Negli ultimi anni, con la diffusione di massa dei dispositivi mobili, in particolare smartphone e tablet, è cambiato radicalmente il modo in cui comunichiamo. L’introduzione del Global Positioning System (GPS), inoltre, ha contribuito in maniera assolutamente rilevante all’ampliamento della gamma di servizi disponibili.
È evidente, dunque, come col passare degli anni la localizzazione dei dispositivi mobile e l’utilizzo di dati GPS abbia assunto un ruolo sempre più importante nei procedimenti giudiziari.
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Introduzione al Global Positioning System (GPS)
Il Global Positioning System (GPS) è una tecnologia nata in America e usata inizialmente solo per scopi militari. Con il passare del tempo è stata integrata con i sistemi di navigazione satellitare, i social network, le applicazioni e gli apparati per il monitoraggio delle prestazioni sportive e la pubblicità mirata.
Molto importante, inoltre, è la funzionalità di localizzazione del dispositivo in caso di smarrimento o furto.
La rete GPS è composta da 31 satelliti orbitanti a circa 2.000 Km sopra la terra, i quali inviano segnali che vengono elaborati dai ricevitori GPS al fine di calcolare informazioni per il funzionamento. L’accuratezza del sistema di geolocalizzazione dipende dalla posizione dei satelliti, dalla presenza di ostacoli, dalle condizioni atmosferiche e dalla qualità del ricevitore.
I dati registrati dai sistemi GPS possono comprendere:
- latitudine;
- longitudine;
- altitudine;
- direzione di marcia;
- data e ora di registrazione della posizione.
Piattaforme di servizi, come ad esempio Google, Apple e Microsoft, a loro volta registrano dati relativi alle posizioni, informazioni che vengono sempre ricavate dai dispositivi in cui sono configurati tali account. In assoluta ascesa anche i dispositivi quali smart band e fitness tracker, i quali registrano informazioni GPS, essenziali per il loro funzionamento.
Questa categoria di informazioni sono considerate dati personali, quindi soggette alla legge sulla privacy, più o meno restrittive in base al paese di residenza. I dati relativi alla posizione sono gestiti dai nostri dispositivi, ma anche da aziende che li sfruttano per diversi fini, nello specifico:
- creatori di sistemi operativi mobili (iOS e Android);
- fornitori di applicazioni, infatti quando si installano applicazioni con funzionalità basate sulla posizione viene richiesto il consenso all’utilizzatore per l’accesso ai dati GPS;
- operatori di telefonia mobile.
Importanza dei dati GPS nei procedimenti giudiziari
È evidente, quindi, come l’utilizzo dei dati GPS implichi non poche problematiche anche da un punto di vista della privacy.
A tal proposito, già nel suo Parere 13/2011 – WP 185 il GRUPPO DI LAVORO PER LA TUTELA DEI DATI EX ART. 29 scriveva: “L’informazione geografica svolge un ruolo importante nella nostra società. Quasi tutte le attività e le decisioni umane presentano una componente geografica e, in generale, il valore dell’informazione aumenta se è collegata a un luogo. Tutti i tipi di informazioni, quali dati finanziari, dati sanitari e altri dati comportamentali dei consumatori, si possono collegare a una ubicazione geografica. Con il rapido sviluppo tecnologico e l’ampia diffusione di dispositivi mobili intelligenti, si sta sviluppando un’intera nuova categoria di servizi basati sulla localizzazione geografica”.
In particolare, i dati di geolocalizzazione sono spesso determinanti all’interno di procedimenti giudiziari, in quanto sono utilissimi per collocare una persona sulla scena del crimine in un determinato momento temporale, fornendo quindi una prova importantissima per il caso.
Ad esempio, in presenza di reati quali omicidi, stalking, rapine o vendite di droga, tutte le informazioni che permettono di identificare la posizione dei soggetti attenzionati sono inestimabili, in quanto possono confermare o smentire le dichiarazioni fornite all’autorità giudiziaria, ricostruendo con più precisione i fatti.
Dati GPS all’interno dei dispositivi mobili
Durante la fase di copia forense dei dispositivi, è utile determinare la tipologia di device al fine di utilizzare il metodo più completo di acquisizione, permettendo quindi di estrapolare i dati relativi alle posizioni. La copia fisica o bit-a-bit è assolutamente consigliata, ove possibile effettuarla, in quanto consente l’estrapolazione completa di tutti i dati, compresi eventuali cancellati.
Le informazioni, ad esempio nei dispositivi Apple, sono salvate all’interno dei seguenti file o database:
- Library/Maps – GeoBookmarks.plist;
- MSPFAILEDSEARCH;
- Library/Preferences – com.apple.maps;
- AppDomain – com.apple.maps;
- RootDomain – Library/Cashes/locationd – GyroCal.db;
- RootDomain – Library/Cashes/locationd – Consolidated.db.
Continuando con l’esempio dei dispositivi Apple, ma in generale per tutti i moderni dispositivi anche di altre marche, altre fonti con dati relativi alla geolocalizzazione sono ad esempio le fotografie e i video generati sfruttando la fotocamera degli smartphone con attiva la funzionalità GPS.
Nello specifico, in compagnia di tutti i metadati, come ad esempio produttore e modello lenti, luminosità, esposizione, sono presenti anche le informazioni relative alla latitudine, longitudine e altitudine, così come mostrato nell’immagine di seguito proposta.
Le proprietà di un’immagine in formato JPEG con i dettagli relativi ai metadati GPS.
Altre informazioni relative alle posizioni estrapolabili dagli smartphone, possono essere condivise anche mediante applicazioni di messaggistica quali WhatsApp, come ad esempio l’invio della posizione in tempo reale, oppure incluse all’interno di note o voci di calendario, utili per specificare i dettagli di appuntamenti.
Di seguito viene inserita un’immagine esemplificativa generata dal software UFED Physical Analyzer, noto software utilizzato per le indagini forensi.
Informazioni GPS Ufed Physical Analyzer.
I dati estratti dai dispositivi di monitoraggio fitness
Ogni moderno dispositivo mobile permette l’installazione di applicazioni di monitoraggio dell’attività fisica, come ad esempio Apple iHealth e Samsung Health, le quali sono preinstallate direttamente dal produttore.
Questi software permettono di registrare i passi effettuati e di conseguenza verificare i metri percorsi, i piani di scale effettuati e la tipologia di attività fisica registrata, dati che possono essere integrati dalle informazioni captate da smartwatch, smartband e fitness tracker sincronizzati con gli smartphone.
Dall’introduzione di questa tecnologia, molti procedimenti giudiziari, anche di rilevanza nazionale, hanno tenuto in enorme considerazione i dati relativi ai passi effettuati, al fine di confutare o confermare eventuali dichiarazioni rilasciate delle parti in causa.
Molto spesso vengono anche utilizzati per la ricostruzione in 3D degli eventi accaduti, al fine di proporre durante le udienze contenuti interattivi utili per far comprendere con chiarezza le dinamiche di reati commessi.
Anche il monitoraggio del battito cardiaco può essere rilevante, in quanto è possibile stabilire se in un determinato momento il soggetto era a riposo oppure con battito cardiaco accelerato, sintomo del fatto che poteva essere in uno stato di affaticamento o tensione.
Anteprima dei contenuti Apple iHealth.
Considerazioni finali
L’introduzione dei sistemi GPS e l’integrazione negli smartphone ha rivoluzionato l’importanza dei servizi basati sulla posizione. Questi ultimi cercano di fornire valore aggiunto agli utenti fornendo loro informazioni e funzionalità basati sulla posizione.
In caso di indagini giudiziarie, questi dati assumono una valenza ancora più importante, in quanto costituiscono delle importantissime prove per la ricostruzione dei fatti accaduti, permettendo alle autorità preposte di confermare o smentire quanto dichiarato dalle persone coinvolte, fornendo anche dettagli per individuare nuove piste per le indagini.