Google allarga l’opportunità di rimuovere informazioni personali dai risultati di ricerca sul suo search engine.
Ecco come procedere per tutelare la propria privacy.
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Google: quali informazioni personali è possibile rimuovere
Finora gli utenti avevano a disposizione un insieme di policy (per tutelare informazioni sensibili come carte di credito, la propria firma e dati relativi alla salute), ma la lista è stata allungata ad altri tipi di dati.
Ecco quali informazioni personali è possibile rimuovere dai risultati della ricerca online, alcune già in precedenza, altre d’ora in poi:
- dati delle carte di credito;
- informazioni sanitarie;
- la propria firma;
ora si aggiungono:
- immagini dei propri documenti di identità;
- indirizzo fisico;
- account email;
- numero di telefono;
- credenziali confidenziali di login.
Come rimuovere i risultati di ricerca
Per rimuovere questi dati dai risultati di ricerca, bisogna accedere al Centro assistenza di Google. Nel passaggio successivo, l’utente deve compilare un modulo, indicando i link che conducono ai risultati di ricerca che violano la propria privacy.
Una volta inseriti i link incriminati, l’utente riceve un’email che conferma l’avvio della procedura. Successivamente, l’utente riceverà un avviso che avverte se la pratica è giunta a conclusione o se invece non è possibile portarla a termine perché non rientrava nei criteri. Google potrebbe anche chiedere ulteriori informazioni (per esempio, URL mancanti) per semplificare la valutazione: nel caso, la BigG offrirà istruzioni ad hoc e chiederà di ripetere l’invio dopo aber aggiunto i dettagli richiesti.
Infatti, Google illustra in un post quali sono i parametri da rispettare. Inoltre, il motore di ricerca di Mountain View permette di chiedere rimozione anche di immagini intime o fake pornography, come spiega esaurientemente il supporto di Google. Il materiale di cui è possibile chiedere la rimozione riguarda, nel dettaglio:
- immagini personali esplicite non-consensuali o intime;
- fake pornography involontaria;
- contenuti personali su siti che sfruttano le persone per rimuovere da Google;
- selezionate informazioni del tipo personally identifiable information (PII) o contenuti “doxxing”;
- immagini di minori;
- pornografia relativa al nome cercato.
Difendersi dal doxxing e dal deepfake pornography
Il doxxing, lo ricordiamo, è frutto di “dropping dox”, dove “drop” significa “distribuire” e “dox” sta per “docs”, documenti: è un’azione nociva per danneggiare una persona non gradita attraverso la divulgazione pubblica di informazioni su un utente – nome vero, indirizzo di residenza, luogo di lavoro, numero di telefono, situazione finanziaria ed altri dati personali, senza l’autorizzazione della vittima.
Mentre i Paesi mettono al bando la pratica del revenge porn, a rovinare la vita di molte donne arrivano la deepfake pornography o anche la più semplice, ma non meno invasiva, fake pornography, una tipologia di porn artificiale, creato alterando una pubblicazione pornografica esistente sostituendo i volti delle pornostar con quelle di ignare persone.
Requisiti per la rimozione
Google mette sotto esame ogni richiesta in base ai parametri, verificando se i contenuti sono di interesse pubblico.
I requisiti per la rimozione di informazioni visibile nella ricerca online riguardano dati che permettono di eseguire un’identificazione personale.
Google valuta e poi prende in esame una rimozione, se i contenuti si riferiscono alle seguenti tipologie di informazioni. Ecco quali:
- numeri di documenti di identità ufficiali riservati (il numero di previdenza sociale negli Usa, il Numero unico di identificazione fiscale in Argentina, il Cadastro de Pessoas Físicas in Brasile, il numero di registrazione per i residenti RRN in Corea, il documento di identità per i residenti in Cina eccetera);
- numeri di conti bancari;
- carte di credito in cifre;
- immagini di firme scritte manualmente;
- immagini di documenti di identità;
- documenti sanitari ufficiali, riservati e personali come cartelle cliniche e fascicoli sanitari;
- dati di contatto personali come indirizzi fisici, numeri di telefono e indirizzi email;
- credenziali di accesso riservate.
I requisiti per rimuovere i contenuti frutto di doxxing sono due e devono essere soddisfatti contemporaneamente:
- devono contenere i dati di contatto;
- inoltre, nei documenti rivelati dal doxxing si leggono: o minacce (esplicite o implicite) oppure inviti all’azione (espliciti o impliciti) per invitare altre persone ad arrecare danni o procurare molestie.