Sono sempre più definiti i contorni della strategia Apple, già delineata con la svolta privacy di iOS 14.5, che mira a dare agli utenti il controllo totale dei loro dati personali.
È infatti in corso la Apple Worldwide Developers Conference (WWDC 2021), la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori che ha come protagonisti soprattutto i nuovi sistemi operativi iOS 15 e iPadOS 15, anche se non mancano le novità per WatchOS 8 e macOS Monterey: tante le funzionalità pensate al miglioramento dell’esperienza utente, ma ancora una volta gli occhi di tutti sono puntati sul capitolo privacy e sicurezza.
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Apple: ancora più privacy e sicurezza con iOS 15
La presentazione dei nuovi iOS 15 e iPadOS 15 è dunque per Apple un’altra ottima occasione per rafforzare l’immagine di azienda sempre più attenta alla privacy dell’utente.
Di sicuro servirà a smuovere gli altri big player che già rincorrono la casa di Cupertino nell’attuale rivoluzione del mercato digitale: pensiamo, ad esempio, a Google fresca del recente rilascio di Android 12 che è stata di fatto obbligata ad introdurre le nutrition label (le etichette privacy) sul suo Play Store come già aveva fatto proprio Apple.
Oppure al pensionamento dei cookie di terze parti entro il 2022 o all’introduzione della tecnologia FLoC (Federated Learning of Cohorts) sempre da parte di Google.
Ora, dopo il rilascio dell’app Tracking Transparency in iOS 14.5 che consente di rendere maggiormente visibile a gli utenti eventuali attività di tracciamento comportamentale a fini di marketing, Apple fa un ulteriore passo avanti innalzando ancora l’asticella della privacy nei suoi sistemi operativi.
“Il mondo digitale si muove su quella sottile linea di confine che c’è tra la indiscutibile necessità di una maggiore consapevolezza dell’utente in merito a ciò che gli altri fanno con i suoi dati personali e, dall’altra parte, un marketing emozionale che cavalca la incomprensibile fobia per la profilazione”, ci fa notare l’avvocato Antonino Polimeni.
Che continua: “Apple (ma anche Google) fa bene ad investire sul controllo della propria privacy, a patto che si faccia anche cultura del digitale e sul perché, a volte, la profilazione può essere un vantaggio. Ricordiamoci che la targetizzazione del pubblico nelle campagne giova prima di tutto alle piccole imprese, che con poca spesa riescono a ottenere ottimi risultati. Questa tecnica permette tutt’ora la sopravvivenza di tante attività commerciali che, con la pandemia, avrebbero chiuso”.
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iOS 15: maggiore controllo sulle e-mail
La prima novità che migliora il controllo dei nostri dati personali è il Mail Privacy Protection, una funzionalità che consente di nascondere l’indirizzo IP da cui è stato inviato un messaggio di posta elettronica, le informazioni sulla geolocalizzazione e quelle relative alle e-mail aperte in precedenza: un modo, questo, di impedire che i mittenti riescano in qualche modo a creare un profilo degli utenti.
iOS 15 ci dirà come le app usano i nostri dati
Con il nuovo sistema operativo iOS 15 Apple introdurrà anche il Rapporto sulla privacy, un utile strumento che consentirà agli utenti di avere una panoramica dettagliata e sempre aggiornata di come le app installate sui dispositivi utilizzano i loro dati personali.
In particolare, accedendo al rapporto, sarà possibile sapere a quali applicazioni è stato concesso l’accesso alla posizione geografica, alle foto e alla fotocamera, al microfono e alla lista di contatti attivi negli ultimi sette giorni.
Navigazione anonima grazie alla VPN integrata
Un’altra interessante novità di iOS 15 è la VPN integrata, chiamata Private Relay, che consentirà di mascherare il traffico Internet sul browser Safari e nascondere i dati di navigazione, che saranno inaccessibili anche alla stessa Apple.
A differenza delle VPN tradizionali che conoscono gli indirizzi IP reali degli utenti e dei siti web che visitano, iCloud Private Relay impiega un’architettura “dual-hop” che protegge efficacemente l’indirizzo IP, la posizione e le attività di navigazione tipicamente utilizzate per profilare gli utenti.
La funzione Private Relay assicura che il traffico in uscita dal dispositivo sia criptato prima di inoltrare le richieste attraverso due relays: in pratica, viene replicata una versione semplificata della rete Tor che tipicamente utilizza almeno tre differenti relays per garantire l’anonimato durante la navigazione Internet.
La funzionalità sarà integrata in iCloud+, la versione più ricca di iCloud riservata agli abbonati senza alcun costo aggiuntivo, ma non sarà disponibile in Cina, Bielorussia, Colombia, Egitto, Kazakistan, Arabia Saudita, Sud Africa, Turkmenistan, Uganda e Filippine a causa delle normative vigenti in questi paesi.
Ci saranno anche le e-mail temporanee
Gli utenti di iCloud+ avranno a disposizione anche la funzionalità Hide My Email che consente di creare un indirizzo e-mail temporaneo da utilizzare per iscriversi ai servizi online, evitando così di fornire il proprio indirizzo di posta elettronica reale.
È bene ricordare, a tal proposito, che Apple fornisce già una funzionalità simile grazie al suo servizio di autenticazione Sign In with Apple.
Tutte le altre funzioni privacy e sicurezza
Il capitolo privacy e sicurezza di iOS 15 è completato da altre interessanti novità. Innanzitutto, la Intelligent Tracking Prevention che consente una prevenzione intelligente del tracciamento online grazie alla possibilità di “contenere” l’utilizzo di tecniche come il fingerprinting e il cross-site tracking su Safari al fine di limitare le capacità dei web tracker di utilizzare l’indirizzo IP dell’utente come un identificatore unico per collegare la sua attività online e ricostruire un profilo.
Le nuove versioni di iOS e macOS, inoltre, saranno dotate di nuove opzioni che consentono agli utenti di generare codici di autenticazione a due fattori per ciascuno degli account online salvati su iCloud Keychain senza la necessità di scaricare app aggiuntive come Google Authenticator o Authy.
Siri: l’assistente vocale sarà più “discreto”
Infine, l’altra interessante novità riguarderà l’assistente vocale Siri. In particolare, non solo l’assistente è ora in grado di gestire le richieste degli utenti anche offline, ma come impostazione predefinita tutte le registrazioni audio verranno processate direttamente sull’iPhone.
Un aggiornamento importante dell’assistente vocale mirato ad impedire che i file audio “escano” al di fuori della memoria interna dell’iPhone e quindi che vengano effettuate registrazioni audio indesiderate.
Quando saranno disponibili i nuovi sistemi operativi
Come già avvenuto nelle WWDC degli scorsi anni, Apple ha annunciato che iOS 15, iPadOS 15, WatchOS 8, macOS Monterey saranno disponibili da subito per gli sviluppatori.
Il prossimo mese di luglio, invece, gli aggiornamenti verranno rilasciati in versione “beta” pubblica per poi essere resi disponibili per tutti dall’autunno.
Al momento, disattendendo le attese di molti, la casa di Cupertino non ha rivelato dettagli su eventuali aggiornamenti hardware dei suoi dispositivi.