Sul Regolamento DORA si è aperta la discussione sui criteri di individuazione dei fornitori critici di servizi ICT. A tal proposito, il Discussion Paper pubblicato lo scorso 26 maggio dal Consiglio delle Autorità di Vigilanza Europee (AEV) risponde alla richiesta della Commissione di fornire:
- indicazioni tecniche per l’emanazione degli atti delegati volti a determinare i criteri per l’individuazione dei fornitori critici di servizi ICT (CTPP) ai sensi dell’art. 31 del Regolamento DORA;
- indicazioni per la determinazione delle commissioni da imporre ai fornitori critici di servizi ICT ai sensi dell’art. 43 DORA.
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Indice degli argomenti
Regolamento DORA: la proposta delle AEV
Il Consiglio delle Autorità di Vigilanza Europee ha iniziato la sua opera di pubblicazione per quanto riguarda la normativa di secondo livello relativa al Regolamento DORA. Le AEV, il 26 maggio 2023, hanno pubblicato un Discussion Paper e annunciato la Call for Advice, in risposta alla richiesta di fornire indicazioni tecniche ulteriori per l’emanazione degli atti delegati volti a determinare i criteri per l’individuazione dei fornitori critici di servizi ICT (CTPP).
Il documento precisa che lo scopo è quello di individuare unicamente gli indicatori di criticità, senza voler proporre, al momento, una metodologia di designazione dei CTPPs, la quale sarà oggetto di successivi interventi.
Il DORA prevede che le Autorità di Vigilanza designino i fornitori critici di servizi ICT, sottoponendo gli stessi ad un meccanismo di sorveglianza.
Al fine di individuare il livello di criticità, il Consiglio propone una valutazione da svolgere in due fasi, una di tipo quantitativo, l’altra di tipo qualitativo.
Nella prima fase vengono in rilievo gli indicatori quantitativi relativi ai servizi ICT che i fornitori erogano alle entità finanziarie dell’UE. Vengono quindi proposte, per ciascun criterio della prima fase, le soglie minime di rilevanza, cioè tetti al di sotto dei quali l’incidenza dell’indicatore non sarebbe considerato di rilevanza tale da far scattare la valutazione di criticità.
I CTPPs che superino le soglie minime di rilevanza definite per gli indicatori della fase 1 vengono sottoposti all’ulteriore valutazione della fase 2. In questa seconda fase vengono presi in considerazione degli indicatori qualitativi che consentono una valutazione più granulare dei fornitori di servizi ICT.
Si sottolinea che la maggior parte degli indicatori proposti verranno definiti sulla base dei dati che le entità finanziarie dovranno fornire attraverso i loro registri di informazioni ai sensi dell’articolo 28, paragrafo 3, del DORA.
Si segnala, infine, che la designazione a fornitore terzo critico di servizi ICT comporterà l’addebito di commissioni (a carico dello stesso fornitore) per coprire tutti i costi di svolgimento delle attività di sorveglianza; tali commissioni verranno determinate in misura proporzionale al fatturato del CTPP.
Criteri per l’individuazione degli indicatori
Quindi, tenuto conto dei criteri stabiliti dal Regolamento DORA per l’individuazione dei fornitori critici (art 31 par. 2 DORA), il Consiglio delle AEV ha proposto le seguenti valutazioni di criticità.
Impatto sistemico a causa di una disfunzione del fornitore di servizi ICT
Il primo criterio riguarda l’impatto sistemico che potrebbe derivare da eventuali disfunzioni operative del fornitore sulla stabilità, la continuità e la qualità della fornitura offerta, tenendo conto del numero o della quota di entità finanziarie che utilizzano i servizi ICT erogati dallo stesso fornitore.
Per la prima fase vengono proposti due indicatori:
- il primo indicatore si basa sul numero di entità finanziarie che utilizzano i servizi ICT forniti dello stesso fornitore;
- il secondo, invece, si basa sulla quota di entità finanziarie che utilizzano i servizi ICT forniti dello stesso fornitore.
Per la seconda fase, anche in tal caso, vengono proposti due indicatori:
- il primo valuta la criticità del CTPP in considerazione del numero di entità finanziarie colpite da un’interruzione di servizi;
- il secondo, valuta, invece, il numero di CTPP che utilizzano gli stessi subfornitori per fornire servizi a entità finanziarie che supportano funzioni critiche o importanti (l’obiettivo di questo indicatore è identificare i subappaltatori critici nel sistema finanziario dell’UE).
Importanza sistemica dell’entità finanziaria
Il secondo criterio si basa sull’importanza sistemica delle entità finanziarie che utilizzano i servizi ICT forniti, tra cui le G-SII, O-SII e le altre entità sistemiche diverse dalle G-SIB e O-SIB.
Per la fase di valutazione quantitativa vengono, anche stavolta, presi in considerazione due indicatori:
- il primo ha l’obiettivo di valutare la criticità del TPP sulla base del numero di G-SII e O-SII che gli affidano i propri servizi;
- il secondo, invece, propone di valutare la criticità del TPP sulla base di numero di soggetti finanziari sistemici, diversi dalle G-SIB e O-SIB, che gli affidano i propri servizi.
Per la fase di valutazione qualitativa, il Consiglio propone un unico indicatore, in cui si valuta la criticità del TPP sulla base dell’interdipendenza tra G-SII o O-SII e altre entità finanziarie che utilizzano i servizi forniti dallo stesso fornitore.
Affidamento di servizi a supporto di funzioni essenziali o importanti
Passando al terzo criterio, esso riguarda l’affidamento delle entità finanziarie a servizi erogati dal fornitore terzo di servizi ICT in relazione a funzioni critiche o importanti delle entità finanziarie.
In tal caso, per la prima fase viene proposto un unico indicatore che valuta la criticità del fornitore di servizi ICT sulla base della quota di entità finanziarie che affidano ad esso il supporto di funzioni essenziali o importanti.
Per la fase due, invece, viene proposta una valutazione che si basa sul livello di criticità dei servizi ICT forniti agli enti finanziari dallo stesso fornitore di servizi ICT.
Grado di sostituibilità del fornitore terzo di servizi ICT
Infine, il quarto criterio attiene al grado di sostituibilità del fornitore terzo di servizi ICT. L’obiettivo di questo criterio è quello di rilevare il livello di sostituibilità di un fornitore.
Dunque, nella prima fase di valutazione vengono proposti due indicatori:
- il primo calcola la criticità del fornitore sulla base della quota di soggetti finanziari, i quali segnalano che non sono disponibili fornitori alternativi;
- il secondo, invece, suggerisce di calcolare la criticità relativamente alla quota di entità finanziarie che dichiarano la complessità di migrare o reintegrare i servizi ICT forniti da un TPP a supporto di funzioni critiche o importanti.
Nella seconda fase di valutazione qualitativa, viene proposto un singolo indicatore attinente alla quota di mercato dei fornitori di servizi ICT: l’idea è che più alta è la quota di mercato di un fornitore (per tipo di servizio ICT), più alta è la potenziale dipendenza dallo stesso.
La Call for Advice sul Regolamento DORA
Ciò posto, gli operatori di mercato sono invitati a fornire il loro parere sulle proposte contenute nel documento di discussione, che sarà preso in considerazione dalle Autorità di vigilanza europee per finalizzare la consulenza tecnica congiuntamente alla Commissione europea. Le risposte potranno essere fornite tramite un modulo disponibile entro il 23 giugno 2023.
Si precisa, infine, che il meccanismo di designazione sarà utilizzato solo una volta che la Commissione avrà adottato l’Atto delegato di cui all’art. 31, par. 6.