Le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e pericolose. Gestirne la complessità, per le aziende, è quindi diventato praticamente impossibile.
In questo scenario di evoluzione della cyber security in cui le aziende puntano sempre di più verso un outsourcing della sicurezza, demandando a società con i giusti skill e le giuste competenze la protezione del proprio perimetro virtuale, il presidio di un SOC esterno diventa di fatto inevitabile: questa soluzione, infatti, garantisce professionalità e livelli di sicurezza molto elevati. La complessità delle minacce, inoltre, può essere gestita con servizi ad hoc calibrati sulle esigenze dei singoli clienti.
Strumenti tecnologici all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e il machine learning possono inoltre fare la differenza nel contrasto alle cyber minacce. Nel tempo, infatti, si è passati dal gestire e monitorare le minacce al prevenirle. Oggi si va verso il predirle e questo comporta l’utilizzo di sistemi di machine learning che permettono di anticipare e capire che potrebbe arrivare la minaccia.
Il commento di Roberto Mignemi, CEO di Cybertech: “Ormai i tempi degli attacchi informatici sono sempre più veloci e c’è bisogno di questi strumenti per anticiparli, uniti comunque all’intelligenza umana che permette di fare quel fine tuning fondamentale per discriminare se questi possibili allarmi sono delle reali minacce o no”.
La video intervista è stata realizzata nell’ambito della partnership con Cybertech per l’evento Cyber Security Summit 2019 organizzato da Cybersecurity360.it e AgendaDigitale.eu