Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha concluso lunedì l’attesa visita in Cina, durante la quale ha partecipato ad un colloquio diretto con il Presidente cinese Xi Jinping dopo due giorni di colloqui con altri alti funzionari, quali l’alto diplomatico cinese Wang Yi e il ministro degli Esteri Qin Gang.
L’incontro con Xi è stato confermato dal Dipartimento di Stato americano solo poco prima del suo svolgimento.
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Incontro USA-Cina: gli aspetti politici ed economici
La rilevanza di tale incontro verte principalmente su aspetti di carattere politico ed economico.
Dal punto di vista politico, Blinken rappresenta il primo Segretario di Stato americano a visitare la Cina dal 2018. La visita era prevista per febbraio, ma il viaggio è stato bruscamente rinviato dopo che l’esercito americano ha abbattuto un presunto pallone spia cinese che sorvolava gli Stati Uniti.
Di fatto, negli ultimi anni, le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono deteriorate in modo significativo.
I rapporti bilaterali si sono deteriorati a causa, tra l’altro, di quelle che gli Stati Uniti e i loro alleati considerano provocazioni cinesi nello Stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale dopo la visita della speaker della Camera American Nancy Pelosi, oltre che per il sostegno della Cina alla Russia durante l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
Dal punto di vista economico, nel corso dell’ultimo anno, gli amministratori delegati delle principali aziende statunitensi si sono espressi a favore di legami più stretti tra il loro Paese e la Cina.
Di fatto, gli investimenti diretti esteri statunitensi in Cina hanno raggiunto il minimo storico da 18 anni. Un sondaggio condotto nel 2023 dalla Camera di Commercio Americana in Cina ha rivelato che, sebbene le aziende considerino ancora il mercato cinese una priorità, la loro volontà di investirvi è in calo.
Anche la rivalità tecnologica tra Stati Uniti e Cina si è intensificata negli ultimi mesi, con gli Stati Uniti che hanno bloccato l’accesso della Cina a tecnologie avanzate per i chip e Pechino che ha vietato agli operatori di infrastrutture chiave di acquistare i prodotti del gigante tecnologico statunitense Micron.
Opportunità per le aziende americane
La recente visita del Segretario di Stato Antony J. Blinken in Cina è stata vista come un’opportunità per i dirigenti d’azienda americani di sollecitare l’amministrazione Biden a ripristinare una certa stabilità nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi.
Tale approccio alle relazioni economiche tra Washington e Pechino è stato ribadito da numerosi dirigenti, tra cui quelli di General Motors, JPMorgan Chase, Blackstone, Tesla e Apple, i quali hanno visitato la Cina, sottolineando l’importanza della natura “simbiotica” o interconnessa delle economie americana e cinese.
Nell’incontro di lunedì, Blinken e Xi hanno concordato di stabilizzare la rivalità tra Stati Uniti e Cina per evitare che sfoci in un conflitto.
Sebbene la visita non abbia portato ad alcun risultato, entrambe le parti hanno concordato di proseguire l’impegno diplomatico con altre visite di funzionari statunitensi nelle prossime settimane e mesi. Biden ha poi dichiarato che l’inviato americano per il clima John Kerry potrebbe recarsi presto in Cina. Biden non è stato l’unico a vedere dei progressi nei colloqui.
“Le due parti hanno concordato di dare seguito all’intesa comune che il presidente Biden e io abbiamo raggiunto a Bali”, ha dichiarato Xi in un video trasmesso dai media statali cinesi CCTV.
La tensione rimane ancora alta
Tuttavia, lo stesso Presidente USA Joe Biden ha definito il Presidente Xi Jinping un “dittatore”, al cui commento il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha risposto affermando che tale dichiarazione è “assurda” e rappresenta una mera “provocazione” inaspettata, soprattutto dopo i tentativi di entrambe le parti di ridurre gli attriti durante la visita di Blinken.
Da Mosca, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato mercoledì ai giornalisti che i commenti di Biden contraddicono gli sforzi di Blinken per allentare le tensioni con Pechino, descrivendo le osservazioni come “incomprensibili”.
Tuttavia, diversi analisti politici hanno minimizzato quanto dichiarato da Biden. Wu Xinbo, direttore del Centro di studi americani dell’Università Fudan di Shanghai ha affermato che le osservazioni avranno un impatto sulla fiducia reciproca, anche nelle comunicazioni tra i leader, ma non cancelleranno i risultati ottenuti da Biden durante la sua visita in Cina.