L’Agenzia Europea per la Cybersicurezza, conosciuta come ENISA, riconosce l’importanza, in ambito europeo, di ampliare e consolidare le conoscenze e competenze individuali nel campo della cybersicurezza e colmare così le lacune attualmente esistenti, anche in considerazione dell’aumento delle minacce cyber registrato negli ultimi due anni da parte di diversi centri di ricerca.
La formazione alla cyber security è un investimento che ritorna
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Minacce cyber: i numeri del rapporto Clusit
L’ultimo rapporto Clusit di novembre 2022 ha evidenziato che nei primi mesi dell’anno appena trascorso sono stati oltre il migliaio (1.141 per essere precisi) gli attacchi informatici con impatto grave, registrando una crescita dell’8,4% rispetto al primo semestre del 2021, per una media complessiva di 190 attacchi al mese.
Il rapporto evidenzia il cambiamento epocale nei livelli globali di “cyber-insicurezza” al quale non è corrisposto un incremento sufficiente delle contromisure difensive. “Il conflitto russo-ucraino ci pone davanti alla necessità di rafforzare le infrastrutture critiche; l’Italia deve cogliere l’opportunità della transizione digitale per colmare le proprie lacune sulla sicurezza informatica”, ha affermato Gabriele Faggioli, presidente del Clusit.
Proprio il conflitto russo-ucraino ha innalzato la consapevolezza circa la necessità di adottare pratiche di cyber sicurezza sempre più efficienti a protezione del sistema-Paese e delle proprie infrastrutture.
Come affermato dagli esperti del Clusit, stiamo vivendo uno scenario di guerra cibernetica globale dove i bersagli più colpiti rappresentano le infrastrutture critiche e i sistemi digitali di numerosi attori, siano essi governativi o meno, con l’obbiettivo di intaccare la capacità di erogare servizi essenziali ai cittadini.
Oltre un terzo degli attacchi ha un impatto critico e più di un quarto colpisce l’Europa. “Confermando una tendenza già evidente nel 2021, gli attacchi gravi con effetti molto importanti sono stati nel primo semestre 2022 il 45% del totale, mentre quelli con impatto critico arrivano nei primi sei mesi del 2022 a rappresentare un terzo di tutti gli attacchi. Nel complesso, gli attacchi con impatto Critical e High sono stati il 78% del totale”.
In relazione al dato europeo, il 26% degli attacchi complessivi sono diretti verso il vecchio continente, quando nel 2021 la percentuale si attestava al 21%. Inoltre, la crescita maggiore di questi eventi ha riguardato la categoria “Multiple Target”, ovvero obiettivi molteplici apparentemente scelti in maniera indifferenziata dai cyber criminali, con un incremento rispetto al primo semestre del 2021 di un +108,3%.
In cima alla classifica complessiva delle vittime si posiziona sempre la categoria Multiple Target, con il 22% degli attacchi totali, seguono poi “Healthcare” e “Gov/Mil/Law Enforcement”, ciascuna con una quota di circa il 12% del totale. Al quarto posto segue Information Technology – “ICT” (11%) e al quinto “Financial/Insurance” (9%). A completamento della classifica vi sono altre sei categorie merceologiche, che sommate corrispondono al 23% del totale, le quali confermano, secondo i ricercatori Clusit, come tutti siano potenziali bersagli e che i criminali informatici hanno uno spettro di potenziali target sempre più ampio.
Competenze cyber necessarie secondo ENISA
Di fatto, l’ENISA ha pubblicato, nel mese di settembre 2022, l’European Skills Framework (ECSF), ovvero un quadro delle competenze in materia di cybersicurezza. L’ECSF corrisponde a uno strumento pratico con l’obiettivo ultimo di supportare l’identificazione e l’articolazione di compiti, competenze, abilità e conoscenze associate ai ruoli dei professionisti europei della sicurezza informatica.
L’ECSF racchiude tutti i ruoli impegnati nella sicurezza informatica in 12 profili, che vengono analizzati individualmente dettagliando le rispettive responsabilità, competenze, sinergie e interdipendenze.
Le figure delineate dall’ECSF sono:
- il Chief Information Security Officer (CISO) o Manager della sicurezza dell’informazione;
- il Cyber Incident Responder o Responsabile dell’incidente;
- il Cyber Legal, Policy and Compliance Officer o Responsabile per le politiche cyber e legale;
- il Cyber Threat Intelligence Specialist o Specialista per minacce cyber;
- il Cybersecurity Architect;
- il Cybersecurity Auditor o lo specialista di conformità;
- il Cybersecurity Educator o l’Educatore in cybersicurezza (e anche sensibilizzatore su attività cyber);
- il Cybersecurity Implementer o Tecnico di cybersicurezza;
- il Cybersecurity Researcher o Ricercatore in cybersecurity;
- il Cybersecurity Risk Manager o Gestore di cyber rischi in cybersicurezza;
- il Digital Forensics Investigator o Investigatore forense digitale;
- il Penetration Tester.
Contestualmente, il quadro fornisce una comprensione comune dei ruoli, delle competenze, delle capacità e delle conoscenze pertinenti richieste, facilitando il riconoscimento delle competenze in materia di cybersicurezza e delineando i programmi di formazione relativi alla sicurezza informatica.
Il framework è completato da un manuale utente, che costituisce una guida pratica al suo utilizzo, basata su esempi e casi d’uso.
Istruire giovani e cittadini UE alle tematiche cyber
Inoltre, l’Agenzia ha già sviluppato il Cyber Security Higher Database (CyberHEAD) con l’obiettivo di istruire i giovani alle tematiche della cybersicurezza e orientarli nel loro percorso di carriera. Il CyberHEAD dispone di 139 programmi specifici in 26 paesi ed è la più grande banca dati dell’istruzione superiore sulla sicurezza informatica nei paesi dell’UE e dell’EFTA (European Free Trade Association).
L’ENISA fornisce così un importante punto di riferimento per tutti i cittadini che desiderano migliorare le proprie conoscenze nel campo della sicurezza informatica, consentendo ai giovani talenti di prendere decisioni informate sulle possibilità offerte dall’istruzione superiore in materia di sicurezza informatica e agevolando le università ad attrarre studenti formati e motivati a mantenere l’Europa sicura anche nel cyber spazio.
Nel 2023 l’ENISA sosterrà anche la Cybersecurity Skills Academy, un’azione inclusa nel programma di lavoro della Commissione europea come iniziativa non legislativa, nell’ambito della priorità strategica “Promuovere il nostro stile di vita europeo”.
Le iniziative che mirano alla formazione sulla cyber security sono ormai diventate essenziali in quanto lo strumento dell’Internet è sempre più utilizzato nelle attività educative e ciò espone i più giovani di età ai rischi del cyberspazio.