L'APPROFONDIMENTO

L’ufficio UE per l’intelligenza artificiale: un ruolo chiave per l’attuazione dell’AI Act

Dopo l’approvazione dell’accordo sull’AI Act, l’Unione europea ha istituito l’Ufficio per l’intelligenza artificiale il cui ruolo sarà quello di supportare gli Stati membri nell’attuazione del Regolamento, per un approccio armonico e coerente alla tutela dei diritti nell’era tecnologica. Ecco che c’è da sapere

Pubblicato il 04 Mar 2024

Veronica Raffa

Analyst, Hermes Bay

Marco Raul Massoni

Analyst, Hermes Bay

Nuovi regolamenti intelligenza artificiale

Dopo l’approvazione, nel dicembre 2023, dell’accordo sull’AI Act, primo tentativo di regolamentare gli usi dell’intelligenza artificiale, è stato istituito a Bruxelles l’Ufficio Europeo per l’Intelligenza artificiale, con l’obiettivo di coordinare le politiche e le iniziative dell’Unione Europea in materia.

Questo passo significativo è parte di un approccio più ampio verso la regolamentazione e la standardizzazione dell’intelligenza artificiale nell’UE.

AI Act, via libera di tutti i Paesi UE: ecco l’approccio europeo all’intelligenza artificiale

Il ruolo chiave dell’Ufficio per l’intelligenza artificiale

L’istituzione dell’Ufficio, avvenuta lo scorso 21 febbraio, sottolinea l’impegno dell’Unione Europea nell’affrontare le sfide e sfruttare le opportunità legate all’AI.

Tale organo è stato istituito al fine di coordinare in modo sinergico le politiche relative all’IA in tutti gli Stati membri dell’UE. Operando in stretto contatto con i governi nazionali e altre organizzazioni rilevanti, l’Ufficio mira a creare una piattaforma di cooperazione per favorire uno sviluppo armonizzato e coerente dell’AI in tutta l’Europa.

Il nuovo organo svolge un ruolo chiave nell’attuazione dell’AI Act, supportando gli Stati membri nello svolgimento dei propri compiti, conducendo valutazioni sui modelli di AI disponibili, nonché richiedendo informazioni ai fornitori di tali modelli.

In particolare, l’Ufficio favorirà un’applicazione omogenea dell’AI Act in tutti gli Stati membri, istituendo organi consultivi per facilitare lo scambio di informazioni, e predisponendo apposite linee guida.

Inoltre, svilupperà strumenti per valutare la capacità e la portata dei modelli di AI, definendo parametri per effettuarne una classificazione basata sul rischio. Sulla base di tali valutazioni, potrà richiedere al fornitore di intraprendere azioni correttive.

Attraverso un approccio strategico, l’Ufficio promuove la cooperazione internazionale, collaborando con istituzioni analoghe in tutto il mondo e favorendo la predisposizione di accordi internazionali in materia di intelligenza artificiale.

Sostenere l’adozione e l’innovazione dell’AI

In linea con il suo scopo, la nuova istituzione si impegna a promuovere non solo l’adozione, ma anche l’innovazione nel campo dell’AI, contribuendo al progresso digitale e all’incremento della competitività europea.

L’accento sulla competitività sottolinea la volontà dell’UE di emergere come un attore di spicco nel panorama globale dell’AI, garantendo che le tecnologie sviluppate siano all’avanguardia e contribuiscano significativamente alla crescita economica.

Competenza anche su prospettiva etica e di sicurezza

La competenza dell’Ufficio non si limita all’aspetto tecnologico, ma si estende a una prospettiva etica e di sicurezza.

Nel perseguire l’innovazione, l’istituzione riconosce l’importanza di garantire che l’adozione dell’AI avvenga in modo responsabile e rispettoso dei diritti fondamentali dei cittadini.

A questo scopo, si impegna nella creazione di linee guida etiche che fungano da baluardo contro l’abuso e l’uso improprio dell’AI.

La promozione di standard di sicurezza è anch’essa cruciale, poiché l’Ufficio mira a garantire che l’AI sia implementata in modi che minimizzino i rischi e proteggano la privacy e la sicurezza dei cittadini europei.

In quest’ottica, l’Ufficio per l’AI lavora a stretto contatto con l’European Artificial Intelligence Board e con l’European Centre for Algorithmic Transparency (ECAT) e collabora con industrie, startup, think tank del settore per favorire la condivisione di best practices.

Scopo e approccio normativo dell’AI Act

Con l’approvazione dell’AI Act, l’Unione Europea ha segnato un traguardo storico. Questo accordo è il risultato di intensi negoziati tra il Consiglio e il Parlamento Europeo, rappresentando un passo decisivo verso la definizione di linee guida e regole chiare per la gestione dell’IA nel territorio UE.

L’AI Act ha lo scopo di definire obblighi specifici per gli sviluppatori, i fornitori e gli utenti dell’intelligenza artificiale, in modo tale da garantire la sicurezza e proteggere i diritti fondamentali di cittadini e imprese, definendo allo stesso tempo un perimetro sicuro per l’innovazione e lo sviluppo di questa tecnologia.

L’approccio normativo si basa su quattro livelli di rischio, sulla base dei quali vengono classificati i modelli di IA.

La corretta gestione dei sistemi “ad alto rischio”

Sono definiti come “ad alto rischio” quelli utilizzati nelle infrastrutture critiche (ad esempio nel settore energetico o dei trasporti); i modelli adoperati nell’ambito dell’istruzione e della formazione (scuole e università); quelli connessi a prodotti tecnologici (ad esempio robot utilizzati per le operazioni chirurgiche); i modelli a supporto di servizi pubblici essenziali nonché quelli a supporto del settore amministrativo e della giustizia.

Tutti questi sistemi saranno soggetti a controlli stringenti prima di essere immessi sul mercato: è prevista, infatti, una valutazione dell’impatto che tali modelli possono avere sui diritti fondamentali, nonché l’obbligo di registrazione in un’apposita banca dati europea con annessa documentazione tecnica che dimostri la conformità del prodotto.

Restano vietati i modelli AI atti a raccogliere dati biometrici, ad esempio il riconoscimento facciale, quelli che potrebbero raccogliere o dedurre dati sensibili (orientamento politico o religioso) o che potrebbero manipolare il comportamento umano.

La corretta gestione dei sistemi “a rischio limitato”

I sistemi classificati come “A rischio limitato” comprendono, ad esempio, le chatbot e prevedono l’interazione tra intelligenza artificiale e utente.

Per tale ragione, per questi sono previsti specifici obblighi di trasparenza, in modo da assicurare la piena consapevolezza degli utenti.

La corretta gestione dei sistemi “a rischio minimo”

Infine, i modelli classificati come “A rischio minimo” o “A rischio nullo” comprendono applicazioni e videogiochi, per i quali è consentito il libero utilizzo, ma è comunque previsto un monitoraggio da parte del fornitore e delle autorità in caso di malfunzionamenti.

Eccezioni all’utilizzo dei sistemi ad alto rischio

Sono state previste opportune eccezioni all’utilizzo dei sistemi di IA ad alto rischio, compatibilmente con le necessità di sicurezza e al fine di facilitare le operazioni delle forze dell’ordine, nel rispetto della riservatezza e dei dati sensibili dei cittadini.

Le forze dell’ordine, infatti, potranno all’occorrenza adoperare dei modelli non ancora approvati.

Tuttavia, si garantirà che i diritti fondamentali vengano protetti da eventuali violazioni causate da un utilizzo improprio dei sistemi di intelligenza artificiale.

In particolare, per quanto concerne l’uso di sistemi di identificazione biometrica, l’accordo provvisorio prevede i casi in cui il loro utilizzo è consentito e le autorità sono eccezionalmente autorizzate ad adoperarli.

L’accordo prevede ulteriori garanzie e limita queste eccezioni ai casi di vittime di determinati reati, alla prevenzione di minacce come attacchi terroristici, e alle ricerche di persone sospettate di gravi reati.

Le sanzioni in caso di violazioni

Qualora una persona fisica o giuridica riscontri una violazione della norma europea sull’intelligenza artificiale, potrà presentare un reclamo all’autorità di vigilanza.

In caso di accertata violazione del regolamento, l’azienda dovrà pagare una percentuale del proprio fatturato o un importo predeterminato pari a:

  • 35 milioni di euro o il 7% del fatturato, in caso di utilizzo di applicazioni vietate;
  • 15 milioni di euro o il 3% del fatturato, per violazioni degli obblighi di legge;
  • 7,5 milioni di euro o 1,5% del fatturato, per la diffusione di informazioni false.

Altre sanzioni più contenute saranno applicate alle PMI e alle startup.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3