SICUREZZA INFORMATICA

Proprietà dell’affidabilità nella NIS 2, nel DORA e dei sistemi di AI: definizione, strumenti, esempi



Indirizzo copiato

Il crescente grado di digitalizzazione, interconnessione e connettività e il contestuale impiego di sistemi complessi, determinano un aumento dei rischi informatici. Ecco come integrare la proprietà dell’affidabilità, con riservatezza, integrità, disponibilità, non ripudio e autenticità delle informazioni per creare ecosistemi sicuri e robusti

Pubblicato il 7 mag 2024

Giuseppe Alverone

Consulente e formatore Privacy. DPO certificato UNI 11697:2017

Monica Perego

Consulente, Formatore Privacy & DPO



Affidabilità dati in NIS 2 DORA e AI

L’utilizzo di metodi, tecniche e strumenti specifici consentono di garantire l’autenticità e il non ripudio dei dati integrandoli nelle fondamentali caratteristiche di sicurezza delle informazioni costituenti la famosa triade nota con l’acronimo RID: riservatezza, integrità e disponibilità.

Ora, proseguiremo con l’analisi di un’altra proprietà fondamentale: l’affidabilità.

Questo elemento svolge un ruolo chiave nel completare il panorama degli attributi necessari per proteggere le informazioni contro diverse tipologie di minacce.

In questo articolo approfondiremo come l’affidabilità si integra in un sistema di sicurezza delle informazioni (ISMS) e proporremo strategie per massimizzare la sua efficacia nel contesto di un ambiente informativo sempre più complesso e gravato da minacce.

L’affidabilità nella ISO/IEC 27000:2018

La ISO/IEC 27000:2018 “Information technology Security techniques Information security management systems Overview and vocabular” fornisce, tra le altre, la definizione “3.55 reliability property of consistent intended behaviour and results” quindi l’affidabilità è la “proprietà di comportamenti e risultati previsti coerenti”.

Il termine è anche richiamato nella definizione del concetto di “3.28 Information security” indicato come “Preservation of confidentiality (3.10), integrity (3.36) and availability (3.7) of information Note 1 to entry: In addition, other properties, such as authenticity (3.6), accountability, non-repudiation (3.48), and reliability (3.55) can also be involved.”.

Identificare la proprietà dell’affidabilità nel contesto delle proprietà delle informazioni contribuisce certamente a ridurre la probabilità e/o la gravità dei rischi inerenti alla gestione di un ISMS.

L’affidabilità va comunque combinata con le altre fondamentali proprietà della sicurezza delle informazioni quali riservatezza, integrità, disponibilità, non ripudio e autenticità.

Questa sinergia può effettivamente potenziare la capacità di cibersicurezza di sistemi e reti nei settori critici, inclusi i servizi essenziali, il settore finanziario, l’intelligenza artificiale e la sicurezza delle informazioni nel suo complesso.

Analizziamo di seguito alcuni scenari che evidenziano e confermano questa tesi.

L’affidabilità nel DORA

In un mondo sempre più guidato dalla digitalizzazione e dall’impiego di complesse tecnologie ICT, il settore finanziario si trova a dover fronteggiare minacce in costante evoluzione che rappresentano una sfida per la resilienza operativa, le prestazioni e la stabilità delle organizzazioni che operano all’interno del particolare ecosistema.

È in questo scenario che il Regolamento UE 2022/2554 relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (il c.d. DORA: Digital Operational Resilience Act) ha istituito un quadro comune sulla resilienza operativa digitale delle entità finanziarie che costituisce il metodo più idoneo per garantire l’applicazione omogenea e coerente di tutte le componenti della gestione dei rischi informatici da parte del settore finanziario dell’Unione Europea.

L’art. 3 di tale Regolamento definisce la «resilienza operativa digitale» come la capacità dell’entità finanziaria di costruire, assicurare e riesaminare la propria integrità e affidabilità operativa, facendo leva sulle tecnologie ICT necessarie per garantire la sicurezza dei sistemi informatici e di rete utilizzati dall’entità finanziaria.

Così, l’affidabilità operativa risalta come una componente essenziale della resilienza operativa nel settore finanziario, in grado di sostenere la capacità di una banca o di un’altra istituzione finanziaria di fornire servizi ininterrotti e di qualità elevata, anche in presenza di incidenti e interruzioni.

Quindi, come specificato nel Considerando 48, del DORA, per tenere il passo con l’evoluzione del contesto delle minacce informatiche, le entità finanziarie dovrebbero dotarsi di sistemi ICT aggiornati, affidabili e capaci. Ciò, non solo per garantire il trattamento dei dati richiesto per i loro servizi, ma anche per assicurare una resilienza tecnologica sufficiente che consenta loro di fare adeguatamente fronte alle esigenze di trattamento aggiuntive derivanti da condizioni di stress del mercato o da altre situazioni avverse.

L’affidabilità nella NIS 2

L’affidabilità è una proprietà che rileva anche nell’ambito della Direttiva UE 2022/2555 relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione (la c.d. NIS 2). In particolare, questo corpus normativo indica l’affidabilità come attributo fondamentale ed imprescindibile dei DNS.

Il DNS: Sistema dei Nomi di Dominio, secondo la definizione fissata dall’art. 6/1 n.19) di detta Direttiva, è un sistema di nomi gerarchico e distribuito che consente l’identificazione di servizi e risorse su internet, permettendo ai dispositivi degli utenti finali di utilizzare i servizi di inoltro e connettività di internet, al fine di accedere a tali servizi e risorse.

Più semplicemente, si tratta di un “mediatore” tra gli indirizzi IP leggibili dalle macchine e i nomi di dominio facilmente comprensibili dalle persone. Questo sistema di indirizzamento permette così agli utenti di accedere a siti web, inviare e-mail e connettersi a servizi cloud senza dover memorizzare lunghe sequenze numeriche.

In generale, l’affidabilità del DNS è fondamentale per mantenere una navigazione su Internet fluida, sicura ed efficiente. Un sistema DNS non sicuro e non affidabile è, infatti, più esposto a diversi tipi di attacchi informatici, ciascuno dei quali mira a compromettere la stabilità, la sicurezza o la funzionalità del sistema (come, ad esempio, lo spoofing e il poisoning DNS).

In tale contesto, il Considerando 32 della NIS 2, pone l’affidabilità come fattore indispensabile per l’operatività quotidiana di internet, stabilendo che l’adozione e la conservazione di un sistema DNS affidabile, resiliente e sicuro costituisce una condizione chiave per mantenere l’integrità di internet ed è essenziale per il suo funzionamento costante e stabile, da cui dipendono l’economia e la società digitali.

L’affidabilità dei sistemi di AI

Il concetto di affidabilità – o, meglio, di trustworthiness: attendibilità – è una proprietà fondamentale che i sistemi di AI (o con una componente di AI) devono garantire. La ISO/IEC 22989 “Information technology — Artificial intelligence — Artificial intelligence concepts and terminology” fornisce, tra le altre, la definizione “3.5.16 Trustworthiness – capacità di soddisfare le aspettative degli stakeholder in modo verificabile”. La definizione è integrata dalle seguenti note:

  1. a seconda del contesto o del settore, ma anche del prodotto o servizio specifico, dei dati e della tecnologia utilizzati, si applicano caratteristiche diverse e necessitano di verifica per garantire che le aspettative delle parti interessate siano soddisfatte;
  2. le caratteristiche di “trustworthiness” includono, ad esempio, affidabilità, disponibilità, resilienza, sicurezza, privacy, protezione, responsabilità, trasparenza, integrità, autenticità, qualità e usabilità;
  3. l’affidabilità è un attributo che può essere applicato a servizi, prodotti, tecnologia, dati e informazioni, nonché, nel contesto della governance, alle organizzazioni.

È quindi evidente, anche in questo caso la rilevanza che assume nel contesto dell’AI il concetto di affidabilità o per essere ancora più precisi di attendibilità.

Il termine “trustworthiness” è comunemente tradotto con “affidabile”, ma nel contesto dell’AI risulta più appropriato utilizzare “attendibile”. Una dichiarazione è “affidabile” se pur non essendo verificata è stata formulata da un soggetto noto per la sua credibilità. È, invece, “attendibile” se è verificata da altri (si resta in “attesa” della verifica).

Metodi, tecniche e strumenti per dimostrare l’affidabilità di un’informazione

Tra gli strumenti disponibili per dimostrare l’affidabilità di un dato prevalgono le misure organizzative rispetto a quelle tecniche, che sono, invece, prevalenti per dimostrare le proprietà della autenticità e del non ripudio. Specificamente, tra le misure organizzative possono essere considerate quelle di seguito specificate.

Verifica delle fonti

Controllare che l’informazione provenga da fonti affidabili, autorevoli, referenziate, rintracciabili. È importante considerare aspetti come la verifica delle credenziali e dell’analisi della reputazione della fonte, oltre che la sua storia nel tempo.

Quando possibile è bene accedere alla fonte primaria, evitando quindi passaggi, riassunti, estrapolazioni, interpretazioni dell’informazione.

Verifica incrociata e/o di coerenza

Confrontare l’informazione con altre fonti indipendenti per confermare la sua validità. La convergenza di diverse fonti sulla stessa informazione aumenta la sua affidabilità.

Quando possibile dovrebbe essere valutata anche la coerenza dell’informazione, confrontandola con altre note e già verificate come affidabili. Eventuali dubbi potrebbero sollevare questioni in merito all’affidabilità.

Deve essere verificata anche la reputazione passata della fonte e precedenti esperienze a testimonianza della sua affidabilità.

Verifica della tracciabilità

Verificare la tracciabilità dell’informazione, anche tramite misure tecniche come la blockchain, per garantire che l’informazione non sia stata manipolata o alterata durante il trasferimento o la trasmissione.

Revisione da parte di esperti

Coinvolgere esperti qualificati per valutare l’accuratezza e la coerenza dell’informazione. Tali soggetti possono apportare conoscenze specializzate che contribuiscono a valutare l’affidabilità dell’informazione e/o la fonte.

Le misure tecniche e organizzative

Ancora, tra le misure organizzative valgono quelle già indicate per tutelare la proprietà del non ripudio:

  1. archiviazione sicura;
  2. procedure e politiche;
  3. audit e certificazioni.

Ovviamente, misure tecniche contribuiscono a garantire l’affidabilità dell’informazione e, in particolare, che la stessa non venga alterata nei vari passaggi. Tra le misure tecniche sono da considerare quelle che garantiscono la tracciabilità dei sistemi e l’integrità, come ad esempio:

  1. software di verifica delle frodi;
  2. algoritmi di autenticazione e firma digitale;
  3. blockchain.

Un esempio concreto

Un esempio può aiutare a comprendere il contesto in cui può essere necessario – o potrebbe essere richiesto contrattualmente – ricorrere agli strumenti utilizzati per garantire l’affidabilità di un’informazione. Volutamente, a differenza degli esempi riportati negli articoli citati relativi alle proprietà dell’autenticità e del non ripudio, si è scelto un esempio che considerasse misure di carattere organizzativo e non tecnico.

Un’azienda sta sviluppando un’applicazione innovativa per un prodotto tradizionale presente da anni sul mercato agendo nella massima riservatezza anche per non dare adito a sospetti da parte della concorrenza. Per poter procedere, ha necessità di acquisire alcune informazioni direttamente dai suoi fornitori, i quali potrebbero però informare i suoi concorrenti.

Preferisce quindi procedere tramite la ricerca su pubblicazioni di carattere scientifico e tecnico facendo ricorso a misure organizzative di verifica incrociata e di coerenza per confermare l’affidabilità delle informazioni reperite.

  1. Verifica incrociata con altre fonti indipendenti. Vengono effettuate più ricerche di studi pubblicati su riviste qualificate che trattino della stessa applicazione. L’individuazione di altre fonti che confermano i risultati della applicazione in questione, la convergenza di queste fonti aumenta l’affidabilità dell’informazione.
  2. Coerenza dell’informazione. Si confrontano i risultati delle ricerche con le conoscenze scientifiche attuali sull’applicazione e dei suoi possibili effetti. Se i risultati sono in linea con ciò che è noto in letteratura scientifica e tecnica, questo rafforza la validità delle ricerche effettuate.
  3. Valutazione della reputazione della fonte. Si verifica la reputazione delle riviste scientifiche e tecniche su cui sono state pubblicate le ricerche. Se si tratta di riviste di alto livello, note per la qualità dei contenuti, ciò aumenta l’affidabilità delle informazioni reperite. Ovviamente è anche opportuno verificare la reputazione degli autori degli studi. Ricercatori riconosciuti come esperti sul tema e che hanno pubblicato analisi in passato rilevatesi affidabili, sostengono la validità delle indagini condotte.
  4. Analisi di precedenti esperienze. Si cercano ulteriori studi condotti dagli stessi autori o su tematiche simili per valutare ulteriormente la coerenza nei risultati.

Conclusioni

In questo articolo si è cercato di evidenziare come l’affidabilità sia una proprietà fondamentale per garantire che le infrastrutture critiche e i sistemi informatici funzionino in modo prevedibile e coerente.

L’integrazione dell’affidabilità con le altre proprietà fondamentali della sicurezza delle informazioni—riservatezza, integrità, disponibilità, non ripudio e autenticità—diventa un pilastro per la costruzione di ecosistemi sicuri e robusti.

Questa integrazione consente non solo di proteggere le informazioni critiche e i sistemi da attacchi esterni o malfunzionamenti interni, ma anche di garantire la continuità operativa.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3