è nel mercato della sicurezza informatica.
“L’arrivo di un operatore dominante non è mai una buona notizia per un mercato, direi, e ancora meno lo è per un mercato doppiamente strategico, essendo cloud, oggetto di grandi discussioni in questi giorni, ed essendo security, quindi gestendo gli strumenti stessi che le aziende utilizzano per proteggere i propri servizi e le proprie informazioni“, mette in guardia Telmon.
La società d’analisi Gartner stima che il budget globale per i servizi di cloud pubblico dovrebbe passare dai 595,7 miliardi di dollari del 2024 ai 723,4 miliardi di dollari nel 2025.
“Nel mercato della cyber security, vedo due tendenze principali. Da un lato, le startup e le piccole aziende potrebbero diventare obiettivi di acquisizioni, dinamizzando i mercati. Dall’altro, c’è un comportamento ‘predatorio’ da parte delle big tech, che potrebbe essere visto come anticoncorrenziale”, mette in guardia Livelli.
La sicurezza dei mercati verticali
L’adozione dell’intelligenza artificiale generativa e del cloud stanno trainando la crescita economica di interi settori. I servizi cloud di ultima generazione, combinati con l’esplosione del 5G e la crescita dell’IoT, si focalizzeranno sulla realizzazione di soluzioni ad hoc per rispondere alle necessità di finanza, manifattura, sanità, retail e pubblica amministrazione. E mettere in sicurezza questi settori verticali è l’esigenza di tutti, mentre crescono gli attacchi cyber proprio contro le imprese di questi mercati.
“Le startup e i concorrenti dovranno accelerare lo sviluppo di soluzioni verticali e distintive per competere, per cui si attende un’ondata di operazioni analoghe e una competizione sempre più serrata, spinta dalla domanda di soluzioni innovative”, conclude Tommaso Diddi.