Alla luce delle più aggiornate pubblicazioni ISO/IEC, la nuova norma ISO IEC 27701 (che è a tutti gli effetti una estensione della ISO 27001) introduce maggiori novità in quanto, sul piano della data protection, è più strettamente aderente al GDPR, al quale si mostra conforme.
Si ripropone, dunque, il binomio Regolamento Europeo-standard ISO così come già analizzato in una precedente pubblicazione dal titolo Sicurezza dei dati: l’articolo 32 del GDPR e il binomio con lo standard ISO 27001, nella quale veniva preso in considerazione il fatto che la norma 27001 definisce le misure aziendali utili per gestire i rischi legati alla protezione dei dati.
Nell’applicazione del GDPR le organizzazioni si trovano di fronte alla libera interpretazione delle istruzioni operative e molteplici aspetti pragmatici; infatti, il Regolamento UE 2016/679 introduce concetti come la valutazione del rischio, incoraggia “l’istituzione di meccanismi di certificazione della protezione dei dati”, ma non fornisce strumenti pratici che consentano alle organizzazioni di avere delle linee guida entro le quali muoversi in funzione della specificità organizzativa e del proprio settore di business.
Lo standard ISO 27001 integra l’articolo 32 del GDPR poiché definisce best practice per garantire la sicurezza dei dati, attenuando dunque i rischi all’interno dell’organizzazione, e che definiscono l’efficacia del sistema di gestione, soddisfacendo e dimostrando, allo stesso tempo, conformità ai clienti, ai partner commerciali ed organismi di controllo.
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ISO 27701 e GDPR: l’analisi del contesto in ambito privacy
Di contro, dunque, la nuova norma ISO 27701 supporta la conformità con il GDPR e sostanzia un approccio più internazionale in materia di protezione dati e privacy rivolgendosi al contesto statunitense, vedi HIPAA (Health Information Portability and Accountability Act) e CCPA (California Consumer Privacy Act).
Tiene in considerazione la normativa tecnica vigente: fissa obiettivi e controlli per la protezione dei Dati personali riconducibili alle specificità della ISO 27018 (Cloud) e ISO 29151 (PII, Personally Identifiable Information).
Mostra una vocazione al Regolamento Europeo che si palesa attraverso i requisiti specifici dell’Annex D, inerenti appunto ai controlli dell’ambito privacy. Con un approccio tipico della ISO/IEC 27002 applicando schemi distinti per il titolare e per il responsabile del trattamento dei dati.
Infine, sviluppa principi e problematiche tipiche del framework ISO 29100 che notoriamente aderisce a normative privacy di livello internazionale.
Essendo uno standard relativo al sistema di gestione, segue la configurazione High Level Standard, vale a dire che condivide una struttura comune agli standard ISO, oltre ad un approccio incentrato sul concetto di risk management; è applicabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione e settore di attività, prescindendendo dal fatto che le stesse organizzazioni possano agire nel ruolo di titolari del trattamento oppure di responsabili del trattamento.
Elementi basilari contemplati del sistema sono la conoscenza del contesto interno ed esterno, per la corretta definizione del campo di applicazione dello stesso sistema e per analizzare e prevenire i fattori critici, la gestione delle conoscenze e le competenze delle persone ritenute elemento qualificante per il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione.
Per la prima volta dalla Legge 675 del 31/12/1996 in poi, si parla di analisi del contesto in ambito privacy; in pratica si chiede alle aziende, che siano titolari o responsabili del trattamento, di determinare quei fattori interni ed esterni che siano rilevanti al proprio contesto e che possano influenzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal proprio sistema di gestione delle informazioni sottoposte a privacy.
Le organizzazioni dovrebbero dunque domandarsi quali siano le leggi e i regolamenti sulla data protection cogenti per la loro realtà, quali sentenze possano riguardare il loro settore, quali i requisiti contrattuali obbligatori da inserire, per poi stabilire vision, mission, procedure ed istruzioni.
Molto interessante il concetto che lo standard ISO/IEC 27701:2019 pone sulle parti interessate, in cui rientrano tutti quegli stakeholder che hanno interesse o responsabilità legate al trattamento di quelle informazioni che possano identificare in maniera univoca una persona.
ISO 27701 e GDPR: dimostrare la compliance al Regolamento UE
Implementare un PIMS (quindi un sistema di gestione conforme alla ISO/IEC 27001 integrata con la ISO/IEC 27701) permette a tutte le organizzazioni di soddisfare i requisiti del GDPR e di altre regolamentazioni internazionali e nazionali in materia di protezione dei dati e dimostrare che sono state predisposte “misure tecniche e organizzative appropriate” (art. 32) per proteggere i dati personali che vengono trattati, proteggendo i diritti degli interessati, in linea con il principio di accountability descritto nel Regolamento (art. 5).
Attraverso la certificazione ISO 27001 – e per estensione ISO 27701 – accreditata in modo indipendente da un certification body riconosciuto, l’organizzazione può perciò dimostrare agli stakeholder come si stia seguendo alti standard internazionali in tema di protezione dei dati personali. Si entra, in tal senso, nell’ambito dei meccanismi di certificazione della protezione dei dati, definiti dall’articolo 42 del GDPR, sebbene le autorità competenti non abbiano però stabilito un meccanismo valido ed univoco.
Al momento, però, c’è un nodo da sciogliere.
La norma ISO/IEC 27001 è certificabile come sistema di gestione e pertanto gli Organismi di Certificazioni che certificano il suddetto sistema sono accreditati secondo la ISO 17021-1:2015, standard che contiene “i principi ed i requisiti per la competenza, la coerenza e l’imparzialità degli organismi che forniscono audit e certificazione di tutti i tipi di sistemi di gestione”.
Essendo la norma ISO/IEC 27701 un’estensione della ISO/IEC 27001, si andrà a certificare sempre un sistema di gestione attraverso Organismi di Certificazione accreditati sempre secondo la ISO 17021:-1:2015.
Il Reg. UE 2016/679 all’art. 42 incoraggia l’istituzione di meccanismi di certificazione della protezione dei dati per dimostrare la conformità al GDPR dei trattamenti effettuati dai titolari del trattamento e dai responsabili del trattamento.
Inoltre, all’art. 43 stabilisce le caratteristiche degli Organismi di Certificazione che certificheranno la conformità dei trattamenti di dati personali conformi al GDPR; tali OdC dovranno essere accreditati o dall’Autorità di Controllo (Garante della protezione dei dati personali) o dall’organismo nazionale di accreditamento (Accredia in Italia) conformemente alla norma ISO/IEC 17065:2012, che definisce i requisiti per la competenza, il funzionamento coerente e l’imparzialità degli organismi di certificazione di prodotti, processi e servizi.
Pertanto, mentre il Reg. UE 2016/675 richiede una certificazione di tipo “prodotto” per dimostrare la conformità al GDPR, lo standard ISO/IEC 27701 sarà certificabile come estensione della norma ISO/IEC 27001 e richiederà una certificazione di tipo “sistema di gestione”.
Come dipanare questa matassa che si è creata tra ISO 17021 e ISO/IEC 17065?
A modesto parere degli scriventi, soltanto l’EDPB (European Data Protection Board) potrà dichiarare valida o meno la certificazione secondo l’estensione ISO/IEC 27701:2019 in quanto questa è l’unica strada da percorrere per mantenere uno dei principi cardine sui cui si basa il GDPR: regole uguali per il trattamento dei dati in tutti gli stati membro dell’Unione Europea.
Conclusioni
In definitiva, le organizzazioni che hanno già implementato un ISMS (Information Security Management System) secondo la ISO/IEC 27001 saranno in grado di utilizzare la ISO/IEC 27701 per estendere la copertura dell’information security alla gestione della privacy, comprendendo anche i trattamenti di dati personali, in modo da poter dimostrare la conformità con le legislazioni cogenti in materia di protezione dei dati personali (in primis GDPR, cfr. art. 42).
Le organizzazioni che non sono dotate di un ISMS possono anche implementare ISO/IEC 27001 e 27701 insieme in un singolo progetto, in quanto la ISO/IEC 27701 estende semplicemente i requisiti forniti dalla 27001 e dal suo “codice di condotta” (ISO/IEC 27002), e non è quindi necessario realizzare due sistemi di gestione e/o progetti di implementazione separati.
Il tutto in attesa che si chiarisca la potenzialità della ISO/IEC 27701 come mezzo per dimostrare la conformità al GDPR dei trattamenti dei dati personali eseguiti sia come titolari del trattamento sia come responsabili.