La normativa

Antitrust e privacy: tutti i problemi del mercato pubblicitario online

Il mondo del mercato pubblicitario online richiede un contesto normativo più adeguato per far fronte alle disparità tra i player interessati: un ambito in cui non mancano i rischi per la privacy, per cui sarà necessario da parte delle autorità fornire ragguagli a imprese e utenti

Pubblicato il 15 Gen 2021

Marco Martorana

Avvocato, studio legale Martorana, Presidente Assodata, DPO Certificato UNI 11697:2017

Lucas Pinelli

Studio legale Martorana – Vice President for Marketing, ELSA Belgium

Telemarketing errori privacy guida pratica

Il mercato pubblicitario online per le grandi disparità esistenti tra gli attori coinvolti soffre di diverse criticità: se le normative antitrust europee e nazionali possono rispondere ad alcune di esse, la necessità di un contesto normativo più adeguato al mondo digitale si fa sempre più sentire.

In questo senso, le iniziative della Commissione europea sul Digital Markets Act ma anche sul Digital Service Act sono un primo passo necessario verso la definizione di un mercato digitale equo e competitivo.

Allo stesso tempo la pubblicità online, sempre più personalizzata, mette a rischio la privacy. Se le regole europee sulla protezione dei dati permettono di rispondere ai vari rischi, la loro traduzione in pratica pone diverse criticità sulle quali le autorità competenti – sia nazionali che europee – dovranno intervenire, anche per fornire adeguate guide alle aziende e agli utenti.

Il caso di Google e l’antitrust in Europa

Un esempio utile a capire la situazione è quello relativo alla fine del 2020, quando diversi Stati statunitensi così come il Department of Justice (DOJ) hanno intentato una causa antitrust nei confronti di Google.

Una delle motivazioni riguarda un accordo, cd. “jedi blue”, tra Google e Facebook per manipolare le aste pubblicitarie a proprio vantaggio, oltre a mantenere il proprio dominio truffando gli editori più piccoli.

Secondo dati del 2019, infatti, Google detiene una quota del 48% del mercato pubblicitario online; con l’aggiunta dei 22% detenuti da Facebook i due giganti del web arrivano a controllare il 70% del mercato totale.

Negli ultimi anni le pratiche di Google sono state sanzionate più volte anche in Europa dalla Commissione europea. Poste queste premesse, soffermiamoci sui problemi del mercato pubblicitario online.

Da diversi anni la posizione di Google nel mercato pubblicitario online si trova nel mirino delle autorità antitrust europee. Così, nel 2019, la Commissione europea ha inflitto a Google una multa di 1,49 miliardi di euro per pratiche pubblicitarie abusive contrarie all’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’UE (TFUE) – riprodotto nell’articolo 54 dell’accordo sullo Spazio economico europeo – che vieta lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di esso.

Tra le pratiche contestate a Google figurava la richiesta agli editori di riservare lo spazio più redditizio nelle loro pagine di risultati di ricerca per i suoi annunci e la presenza di un numero minimo di annunci provenienti dal gigante del web.

Di conseguenza, i concorrenti di Google non potevano inserire i propri annunci contestuali nelle aree più visibili e più visitate delle pagine di risultati di ricerca dei siti web. In più, Google includeva anche clausole che richiedevano agli editori di richiedere il suo consenso prima di poter cambiare il modo in cui venivano visualizzati gli annunci della concorrenza.

Ciò significava in sostanza per Google controllare il tasso di visita degli annunci pop-up dei concorrenti.

Tali pratiche costituiscono un abuso di posizione dominante nel mercato dell’intermediazione della pubblicità online, in quanto impediscono la concorrenza sulla base del merito.

Se l’esercizio di una posizione dominante nel mercato non è vietato, spetta in particolare alle imprese dominanti non abusare del proprio potere di mercato restringendo la concorrenza, sia sul mercato in cui detengono una posizione dominante che su mercati separati.

Pertanto, nel caso di specie, la Commissione ha concluso che il comportamento di Google costituiva un abuso di dominio di mercato impedendo ai suoi concorrenti di competere nel mercato dell’intermediazione della pubblicità online, risultando dannoso per la concorrenza e i consumatori e ostacolando l’innovazione.

Il precedente

Questa sanzione inflitta dalla Commissione a Google non era la prima. Nel giugno 2017, la Commissione aveva imposto a Google una multa di 2,42 miliardi di euro per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca conferendo un vantaggio illegale al proprio servizio di comparazione dei prezzi.

Mentre, nel luglio 2018, la Commissione ha comminato un’altra multa di 4,34 miliardi di euro per aver compiuto pratiche illegali coinvolgendo dispositivi mobili Android al fine di rafforzare la posizione dominante del motore di ricerca di Google.

L’istruttoria su Google in Italia

In Italia, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM – ha aperto un’istruttoria nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nel mercato italiano del display advertising.

L’AGCM contesta “l’utilizzo discriminatorio dell’enorme mole di dati raccolti attraverso le proprie applicazioni, impedendo agli operatori concorrenti nei mercati della raccolta pubblicitaria online di poter competere in modo efficace.

In particolare, Google sembrerebbe aver posto in essere una condotta di discriminazione interna-esterna, rifiutandosi di fornire le chiavi di decriptazione dell’ID Google ed escludendo i pixel di tracciamento di terze parti.

Allo stesso tempo avrebbe utilizzato elementi traccianti che consentono di rendere i propri servizi di intermediazione pubblicitaria in grado di raggiungere una capacità di targhettizzazione che alcuni concorrenti altrettanto efficienti non sono in grado di replicare”.

Digital Markets Act: verso un mercato digitale equo

La necessità di un’ulteriore regolazione del mercato digitale si è concretizzata nell’UE con le proposte della Commissione europea sul Digital Markets Act (DMA) e Digital Service Act (DSA).

La proposta di regolamento DMA mira a identificare nuovi obblighi e divieti per le piattaforme e cd. gatekeeper. In particolare, questi dovranno consentire a terzi di interagire con i propri servizi, in determinate situazioni; alle aziende utenti di accedere ai dati generati dalle loro attività sulla propria piattaforma; a quelle che pubblicizzano sulla propria piattaforma gli strumenti e le informazioni necessarie a inserzionisti ed editori per eseguire la propria verifica indipendente degli annunci pubblicitari ospitati dal gatekeeper; e alle aziende utenti di promuovere la propria offerta e di stipulare contratti con i propri clienti al di fuori della stessa.

Allo stesso tempo sarà vietato dare ai propri servizi e prodotti un trattamento più favorevole in termini di classificazione rispetto a servizi e prodotti simili offerti da terzi sulla propria piattaforma; impedire ai consumatori di accedere ai servizi aziendali al di fuori delle loro piattaforme; impedire agli utenti di disinstallare software o applicazioni preinstallate, se lo desiderano.

Pertanto, tale proposta mira a consentire alle piattaforme di sfruttare appieno il loro potenziale affrontando a livello europeo le incidenze più salienti di pratiche sleali e di debole contendibilità in modo da consentire agli utenti finali e agli utenti aziendali di trarre il massimo vantaggio dall’economia delle piattaforme e l’economia digitale in generale, in un ambiente competitivo ed equo[1].

Pubblicità online e rischio privacy

Con la digitalizzazione del mercato, la pubblicità è diventata sempre più personalizzata. Mentre nel passato il targeting pubblicitario si limitava a rivolgersi ad un pubblico generalmente definito, la pubblicità comportamentale attraverso il real-time bidding (RTB), oggi, consente un’iper-personalizzazione degli annunci visualizzati.

Il RTB è un insieme di tecnologie e pratiche utilizzate nella pubblicità programmatica che consente agli inserzionisti di raggiungere un pubblico di destinazione per gli spazi pubblicitari disponibili sui siti web degli editori tramite aste dal vivo.

Le richieste di offerta, che contengono molti campi che costituiscono dati personali, sono al centro di quel complesso ecosistema. Non solo vengono utilizzati per abbinare gli utenti finali a contenuti promozionali mirati, ma consentono anche agli intermediari di creare e aumentare nel tempo profili dettagliati.

Pubblicità online, cosa dice il GDPR

Oltre ai problemi in termini di concorrenza che pone questa tecnologia, come evidenziato dall’AGCM, la memorizzazione di un’enorme quantità di dati riguardanti gli individui mette a rischio il rispetto di vari principi del GDPR, in particolare il principio di minimizzazione dei dati raccolti, limitazione del periodo di conservazione, l’obbligo di sicurezza, ma anche di trasparenza e controlli rafforzati affidati alle persone stesse.

Pertanto, è fondamentale il rispetto dei principi applicabili al trattamento. In particolare, l’articolo 5 del GDPR stabilisce che i dati personali devono essere trattati in modo lecito, equo e trasparente nei confronti dell’interessato e raccolti per scopi determinati, espliciti e legittimi.

Inoltre, gli articoli 12 a 14 del GDPR contengono disposizioni specifiche sugli obblighi di trasparenza del titolare del trattamento che deve comunque garantire che siano trasparenti per le persone fisiche le modalità con cui sono raccolti, utilizzati, consultati o altrimenti trattati dati personali che li riguardano nonché la misura in cui i dati personali sono o saranno trattati.

Diversi reclami sono stati presentati a varie Autorità Garante per la Privacy in Europa per quanto riguarda l’uso di RTB.

Inoltre, come da tempo precisato dall’EDPB (in passato Working Party 29), è difficile per i titolari del trattamento giustificare l’utilizzo di interessi legittimi come base legale per pratiche di profilazione e tracciamento intrusive per scopi di marketing o pubblicitari, ad esempio quelle che implicano il tracciamento di individui su più siti Web, posizioni, dispositivi, servizi o intermediazione di dati.

Pertanto, la base legale di questi tipi di trattamento deve necessariamente essere il consenso.

L’intervento della CNIL

Come nota la CNIL (Garante francese per la protezione dei dati), al fine di proteggere gli utenti di Internet, la normativa europea sulla protezione dei dati richiede, in linea di principio, il consenso per l’uso dei tracker sul dispositivo dell’utente.

Per questo oggi, quando un utente arriva su un sito web o un’applicazione mobile, compare un banner per consentire la configurazione dei tracker.

Tuttavia, la moltiplicazione di questi banner, seppur utile per rendere più visibile l’esistenza dei traccianti, potrebbe portare, secondo alcuni, ad una “stanchezza del consenso”: a un certo punto le richieste di consenso diventano talmente pressanti che gli utenti arrivano a considerarle un mero fastidio e smettono di prestare attenzione e prendere scelte consapevoli.

Quello che nel marketing viene chiamato il paradosso della scelta[2], si configura in qualche modo in ambito privacy nel paradosso del consenso.

Ovvero, l’abbondare di informative e richieste di consenso diventa una fonte di sofferenza psicologica per l’interessato che lo rende, in pratica, meno informato.

Non è quindi la richiesta di consenso che viene messa in discussione, ma la sua traduzione pratica che sembra porre oggi criticità sulle quali le autorità garante saranno certamente chiamate ad intervenire.

NOTE

  1. Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on contestable and fair markets in the digital sector (Digital Markets Act), Brussels, 15.12.2020, COM(2020) 842 final.
  2. Barry Schwarz, The Paradox of Choice: Why More Is Less, HarperCollins Publishers, 2004.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati