DOMANDA
Quali ruoli aziendali sono attualmente i principali interlocutori per le società broker e le compagnie assicuratrici in materia di rischio cyber e di copertura assicurativa dei rischi informatici da trasferire?
RISPOSTA
In Italia, l’agente di assicurazioni e il broker assicurativo solitamente trattano di rischio cyber e di copertura assicurativa direttamente con la proprietà aziendale, con l’ufficio acquisti o con il CFO.
Troppo spesso ancora si sente la mancanza del Risk Manager che si faccia portatore delle istanze aziendali con uno sguardo a tutto tondo e una maggiore consapevolezza delle correlazioni di rischio e che non sia il semplice “valutatore di polizze”.
Come è stato precedentemente messo in risalto sarebbe auspicabile – ed è nei fatti raro – un confronto con altre figure aziendali quali, ad esempio, il CIO e il Direttore di Produzione.
Aspetti interessanti per la definizione del rischio possono essere messi a fattor comune anche dai Direttori Marketing e Commerciali che gestiscono attività internet based e hanno intensi scambi di informazioni col mondo esterno a mezzo posta elettronica e device mobili oltre a essere spesso driver di innovazione digitale.
Particolare rilievo sta assumendo l’ambito IoT. Tali oggetti iperconnessi alla rete, infatti, sono la perfetta fusione tra il rischio cosiddetto “analogico” e quello “digitale”. Sono infatti oggetti fisici, che interagiscono con il cliente finale ma che comunicano all’esterno e/o tra loro in maniera indipendente.
Per l’analisi dei rischi connessi a questa tipologia di oggetti, spesso CIO, project manager e responsabile di produzione devono sedersi allo stesso tavolo.
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