CYBER SECURITY NAZIONALE

Cyber security delle infrastrutture critiche: tendenze e normative UE

Recenti attacchi comprovano come il sistema delle infrastrutture critiche sia sempre più soggetto a pericoli le cui conseguenze hanno ripercussioni significative sulle funzioni vitali della società, come la salute, la sicurezza e il benessere economico e sociale dei cittadini. Ecco cosa occorre per mitigare i rischi

Pubblicato il 17 Nov 2023

Sara Biancini

OSINT Junior Analyst, Hermes Bay

Davide Bruseghin

Osint Junior Analyst, Hermes Bay

cyber security infrastrutture critiche la guida

Il sempre più complesso panorama della sicurezza informatica e le recenti esperienze dell’uso sistematico dell’arma cyber in situazioni di conflitto ibrido e convenzionale hanno portato una maggiore attenzione al tema della cyber sicurezza delle infrastrutture critiche (IC).

Cyber security delle infrastrutture critiche: evoluzione normativa

Un primo tentativo di uniformare le procedure e migliorare complessivamente la protezione IC a livello europeo avviene nel 2006 con il programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche (EPCIP), che aveva l’obiettivo di implementare un sistema orizzontale di protezione tra i paesi membri, stabilire un comitato per la ricezione delle segnalazioni degli allarmi legati a tali settori, aumentare la collaborazione con partner esterni all’UE e di creare un fondo per la ricerca nel settore. ()

Il primo vero passo che sancisce una maggiore attenzione all’aspetto della cyber sicurezza delle infrastrutture critiche è rappresentato dalla direttiva sui sistemi di rete e di informazione (NIS), la prima legge sulla cyber sicurezza promulgata dall’UE, successivamente approvata dal Parlamento europeo nel 2016.

I settori inclusi dalla Direttiva NIS sono: l’acqua potabile, l’energia, le infrastrutture digitali e del mercato bancario e finanziario, la salute e i trasporti. Gli attori coinvolti in questi particolari settori sono indentificati con la definizione di operatori di servizi essenziali (OES), che insieme ai fornitori di servizi digitali sono le due macrocategorie di cui la NIS si occupa.

NIST Cybersecurity Framework: come valutare il profilo cyber di un’organizzazione

Direttiva NIS 2 per la sicurezza delle infrastrutture critiche

Nel gennaio 2023 è stata promulgata la Direttiva sulle misure per un elevato livello comune di cyber sicurezza in tutta l’Unione, la cd. NIS 2, la quale prevede misure giuridiche più stringenti per aumentare il livello complessivo di sicurezza informatica nell’UE.

Gli Stati membri sono stati obbligati dalla direttiva NIS2 a rafforzare le difese nelle “infrastrutture critiche”, prevedendo, da un lato che gli operatori di queste specifiche categorie di strutture sono tenuti a segnalare tutti gli incidenti informatici gravi alle autorità nazionali, dall’altro che i paesi membri devono scambiare informazioni sulle minacce e sui rischi in corso.

Inoltre, le organizzazioni che rientrano nella lista delle infrastrutture critiche dell’UE che forniscono servizi essenziali a sei o più Stati membri potranno beneficiare di una maggiore assistenza su come adempiere alle responsabilità emanate dalla direttiva per valutare i rischi e attuare azioni di resilienza.

Il Critical Entities Resilience Group

Viene anche instaurato il Critical Entities Resilience Group (CERG), una rappresentativa delle corrispettive autorità in materia di protezione delle infrastrutture critiche degli stati membri con l’obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni e procedure tra gli stati dell’unione.

Come indice della necessità di ammettere nuovi e più stringenti regolamenti in materia, l’Unione ha imposto una scadenza per l’adozione a livello nazionale di tale direttiva, fissata entro l’ottobre 2024.

Le differenze tra Direttiva NIS e Direttiva NIS 2

Le differenze più pronunciate tra le due direttive NIS si trovano nella categorizzazione delle infrastrutture critiche e nell’aggiunta di nuovi settori all’elenco proposto dalla prima direttiva.

Infatti, per le entità di medie e grandi dimensioni, la NIS 2 introduce regolamenti standardizzati che sono classificati come “importanti” o “essenziali”.

I produttori di materiali specifici e i fornitori di servizi digitali sono tra i nuovi settori che rientrano in tale ambito. La gestione della cyber sicurezza e i requisiti di segnalazione sono gli stessi per entrambe le entità, essenziali e importanti; tuttavia, vi sono differenze nei regimi sanzionatori e di vigilanza.

La categoria di infrastrutture “importanti” è quella che include le maggiori novità, inserendo nell’elenco settori come: gestione dei rifiuti, produzione e distribuzione di sostanze chimiche, trasformazione e distribuzione di alimenti, fabbricazione di dispositivi medici, prodotti informatici, elettronici e ottici, apparecchiature elettriche, macchinari e attrezzature, veicoli a motore, rimorchi e semi-rimorchi e ricerca.

IN.TE.S.A_MiniWP_Conservazione a norma

Panorama dei cyber attacchi

Nel contesto digitale attuale, qualsiasi impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni, è esposta a rischi cyber.

È quindi essenziale concentrarsi sull’analisi della superficie di attacco e sui vettori delle minacce informatiche al fine di sviluppare strategie efficaci per mitigare potenziali rischi.

L’attuale contesto geopolitico, messo in risalto dall’invasione russa dell’Ucraina, ha evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture critiche di fronte alle minacce provenienti da Stati nazionali. In tal senso, si è osservato un incremento dei casi di attacchi DDoS mirati a siti web e impianti, sottolineando l’importanza di rafforzare le difese e adottare strategie più robuste per proteggere tali asset fondamentali.

L’incidenza degli attacchi informatici alle infrastrutture critiche

L’incidenza di attacchi informatici è in continuo aumento e nei recenti sei mesi si è osservato un significativo incremento di cyber attack che hanno causato notevoli disagi in diversi settori, soprattutto in quelli legati alle infrastrutture critiche.

A livello globale nel 2023, i principali vettori di offesa risultano essere stati: phishing, DDoS, ransomware e cyber espionage.

I settori cruciali quali energia, produzione critica, gestione delle risorse idriche e impianti nucleari sono tra le categorie di infrastrutture critiche spesso bersagliate in gran parte degli incidenti riportati. Il solo settore energetico rappresenta il 39% degli attacchi perpetrati contro tali tipi di strutture, tre volte di più rispetto ai settori verticali più frequentemente colpiti come il settore manifatturiero critico (11%) e i trasporti (10%).

Più dell’80% degli individui responsabili delle minacce proviene da organizzazioni esterne; tuttavia, in circa un terzo degli incidenti, gli operatori involontariamente contribuiscono ad aprire le porte agli autori delle minacce.

Inoltre, le conseguenze dei cyber attack si allargano oltre l’entità aziendale colpita, coinvolgendo catene di approvvigionamento più estese nel 65% dei casi.

Tra gli esempi recenti si riporta quello all’ospedale “Toronto SickKids”, che nel dicembre 2022 ha subito vari malfunzionamenti del sistema, poi rivelatisi attacchi ransomware. Per citare un altro esempio, l’attacco alla Direzione generale dell’immigrazione in Indonesia dove sono stati rubati i dati dai passaporti di 34 milioni di cittadini indonesiani e messi in vendita sul dark web.

L’Europa la più colpita dagli attacchi informatici

Per quanto concerne il contesto europeo invece, l’Europa emerge come l’area maggiormente colpita dal punto di vista informatico nel periodo del 2022-2023, rappresentando il 48% del totale.

Inoltre, si nota che il settore privato, soprattutto nel campo energetico, è particolarmente vulnerabile alle minacce cibernetiche, con il 52% degli attacchi totali registrati nel periodo in esame.

I settori più colpiti al 2022 risultano essere in primis il settore sanitario, segue poi il settore delle comunicazioni, settore energetico e fuori dal “podio” ci sono il sistema bancario, dei trasporti, delle infrastrutture digitali, dei servizi fiduciari e il settore di identificazione e servizi governativi.

Le principali metodologie di attacco utilizzate sono ransomware, soprattutto per quanto riguarda il settore manifatturiero (14%), sanità (13%), Pubblica Amministrazione (11%) e il settore dei servizi (9%). Congiuntamente vi sono dei tentativi ostili perpetrati tramite i DDoS maggiormente impiegati nel settore dei trasporti, bancario-finanziario (9%), Pubblica Amministrazione e singoli individui (9%). L’utilizzo di malware è sicuramente in declino rispetto ai trend degli anni passati, mentre per i dispositivi mobili, lo spyware risulta essere la minaccia più diffusa insieme all’adware.

Gli attacchi più recenti

Gli esempi esemplificativi riportati, evidenziano l’attacco subito dalla società di telecomunicazioni britannica Lyca Mobile, la quale ha sperimentato una interruzione della rete nel fine settimana del 30 settembre/primo ottobre di quest’anno.

Tale azione ha naturalmente causato conseguenze sui servizi in gran parte del Paese, suscitando preoccupazioni riguardo a una potenziale compromissione dei dati dei clienti.

Inoltre, si è verificato un Distributed Denial of Service contro obiettivi tedeschi il 2 ottobre, quando un presunto hacktivista filorusso ha rivendicato attacchi contro entità tedesche nei settori finanziari, dei trasporti e governativi, facendo riferimento a dichiarazioni pro-Ucraina del ministro degli Esteri tedesco sui social media.

Conclusioni

Tali dimostrazioni comprovano come il sistema delle infrastrutture critiche, a causa delle crescenti minacce cyber, sia sempre più soggetto a pericoli le cui conseguenze hanno ripercussioni significative sulle funzioni vitali della società, come la salute, la sicurezza e il benessere economico e sociale dei cittadini.

Un eventuale danneggiamento di queste ultime o anche semplicemente un’interruzione parziale di questi servizi, indebolirebbe significativamente l’efficienza e il normale funzionamento di un Paese ed è per questo motivo che è necessario oggigiorno innalzare il livello di protezione di tali infrastrutture critiche.

Per fare questo bisogna, ancora una volta, ricordare la necessità di una collaborazione a livello nazionale e internazionale (dal momento che molte di tali strutture sono interconnesse fra di loro ben oltre i confini nazionali) nella condivisione di informazioni e di iniziative congiunte di possibili misure, non solo per contrastare tali attacchi, ma soprattutto per prevenirli e conoscere le varie situazioni in anticipo per evitare poi il rischio di eventuali escalation e interpretazioni errate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4