Proteggere i propri account con password sicure è diventato essenziale. Con la pubblicazione delle nuove linee guida da parte del National Institute of Standards and Technology (NIST) nel 2024, le pratiche tradizionali di gestione delle password vengono radicalmente riviste.
Questo cambiamento riflette l’evoluzione delle minacce informatiche e offre un approccio più moderno e sicuro alla protezione delle informazioni digitali.
L’articolo, oltre a spiegare questi cambiamenti, fornisce una guida pratica per la loro corretta implementazione.
Indice degli argomenti
Il ruolo del NIST e perché le sue linee guida contano
Il NIST è da anni un punto di riferimento per la sicurezza informatica, creando standard seguiti a livello globale per proteggere i dati sensibili.
La loro influenza si estende a organizzazioni grandi e piccole, in cui l’implementazione delle migliori pratiche del NIST garantisce la conformità con le normative di sicurezza e la protezione dei dati.
Il nuovo aggiornamento del 2024 introduce modifiche che non solo migliorano la sicurezza, ma semplificano anche la gestione quotidiana delle password.
Password più sicure: novità delle linee guida NIST
Le nuove raccomandazioni segnano un cambiamento importante rispetto alle pratiche tradizionali, spesso basate su password complesse e frequenti cambiamenti.
Questi approcci, pur avendo buone intenzioni, non sempre hanno portato ai risultati desiderati in termini di sicurezza.
Le nuove linee guida offrono un approccio più realistico e pratico.
Lunghezza preferita alla complessità
Il NIST ora sottolinea che la lunghezza della password è più importante della complessità. In passato, si richiedevano combinazioni di simboli, numeri e lettere maiuscole e minuscole.
Questo non solo era difficile da ricordare per gli utenti, ma spesso portava a comportamenti scorretti, come scrivere le password o utilizzare variazioni minime.
Ora, l’obiettivo è di utilizzare password lunghe, come frasi significative (ad esempio, “Adoro_il_caffè_al_mattino!”), che siano più facili da ricordare ma altrettanto difficili da decifrare.
Niente più obbligo di cambiare password di frequente
Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’eliminazione dell’obbligo di cambiare frequentemente la password.
Le vecchie linee guida consigliavano di cambiare le password ogni 90 giorni, il che spesso portava a variazioni prevedibili o ripetizioni.
Ora, il NIST consiglia di cambiare le password solo in caso di compromissione, consentendo agli utenti di scegliere password più sicure senza la pressione di modificarle continuamente.
Blacklisting delle password comuni
Una delle innovazioni più importanti è l’implementazione di blacklist che impediscono l’uso di password facilmente intuibili, come “password123” o “qwerty”.
Queste password sono tra le più vulnerabili e vengono spesso compromesse. Il NIST raccomanda di confrontare le nuove password con database di password già violate per evitarne l’uso.
Monitoraggio delle password compromesse
Non basta semplicemente impedire l’uso di password deboli. I sistemi dovrebbero monitorare regolarmente eventuali violazioni di dati e avvisare immediatamente l’utente se una password è stata compromessa.
Questa misura preventiva può ridurre drasticamente i rischi legati alla riutilizzazione di password esposte.
Autenticazione a più fattori (MFA)
Un altro aspetto fondamentale delle nuove linee guida è l’autenticazione a più fattori (MFA).
Combinare una password con un secondo fattore, come un’app di autenticazione o un token hardware, aumenta la sicurezza in modo significativo, rendendo molto più difficile l’accesso non autorizzato anche se la password viene compromessa.
Confronto con le vecchie best practice
In passato, le raccomandazioni per la sicurezza delle password erano molto rigide. Si poneva grande enfasi su password estremamente complesse, con simboli, numeri e lettere maiuscole e minuscole.
Tuttavia, questo approccio ha dimostrato di avere delle falle, poiché molte persone creavano password difficili da ricordare, le annotavano o, peggio, le riutilizzavano su più account. Inoltre, la frequente rotazione delle password portava a piccoli cambiamenti prevedibili, che non facevano altro che abbassare il livello di sicurezza.
Il NIST ha cambiato radicalmente questo approccio. Ora si raccomanda di puntare su password lunghe e facili da ricordare, eliminando l’obbligo di cambi frequenti e promuovendo l’utilizzo dell’autenticazione a più fattori.
Questa nuova prospettiva riflette l’evoluzione delle minacce informatiche, focalizzandosi su pratiche che proteggano realmente gli utenti, tenendo conto delle loro abitudini e dei rischi attuali.
Come applicare le nuove linee guida nella vita quotidiana
Per implementare queste raccomandazioni nella vita di tutti i giorni, segui questi semplici passaggi:
- Crea una password lunga: Usa frasi o parole chiave facili da ricordare ma lunghe almeno 12 caratteri.
- Utilizza un gestore di password: Strumenti come LastPass o 1Password possono aiutarti a creare password uniche e forti senza doverle ricordare tutte.
- Attiva l’autenticazione a più fattori: Abilita l’autenticazione a più fattori ovunque sia possibile per proteggere ulteriormente i tuoi account.
- Controlla regolarmente le password compromesse: Strumenti come “Have I Been Pwned?” ti consentono di verificare se le tue credenziali sono state esposte in una violazione.
Conclusioni
Le nuove linee guida del NIST rappresentano un vero cambiamento di paradigma nella gestione delle password, abbandonando la complessità in favore di soluzioni più pratiche e sicure.
Grazie a questi nuovi approcci, possiamo rendere i nostri dati più sicuri, senza dover sacrificare la facilità d’uso e la praticità.