TECNOLOGIA E SICUREZZA

Internet of Things e smart city: garantire la sicurezza di dati e piattaforme nel contesto “sensibile” della PA

Lo sviluppo della Internet of Things investe anche la Pubblica Amministrazione e in particolare ha acceso il fenomeno delle smart city. Ma quale livello di sicurezza è possibile garantire ai cittadini e come è possibile gestire e proteggere i dati che vengono raccolti?

Pubblicato il 29 Set 2020

Marco Schiaffino

Giornalista

Internet of things e smart city cybersecurity

Entro il 2025 si prevede che nel mondo ci saranno più di 22 miliardi di dispositivi della Internet of Things (IoT) collegati a Internet: la maggior parte di questi, secondo gli analisti, sarà utilizzata dalle pubbliche amministrazioni all’interno della logica della smart city, la “città digitale” che consente ai suoi abitanti di sfruttare le nuove tecnologie per offrire nuovi servizi e rendere più efficienti quelli tradizionalmente offerti nel contesto urbano.

In questo panorama, però, aleggia anche qualche preoccupazione, legata in particolare al tema della cyber security. “La smart city offre tante opportunità specialmente in termini di miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, c’è un lato spesso sottovalutato di questa proliferazione della connettività determinato dal fatto che quando le città diventano più intelligenti diventano anche più vulnerabili agli attacchi informatici” conferma Daniele Rinaldi di Alosys, società specializzata nella fornitura di soluzioni per la sicurezza informatica e la gestione dei sistemi in ambito IoT.

L’anello debole della Internet of Things

Negli ultimi anni, per gli esperti di sicurezza informatica, l’Internet of Things ha rappresentato un vero e proprio incubo. Il boom di dispositivi “smart” che hanno inondato case e uffici è infatti arrivato quasi inaspettatamente, prima che il mercato (soprattutto sul piano della progettazione e produzione) avesse raggiuto una maturità tale da poter garantire un livello di sicurezza adeguato.

In particolare, la prima generazione di dispositivi IoT ha dimostrato di scontare un’impostazione votata al “plug and play” che, se da una parte offre ai consumatori dispositivi facili da usare senza dover affrontare complicate procedure di configurazione, dall’altra porta a una sottovalutazione delle tematiche legate alla cyber security, soprattutto per quanto riguarda la protezione degli accessi e gli indispensabili aggiornamenti software.

In altre parole: la maggior parte dei dispositivi IoT vengono “abbandonati a sé stessi” e finiscono per rappresentare un bersaglio particolarmente appetibile per i pirati informatici.

Internet of Things e smart city: il problema della progettazione

Negli ultimi anni, inoltre, sono emerse una serie di vulnerabilità strutturali, come la presenza di backdoor non documentate e l’uso di credenziali di accesso predefinite, che hanno avuto conseguenze pesantissime a livello di security. Nella declinazione delle smart city, tutto questo si traduce in un pericolo concreto.

“Secondo una ricerca rilasciata ad agosto 2018 dal gruppo X-Force Red di IBM Security e dalla società di ricerca informatica Threatcare, è estremamente facile hackerare la tecnologia delle smart city” conferma Rinaldi. Con un elemento di preoccupazione ulteriore: in questo caso il rischio non riguarda solo l’integrità dei dati di un utente privato o dei suoi dispositivi, ma la continuità di servizi che spesso rivestono un ruolo critico nella gestione della Pubblica Amministrazione.

Le infrastrutture digitali della PA, sotto questo profilo, sono esposte ad attacchi sia da parte di cyber criminali “comuni”, interessati di solito a monetizzare i loro attacchi attraverso tecniche estorsive, sia da parte dei gruppi APT (Advanced Persistent Threat) che agiscono per conto di governi e servizi segreti. Insomma: il tema della cyber security nella smart city ha una rilevanza che deriva proprio dalla possibilità che i sistemi digitali finiscano sotto un formidabile fuoco incrociato.

“Accanto al concetto di Smart City è opportuno introdurre quello di Safe City inteso sia nell’accezione safety, per la sicurezza delle persone, sia security, ovvero sicurezza di sistemi informatici. La Safe City deve essere elemento fondante e un prerequisito essenziale per qualsiasi iniziativa digitale applicata alle città, alle grandi aree urbanizzate e ai luoghi densamente frequentati” puntualizza Rinaldi.

“Ecco che quindi, oltre a dover saper gestire con la massima sicurezza i dati rilevati nelle città, saper proteggere i cittadini e la loro privacy, sopperire alla mancanza di competenze reclutando personale tecnico nella Pubblica Amministrazione in grado di effettuare le opportune verifiche sulla sicurezza, diventa fondamentale e imprescindibile applicare l’approccio Security by Design ai prodotti che verranno poi installati surre reti urbane”.

Internet of Things e smart city: un fenomeno in crescita

L’adozione di strumenti digitali per la gestione dei servizi pubblici vive un percorso di crescita costante, che ha subito una netta accelerazione negli ultimi mesi in concomitanza con la crisi legata alla pandemia da Covid-19.

“A causa dell’emergenza CODIV-19 è cresciuto esponenzialmente l’interesse verso i sistemi di prevenzione e controllo, con particolare attenzione a soluzioni da applicare nei luoghi e ambienti dove si ha la necessità di effettuare controlli costanti, non invasivi e in sicurezza, sui flussi di persone, come fattore importante all’interno di un piano complessivo di prevenzione e mitigazione del rischio. Stiamo parlando in generale di qualsiasi luogo pubblico, ma sicuramente anche dell’accesso ai mezzi di trasporto” spiega il Cyber Security Project Manager di Alosys.

Il settore del trasporto pubblico, infatti, rappresenta un esempio perfetto dei vantaggi che può offrire un sistema di gestione digitalizzato. La gestione dei flussi di persone attraverso strumenti “intelligenti” in grado di evitare assembramenti e garantire la massima efficienza dei servizi è una delle priorità delle PA in questa fase.

In ogni caso il processo, al di là della contingenza, è destinato a prendere sempre più piede e “sedimentare” trasformandosi in qualcosa di strutturale. L’urgenza di stabilire procedure e standard ispirati al concetto di security by design, di conseguenza, assume oggi un carattere prioritario.

Il trattamento dei dati

I rischi legati a eventuali attacchi informatici non impattano solo sulla continuità dei servizi, ma pongono anche un problema di rispetto della privacy dei cittadini. La raccolta di dati necessaria per l’erogazione di questi servizi deve essere accompagnata da misure rigorose per proteggere l’integrità dei dati e regolare l’accesso agli stessi. Fortunatamente, la normativa attuale fissa paletti chiari e definiti che permettono di strutturare tutti i servizi in maniera adeguata.

“Mentre il GDPR si focalizza sulla protezione dei dati delle persone fisiche e la loro sfera privata attraverso misure tecniche e organizzative adeguate a garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, la norma ISO 27001 è uno standard internazionale la quale, assieme ai Best Practice tecnici ed organizzativi, mira a salvaguardare le informazioni aziendali, o meglio i dati che l’organizzazione stessa definisce di valore o di importanza” spiega Rinaldi.

Da un punto di vista tecnico, però, l’adozione di dispositivi IoT all’interno delle smart city richiede un approccio specifico che il Cyber Security Project Manager identifica con l’adozione del sistema di autorizzazione dinamica ABAC (Attribute Based Access Control), particolarmente efficace in sistemi che richiedono un controllo di accesso granulare come l’Internet of Things.

Non si tratta di una novità, ma di una tecnologia che fornisce un controllo degli accessi dinamico, sensibile al contesto e intelligente in base al rischio alle risorse, consentendo alle politiche di controllo degli accessi che includono attributi specifici di molti sistemi di definito per risolvere un’autorizzazione e ottenere un’efficace conformità normativa, consentendo alle imprese flessibilità nelle loro implementazioni basate sulle infrastrutture esistenti.

“A differenza del paradigma Based Access Control (RBAC), dove ad un utente è assegnato un ruolo come amministratore che predetermina i diritti di accesso, con il metodo ABAC l’autorizzazione dipende dall’assegnazione dei cosiddetti attributi a ciascuna entità nel sistema che vengono valutati da politiche amministrative attraverso un complesso set di regole booleane” spiega Rinaldi. “Gli attributi possono essere confrontati con valori statici o tra loro, consentendo così il controllo degli accessi basato sulle relazioni”.

Il fattore umano nella gestione della smart city

Se il comportamento di produttori e utenti rappresenta un problema a livello globale, in Italia la situazione sembra migliore. In particolare, quando si fa riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle norme relative alla sicurezza informatica. “L’agenzia per l’Italia Digitale (AGID) è stata sempre particolarmente attiva nell’individuazione di linee guida tese ad aiutare i dipendenti pubblici a utilizzare in maniera sicura pc, tablet e smartphone come, per esempio, indicato delle misure minime di sicurezza informatica per le pubbliche amministrazioni fissate dalla circolare 17 marzo 2017, n. 1/2017” spiega Rinaldi.

“A seguito poi degli ultimi provvedimenti governativi che incentivano l’adozione dello smart working nelle PA per favorire il contenimento del Covid-19 prevendendo anche l’utilizzo di dispositivi personali, hanno portato l’Agenzia a promuovere un’iniziativa da parte del CERT-PA (Computer Emergency Response Team Pubblica Amministrazione) finalizzata a fornire raccomandazioni alle PA e i lavoratori Pubblici e sostenerli nel contrastare eventuali attacchi informatici con comportamenti responsabili”.

Il frutto di questa attività è un vademecum composto da undici semplici raccomandazioni, rivolte ai dipendenti pubblici che hanno adottato la modalità di lavoro agile per aiutarli a utilizzare al meglio e in sicurezza i propri dispositivi personali: pc, smartphone, tablet.

Si tratta di norme di comportamento che vanno dalla necessità di eseguire tempestivamente gli aggiornamenti alla corretta gestione delle credenziali di accesso ai servizi e alle risorse della Pubblica Amministrazione.

Insomma: le premesse per una declinazione “sicura” della smart city ci sono, così come la consapevolezza delle linee che dovranno essere seguite nello sviluppo dei servizi digitali.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Alosys

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati