L’ASST Rhodense è stata recentemente colpita da un devastante attacco informatico, di tipo ransomware, che ha compromesso gravemente la rete aziendale, provocando notevoli disagi ai servizi sanitari e mettendo a rischio la sicurezza dei dati personali dei cittadini.
L’attacco, avvenuto il 6 giugno 2024, è stato rivendicato solo ieri dal gruppo criminale noto come Cicada3301, il quale ha dichiarato di aver esfiltrato 1 terabyte di dati sensibili, inclusi documenti medici, prescrizioni, e informazioni di identificazione personale.
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L’immediata risposta dell’ASST Rhodense
Non appena rilevata l’intrusione, l’ASST Rhodense ha avviato immediatamente le operazioni di recupero e ripristino dell’infrastruttura informatica. Un team dedicato ha lavorato incessantemente per ricostruire il sistema e minimizzare i disagi per i cittadini.
Grazie a questi sforzi, già da oggi, 21 giugno, è possibile riprendere le attività di prenotazione presso le strutture aziendali. Tuttavia non ci sono dettagli ufficiali sulla perdita dei dati che sono ora diffusi online.
Lunedì 24 giugno segnerà un ulteriore passo verso la normalità con la riattivazione dei Punti Prelievo Ospedalieri di Bollate, Garbagnate, Passirana e Rho. Parallelamente, sono in corso i preparativi per il progressivo ripristino dei Punti Prelievo Territoriali, previsto per la prossima settimana.
Nonostante l’attacco, l’ASST Rhodense è riuscita a garantire l’erogazione di tutte le prestazioni ambulatoriali già programmate, comprese quelle di medicina nucleare e radiologia, nonché gli interventi chirurgici. I Pronto Soccorso di Garbagnate e Rho sono rimasti operativi, assicurando l’assistenza medica d’urgenza.
Le prestazioni ambulatoriali e i ricoveri che sono stati sospesi a causa dell’attacco verranno riprogrammati al più presto. Il personale dell’ASST contatterà direttamente i cittadini interessati per fornire tutte le informazioni necessarie e garantire la continuità delle cure.
La minaccia alla sicurezza dei dati personali
L’aspetto più preoccupante di questo attacco informatico riguarda il furto di dati sensibili. Il gruppo criminale Cicada3301 ha affermato di aver pubblicato l’intero terabyte di dati esfiltrati sul proprio sito di leak, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza di un vasto numero di cittadini.
Tra le informazioni sottratte ci sarebbero dettagli personali, documenti medici e prescrizioni, elementi che potrebbero essere utilizzati per scopi illeciti.
Ad oggi, l’ASST Rhodense non ha rilasciato comunicazioni ufficiali riguardo alla portata esatta del furto di dati, ma la notizia diffusa dai criminali informatici ha già sollevato serie preoccupazioni tra gli utenti del servizio sanitario.
Implicazioni e misure future
Questo episodio sottolinea ancora una volta la crescente vulnerabilità delle infrastrutture sanitarie agli attacchi informatici e la necessità di potenziare le misure di sicurezza. L’ASST Rhodense sta attualmente collaborando con le autorità competenti per indagare sull’accaduto e per rafforzare le difese informatiche, al fine di prevenire future violazioni.
La diffusione di dati sensibili rappresenta un serio rischio per la privacy degli individui coinvolti e potrebbe avere conseguenze legali significative. Le autorità stanno lavorando per monitorare e contenere l’eventuale diffusione delle informazioni sottratte, mentre si valutano azioni di supporto per i cittadini colpiti.
L’attacco informatico del 6 giugno 2024 si configura come un duro colpo per l’ASST Rhodense, ma la risposta tempestiva e l’impegno del personale stanno permettendo una graduale ripresa delle attività.
Tuttavia, la minaccia alla sicurezza dei dati personali richiede un’attenzione particolare e misure preventive per evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro. Nel frattempo, i cittadini sono invitati a rimanere vigili e a seguire le comunicazioni ufficiali per aggiornamenti sulla situazione.
In un mondo sempre più digitale, la protezione delle informazioni personali è fondamentale e richiede un impegno costante da parte di tutte le istituzioni per garantire la sicurezza e la fiducia dei cittadini.