DOMANDA
Come fare per proteggere i dati aziendali archiviati nel computer dalle minacce dei ransomware?
RISPOSTA
Nonostante la virulenza e la diffusione dei ransomware, esistono semplici regole pratiche che ci possono aiutare ad evitarli. In sintesi sono:
- non aprire mai gli allegati di email di dubbia provenienza;
- fare attenzione alle email provenienti anche da indirizzi noti;
- abilitare l’opzione “Mostra estensioni nomi file” nelle impostazioni di Windows: i file più pericolosi hanno l’estensione .exe, .zip, js, jar, scr, ecc. Se questa opzione è disabilitata non riusciremo a vedere la reale estensione del file;
- disabilitare la riproduzione automatica (“autorun”) di chiavette USB, CD/DVD e altri supporti esterni e, più in generale, evitare di inserire questi oggetti nel nostro computer se non siamo certi della provenienza;
- disabilitare l’esecuzione di macro da parte di componenti Office in quanto potrebbe contenere una macro malevola pronta ad attivarsi automaticamente a seguito di un nostro clic;
- aggiornare sempre i sistemi operativi ed i browser con le “patch” di sicurezza che ci vengono proposti dai produttori dei software che abbiamo installati;
- utilizzare – quando possibile – account senza diritti da amministratore: se viene violato un account con privilegi ed accessi di amministratore, l’attaccante potrà utilizzare gli stessi privilegi per compiere più azioni e fare maggiori danni;
- installare servizi Antispam efficaci ed evoluti al fine di riuscire a raggiungere un’efficacia nella protezione superiore al 95%;
- implementare soluzioni di tipo “User Behavior Analytics” (UBA) sulla rete aziendale, che rappresentano oggi la protezione più avanzata contro i ransomware. Gli UBA analizzano il comportamento di ciascun computer dell’azienda e alla rilevazione di eventi anomali e sospetti, possono isolare il computer incriminato e circoscrivere l’attacco;
- assicurarsi che i plugin che si utilizzano (Java, Adobe Flash Player ecc.) siano sempre aggiornati, in quanto rappresentano la via d’ingresso preferenziale per la maggior parte dei cyber attacchi;
- fare sempre attenzione prima di cliccare su banner (o finestre popup) in siti non sicuri;
- backup frequente dei propri dati, eseguito spesso ed in modo completo. In assenza di un backup rimane solo l’opzione di pagare il riscatto.
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