DOMANDA
I dipendenti utilizzano WhatsApp sul telefono aziendale per comunicare e scambiarsi documenti con clienti e fornitori. È uno strumento che garantisce sicurezza delle comunicazioni?
M.B.
RISPOSTA
Il servizio prevede la cifratura E2E (end-to-end), quindi è possibile ritenere che sia sicuro dal punto di vista della protezione della comunicazione (dati in transito) su internet (attacchi di intercettazione da remoto).
D’altro canto, però, in caso di problemi di qualunque tipo, WhatsApp non è un’applicazione corporate (non sembra esserlo nemmeno la versione Business) su cui l’azienda ha capacità di esercitare un controllo, e quindi applicare misure di mitigazione, come ad esempio disabilitare l’accesso, cancellare i dati salvati, rimuovere utenti dai gruppi ecc. come invece può fare su applicazioni amministrate centralmente.
Quindi, in generale, è uno strumento che può essere tollerato per le comunicazioni interpersonali, anche di tipo lavorativo (prendere un appuntamento, auguri, segnalare urgenze ecc.) ma meglio non consentire che sia utilizzato per il trattamento di dati personali di cui l’azienda è titolare, sia mediante messaggi che, a maggior ragione, mediante scambio di documenti. In questo articolo analizziamo le minacce smartphone e come proteggerci.
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