Il primo Android Security Bulletin del 2025 contiene gli aggiornamenti di sicurezza per 38 vulnerabilità: di queste, sei sono state classificate con un indice di gravità critico, ma al momento non ci sono notizie di eventuali sfruttamenti in attacchi in rete.
L’exploit delle vulnerabilità potrebbe consentire di condurre attacchi di tipo:
- Remote Code Execution
- Elevation of Privilege
- Information Disclosure
- Denial of Service
Come di consueto, l’Android Security Bulletin di gennaio 2025 è stato suddiviso in due pacchetti cumulativi di aggiornamenti: il primo, catalogato come 2025-01-01 security patch level, riguarda le principali componenti del sistema operativo Android 12, 12L, 13, 14 e 15 con patch di sicurezza precedenti a dicembre 2024.
Il secondo, catalogato come 2025-01-05 security patch level, affronta e risolve i problemi di sicurezza identificati nei componenti hardware e dei fornitori closed-source.
Ulteriori dettagli sugli aggiornamenti dell’Android Security Bulletin di gennaio 2025 sono disponibili sulla pagina dedicata.
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Le vulnerabilità del primo security patch level
Con il primo pacchetto di patch contenute nell’Android Security Bulletin di gennaio 2025, identificato come 2025-01-01 security patch level, sono state corrette 26 vulnerabilità, raggruppate in base al componente di sistema che influenzano.
Le prime nove riguardano il componente Framework e sono classificate tutte con un indice di gravità elevato. Sette di queste, CVE-2024-49724, CVE-2024-49732, CVE-2024-49735, CVE-2024-49737, CVE-2024-49738, CVE-2024-49744 e CVE-2024-49745 sono di tipo EoP (Elevation of Privilege).
Le altre due, CVE-2023-40108 e CVE-2024-49733, son di tipo ID (information Disclosure).
La vulnerabilità più grave di questa sezione potrebbe portare a un’escalation locale dei privilegi senza la necessità di ulteriori privilegi di esecuzione.
È stata poi identificata un’altra vulnerabilità nel componente Media Framework: tracciata come CVE-2023-40132 e classificata con un indice di gravità elevato, è di tipo EoP e potrebbe portare a un’escalation locale dei privilegi senza la necessità di ulteriori privilegi di esecuzione.
Altre quattordici vulnerabilità sono state identificate, invece, nel componente System. Cinque di queste (CVE-2024-43096, CVE-2024-43770, CVE-2024-43771, CVE-2024-49747 e CVE-2024-49748) sono state classificate con un indice di gravità critico e sono tutte di tipo RCE (Remote Code Execution).
Le altre (CVE-2024-49749, CVE-2024-34722, CVE-2024-34730, CVE-2024-43095, CVE-2024-43765, CVE-2024-49742, CVE-2024-49734, CVE-2024-43763 e CVE-2024-49736) hanno ottenuto un indice di gravità elevato e sono state classificate una di tipo RCE, cinque di tipo EoP, una di tipo ID e due di tipo DoS (Denial of Service).
La vulnerabilità più grave di questa sezione potrebbe portare all’esecuzione di codice in modalità remota (prossimale/adiacente) senza la necessità di ulteriori privilegi di esecuzione.
Infine, nel primo pacchetto cumulativo di patch dell’Android Security Bulletin del mese di gennaio 2025 sono presenti anche due aggiornamenti per altrettante vulnerabilità nel Google Play System: tracciate come CVE-2024-43765 e CVE-2024-43095, interessano rispettivamente i componenti Documents UI e Permission Controller.
Le vulnerabilità del secondo security patch level
Sono invece dodici le vulnerabilità corrette in occasione del rilascio dell’Android Security Bulletin di gennaio 2025 con il secondo pacchetto di patch, identificato come 2025-01-05 security patch level.
Tutte le patch riguardano componenti di terze parti: Imagination Technologies, MediaTek e Qualcomm. I dettagli tecnici e la valutazione della gravità di queste vulnerabilità sono forniti direttamente dai rispettivi produttori di componenti nei corrispondenti bollettini di sicurezza.
Ecco come aggiornare i dispositivi Android
Google ha già rilasciato tutte le patch di sicurezza Android ai propri partner con un mese di anticipo rispetto alla pubblicazione del bollettino di sicurezza, pubblicandole nel repository Android Open Source Project (AOSP).
Ciò non toglie che tutti gli aggiornamenti dovrebbero essere installati il prima possibile: alcuni o tutti, a seconda del dispositivo, possono essere applicati automaticamente tramite i servizi Google Play; altri, invece, potrebbero essere inviati all’utente sotto forma di un aggiornamento da parte dell’operatore o del produttore del dispositivo, e alcuni potrebbero non essere necessari.
I dispositivi Android più economici e meno aggiornati potrebbero non vedere mai gli aggiornamenti.
In tutti i casi, soprattutto quando i dispositivi vengono utilizzati in ambito aziendale e produttivo, è opportuno installare una buona soluzione di sicurezza (ancora meglio se integrata nell’eventuale client di Mobile Device Management per il controllo remoto e centralizzato dei dispositivi usati per lo smart working) in grado di garantire un elevato livello di protezione dei dati e delle informazioni riservate archiviate in memoria.
Per aggiornare un dispositivo Android, è sufficiente andare su Impostazioni/Sistema/Aggiornamento sistema e selezionare Controlla aggiornamenti. In alternativa, si può accedere al menu Impostazioni/Sicurezza e privacy/Aggiornamenti e selezionare Aggiornamento di sicurezza.
Da segnalare che, se il dispositivo utilizza ancora Android 10 o versioni precedenti, vuol dire che ha raggiunto la fine del ciclo di vita (EoL) da settembre 2022 (per la versione 10) e non riceverà le correzioni per i difetti di cui sopra.
Tuttavia, alcuni aggiornamenti importanti potrebbero comunque essere distribuiti tramite gli aggiornamenti di sistema di Google Play: per scaricarli e installarli, accediamo al menu Impostazioni/Sicurezza e privacy/Aggiornamenti e selezioniamo la voce Aggiornamento di sistema di Google Play.
Per quanto tempo si ricevono gli aggiornamenti Android
Le politiche di aggiornamento di Google prevedono che i dispositivi ricevano aggiornamenti per la versione di Android installata per almeno tre anni dalla data di introduzione sul Google Store, mentre gli aggiornamenti di sicurezza saranno garantiti per tre anni dalla data di introduzione nella versione statunitense del Google Store.
Per quanto riguarda, invece, la velocità di rilascio, se i dispositivi sono stati acquistati direttamente sul Google Store allora gli aggiornamenti arriveranno entro un paio di settimane, mentre per i modelli acquistati da rivenditori di terze parti potrebbe volerci più tempo, come indicato sul sito di supporto di Google.