L’iscrizione al “nuovo” registro delle opposizioni (o meglio il registro pubblico dei contraenti), diventato operativo dallo scorso 27 luglio, è utile a impedire l’utilizzo dei nostri dati personali e del nostro numero di telefono per vendite o promozioni commerciali.
L’obiettivo del servizio, istituito con il DPR 178/2010 e aggiornato con il DPR 149/2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2022, è quello di porre un freno al telemarketing aggressivo verso i cittadini che ormai da anni sono destinatari di numerose chiamate commerciali indesiderate non solo sui numeri fissi ma anche sui cellulari.
Vediamo meglio di cosa si tratta, come funziona e tutto quello che bisogna sapere e fare se continuano a chiamarci anche dopo l’iscrizione.
Registro pubblico opposizioni: cos’è, come funziona e iscriversi al RPO
Indice degli argomenti
Che cos’è il registro delle opposizioni
Il registro delle opposizioni è un servizio pubblico gratuito per il cittadino che intende opporsi all’utilizzo del proprio numero telefonico, fisso o cellulare, e dell’indirizzo postale presente negli elenchi pubblici per finalità pubblicitarie e ricerche di mercato.
Il RPO, di per sé, non è una novità: è, infatti, uno strumento previsto dal Codice Privacy (art. 130 comma 3-bis). In esso si afferma che “il trattamento dei dati effettuato mediante l’impiego del telefono e della posta cartacea per le finalità di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale è consentito nei confronti di chi non abbia esercitato il diritto di opposizione, …, mediante l’iscrizione della numerazione della quale è intestatario e degli altri dati personali … in un registro pubblico delle opposizioni”.
I profili giuridici del registro delle opposizioni
Ogni cittadino ha diritto ad iscriversi al RPO. Quando viene registrato un numero di telefono fisso o mobile, o un indirizzo postale all’interno del RPO, vengono annullati i consensi al telemarketing rilasciati in precedenza per il trattamento dei dati tramite chiamata telefonica (con o senza l’intervento di un operatore umano).
Gli indirizzi postali per cui è possibile revocare il consenso devono essere presenti all’interno degli elenchi telefonici pubblici, per i numeri telefonici (sia fissi che mobili) la presenza non è necessaria.
L’iscrizione al RPO annulla i consensi al telemarketing e alla cessione a terzi di dati personali precedentemente rilasciati per campagne promozionali, tessere per la raccolta punti, la scontistica e la fidelizzazione, è a tempo indeterminato e potrà essere revocata in qualsiasi momento.
Gli operatori di call center che effettuano attività di telemarketing sono obbligati “a consultare mensilmente, e comunque precedentemente all’inizio di ogni campagna promozionale, il registro pubblico delle opposizioni e di provvedere all’aggiornamento delle proprie liste. La consultazione del registro da parte di ciascun operatore ha efficacia pari a quindici giorni per i trattamenti di dati per fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, mediante l’impiego del telefono, con o senza operatore, e pari a trenta giorni per i trattamenti di dati per le medesime finalità mediante l’impiego della posta cartacea” (art. 8 comma 2).
I dati personali delle persone iscritte nel registro non verranno inviati agli operatori; il RPO riceverà le liste e le epurerà dei dati in esso presenti, fornendo così una lista “pulita”.
Registro pubblico delle opposizioni: stato dell’arte e prospettive
Continuano a chiamarci: perché e cosa fare
Dopo aver fatto l’iscrizione al registro pubblico delle opposizioni, dunque, non riceveremo più telefonate commerciali? La risposta è: dipende. Infatti:
- potremo ancora ricevere chiamate da tutte le aziende di cui siamo clienti (es. operatori telefonici, aziende di gas, luce e acqua ecc.) o con cui abbiamo chiuso il contratto da non più di 30 giorni, e a cui abbiamo fornito esplicito consenso;
- se dopo l’iscrizione al RPO forniamo il consenso ad essere ricontattati (ad esempio se inseriamo i dati su un form internet per una offerta commerciale), autorizziamo la società a contattarci e l’opposizione per quella società non ha più valore. In questo caso se cambiamo idea e non vogliamo più ricevere chiamate, è sufficiente rinnovare l’iscrizione al RPO.
In ogni caso, se sospettiamo una violazione del RPO è possibile segnalarla seguendo la procedura riportata sul sito Conosci i tuoi diritti. Dallo stesso sito è anche possibile scaricare il modulo per la richiesta della revoca del consenso del trattamento dei dati personali a soggetti terzi. A breve, inoltre, sarà disponibile anche il modulo in formato PDF per segnalare al Garante privacy la ricezione di telefonate pubblicitarie su utenza iscritta nel RPO.
Invece, in caso di attivazione di servizi non richiesti nell’ambito dell’energia elettrica, gas e servizi idrici tramite telefono, troviamo tutte le necessarie informazioni per la tutela dei nostri diritti sul sito Difenditi così relativo alla campagna di sensibilizzazione contro il teleselling aggressivo promossa da AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) e ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).
Segnalazioni al Garante Privacy: ecco come si fa
A quanto pare, dunque, il registro delle opposizioni da solo potrebbe non bastare a bloccare tutte le chiamate indesiderate di telemarketing. Il Garante Privacy ha quindi reso operativo il nuovo servizio telematico utile proprio a segnalare tutte le eventuali telefonate che continuano a tartassarci con offerte promozionali.
In particolare, il servizio consente di bloccare tutte le telefonate effettuate sia mediante sistemi automatizzati (che usano messaggi vocali pre-registrati o robocall) sia mediante operatore.
Il servizio, che sostituisce integralmente il vecchio modello cartaceo, fa parte di un pacchetto di servizi e procedure online che il Garante sta implementando per semplificare il rapporto con i cittadini e gli adempimenti previsti per i titolari del trattamento di dati personali.
Per effettuare una segnalazione, è sufficiente collegarsi alla pagina web dedicata Segnalazione telefonate indesiderate sul Portale dei servizi online degli interessati, cliccare alla fine della pagina stessa sul collegamento Procedi con la compilazione e compilare i form visualizzati a video con i dati richiesti per completare la semplice procedura guidata.
È importante prestare la massima attenzione nella compilazione dei dati poiché le informazioni comunicate al Garante Privacy saranno esaminate in maniera automatizzata aggregando e confrontando le informazioni ricevute. Si ricorda che le false dichiarazioni all’Autorità hanno conseguenze di carattere penale.
Da tener presente che ogni segnalazione potrà riguardare un solo titolare (il soggetto nel cui interesse è effettuata la promozione) ma possono essere inserite segnalazioni relative a più chiamate (purché riferite sempre allo stesso titolare).
Come si legge nella pagina informativa del nuovo servizio, inoltre, le segnalazioni potranno essere effettuate anche per le cosiddette “telefonate mute”, effettuate sempre per finalità commerciali, in cui l’utente non riceverà alcuna comunicazione da parte dell’interlocutore ma sentirà solo un rumore di sottofondo. Questo accade quando le aziende di telemarketing utilizzano sistemi che generano un numero di chiamate maggiori rispetto a quello degli operatori in grado di gestirle.
Non verranno, invece, esaminate le segnalazioni aventi a oggetto telefonate non riconducibili ad attività promozionali o riferite a questioni che esulano dall’ambito di applicazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali (pratiche commerciali scorrette, truffe e via dicendo).
Che c’è ancora da sapere
Il registro delle opposizioni ha effetto esclusivamente sulle chiamate commerciali. Rimangono pertanto escluse:
- le campagne commerciali che vengono svolte tramite SMS;
- le campagne commerciali che vengono svolte tramite mail (es. newsletter)
In questi casi, l’unico modo disponibile è revocare i consensi o bloccare il numero telefonico da cui vengono inviati gli SMS.
Articolo pubblicato il 12 agosto 2022 e aggiornato con il nuovo servizio offerto dal Garante Privacy