È stato denominato EU Cyber Solidarity Act e creerà “uno scudo europeo per la sicurezza informatica, costituito da centri operativi per la sicurezza interconnessi in tutta l’UE, e un meccanismo di emergenza per la sicurezza informatica completo per migliorare la postura informatica dell’UE”.
È questa la nuova proposta dell’Unione che prevede un piano di investimenti da 1,1 miliardi di euro per “rafforzare il rilevamento e la consapevolezza stessa delle minacce e degli incidenti, potenziare la capacità di intervento e rinforzare la solidarietà, il management concertato delle crisi e la capacità di risposta”, come si legge dal comunicato ufficiale.
Continuano, dunque, gli sforzi della Commissione Europea per creare nuove misure atte a contrastare la minaccia cyber, sempre più incalzante e diventata ormai, soprattutto a seguito dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, una vera e propria arma, quasi al pari di quelle militari, se non più potente in alcuni casi.
Vittorio Calaprice (Rappresentanza UE in Italia): così cresce la cyber security europea
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La nuova misura cyber dell’UE
I centri operativi di sicurezza europei, i cosiddetti SOC che faranno parte dello scudo cyber europeo, si riuniranno in diverse piattaforme SOC multinazionali, supportate dal DEP, Programma Europa Digitale, per integrare i finanziamenti nazionali. Di questi consorzi ne sono stati individuati già tre, comprendenti enti pubblici di 17 Paesi Membri e l’Islanda, nella prima fase avviata a novembre del 2022.
Gli avvisi riguardanti le minacce cyber saranno gestiti attraverso l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale e Data Analysis e condivisi con le autorità transfrontaliere.
Attiva dal 2024, questa nuova infrastruttura europea servirà a individuare le minacce cyber e a gestirle nel migliore dei modi possibili e adotterà un proprio meccanismo di emergenza informatica e di revisione degli incidenti cyber.
Nel frattempo che Consiglio Europeo e Parlamento Europeo valuteranno la proposta, l’European Cybersecurity Competence Centre, ECCC, procederà a selezionare i Centri operativi di sicurezza cross border e sarà costituita una Cyber Academy come spazio unico di formazione e certificazione.
Meccanismi di emergenza e revisione incidenti
Il cyber-scudo sarà dotato di un “Cyber Emergency Mechanism”, un meccanismo di cyber emergenza che si occuperà della preparazione in caso di incidenti, della verifica delle entità in settori cruciali, come ad esempio finanza, energia e sanità (la scelta sarà il risultato di una valutazione del rischio UE) per individuare le vulnerabilità esistenti, e della creazione di una serie di servizi che costituiranno una riserva di sicurezza informatica europea destinata agli incidenti che possono colpire i fornitori di servizi privati di fiducia e che possono essere impiegati su richiesta degli Stati membri o delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’Unione. Inoltre, sarà prevista anche un’assistenza reciproca per lo Stato membro che offrirà assistenza a un altro, vittima di cyber crime.
In merito alla revisione degli incidenti di cyber security, questo meccanismo, all’interno dell’EU Cyber Solidarity Act, a cura dell’Agenzia dell’UE per la sicurezza informatica (ENISA), consisterà nell’analisi di attacchi più rilevanti o su larga scala, a seguito di richiesta da parte della Commissione o delle autorità nazionali (rete EU-CyCLONe o CSIRTs).
Nella relazione che verrà stilata a seguito dell’esame, si specificheranno tutte le indicazioni e le raccomandazioni utili al miglioramento della gestione di futuri attacchi.
Una Academy per la cyber security
Affianco all’EU Cyber Solidarity Act, anche una Cybersecurity Skill Academy, che raccoglierà corsi e certificazioni già in essere in un’unica piattaforma online per dare loro un più ampio respiro e offrire gli strumenti necessari per la formazione dei professionisti del campo cyber, aumentando, allo stesso tempo, la resilienza dell’Unione Europea.
In più, si lavorerà ad una certificazione europea per i servizi di cyber sicurezza.
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I fondi per il nuovo scudo cyber europeo
L’EU Cyber Solidarity Act avrà il sostegno economico di finanziamenti nell’ambito dell’obiettivo strategico “Cybersecurity” del DEP. A seguito della proposta di aggiungere 100 milioni di euro nel bilancio totale, destinati ad azioni sui SOC da parte dell’ECCC e alla preparazione dei programmi di lavoro, nonché alla riserva per la cyber sicurezza, le azioni di cyber sicurezza nell’ambito del DEP avranno a disposizione 842,8 milioni di euro.
Questo finanziamento si somma al budget già destinato ad azioni simili DEP del periodo 2023/2027, che arriverebbe così a 551 milioni di euro, più 115 milioni di euro già dedicati a progetti pilota delle annate 2021/2022. Il budget complessivo potrebbe, quindi, raggiungere l’1.109 miliardi di euro, inclusi i contributi degli Stati membri.