È online da martedì la versione Tor del popolare social network Twitter, con un nuovo indirizzo .onion che ne garantisce la fruizione anche in caso di scenari sotto censura. Una risposta utile alla deriva autoritaria – dittatoriale della Russia, ma non è certo utile solo in questo ambito.
Indice degli argomenti
Twitter lancia il suo indirizzo onion Tor Project
Dall’8 marzo infatti, è stato direttamente un tweet ufficiale di Alec Muffett, ingegnere esperto di crittografia e sicurezza delle reti che ha aiuto Twitter nel processo di creazione del proprio servizio Tor, ad annunciare l’immediato avvio di questo progetto.
This is possibly the most important and long-awaited tweet that I've ever composed.
On behalf of @Twitter, I am delighted to announce their new @TorProject onion service, at:https://t.co/Un8u0AEXeE pic.twitter.com/AgEV4ZZt3k
— Alec Muffett (@AlecMuffett) March 8, 2022
Ecco dunque l’indirizzo onion di Twitter per connettervisi sotto rete Tor:
https://twitter3e4tixl4xyajtrzo62zg5vztmjuricljdp2c5kshju4avyoid.onion/
L’uso dei siti onion offre diversi vantaggi, inclusa la possibilità di aggirare i blocchi di siti Web regionali o nazionali, la protezione contro la censura DNS, gli attacchi TLS man-in-the-middle e i filtri SNI.
Per la rete Tor si allargano gli orizzonti
Questa novità proposta da Twitter era qualcosa di atteso nella comunità social e della sicurezza, già da diversi anni. Infatti sono diversi i servizi, siti web, magazine e piattaforme che offrono il proprio corrispettivo sito onion, sotto la rete Tor. Per fare qualche esempio, va detto che Facebook attiva la propria URL Tor nell’ottobre del 2014. Ma da diversi anni anche il sito di notizie della BBC è disponibile nel dark web. Oltre a ProPublica, DuckDuckGo e New York Times, tutti già presenti nel network della cipolla.
È facile dunque sfatare in questo modo il falso mito per il quale sul dark web, quella parte del web appunto accessibile solo tramite rete Tor, ci si trovino solamente siti o attività a carattere criminale o illecito.
Da quanto divulgato da Muffett inoltre si apprende che il progetto di Twitter, di creazione del proprio servizio Tor, non è qualcosa di estremamente recente, unicamente guidato dai recenti sviluppi censori dovuti alla crisi Ucraina-Russia, ma solamente l’ultimo passo decisivo di un processo in divenire, iniziato già da tempo.
Insomma si potrebbe definire un sicuro miglioramento della privacy degli utenti che, è giusto dirlo, stanno aumentando sempre di più. Inoltre è bene ricordare che più privacy non è sinonimo di più sicurezza, se desideri utilizzare Tor, assicurati sempre di scaricare la versione più recente disponibile e seguire di volta in volta gli aggiornamenti ufficiali proposti.
Bisognerà vedere comunque come i Paesi dittatoriali proveranno a rispondere a loro volta, nell’eterna corsa tra guardia e ladri. Tor è bandito in Russia da dicembre 2021, ma è possibile aggirare il blocco (a proposito dell’eterna corsa). Allo stesso modo i russi sempre più spesso provano a usare VPN per usare i servizi occidentali bloccati in patria, ma non è da escludere una contro-reazione del Governo – come già fa la Cina contro le VPN.
Ricordiamo che i provider russi sono obbligati a installare sulle reti sistemi di deep packet inspection per bloccare e rallentare traffico indesiderato.
Un “muro digitale” isola la Russia, in crisi l’open internet: che possiamo fare
Che cos’è Tor?
Dal manuale ufficiale del browser Tor si legge:
Tor è una rete di tunnel virtuali che ti consente di migliorare la tua privacy e sicurezza su Internet. Tor funziona inviando il tuo traffico attraverso tre server casuali (noti anche come relay) nella rete Tor. L’ultimo relay nel circuito (il “relay di uscita”) invia quindi il traffico alla rete Internet pubblica.
Progettata per mantenere le comunicazioni anonime, lo si può utilizzare in una ampia varietà di strumenti, inclusi messaggistica, browser Web e altri client. La maggior parte delle persone nuove in questo contesto, probabilmente vivranno la loro prima esperienza tramite il browser Tor ufficiale. Una versione personalizzata di Mozilla Firefox che quando si avvia, propone automaticamente la connessione alla rete Tor, prima di effettuare la normale navigazione.
Da quel momento navighiamo dalla scrivania di casa nostra, ma per chi ci guarda (il sito internet di destinazione per esempio), appariamo come visitatori provenienti da luoghi differenti (a seconda del nodo Tor che in quel momento abbiamo agganciato). Ogni volta che ci connettiamo a Tor, otterremo una connessione ad un bridge differente dalla precedente.