La giornata di oggi, 19 luglio 2024, verrà ricordata come un “nuovo” venerdì nero del Web (il primo fu il 12 maggio 2017, quando il mondo fu colpito dal ransomware WannaCry) e, proprio come quella prima volta, servirà da lezione per comprendere l’importanza di adottare quelle buone pratiche di sicurezza informatica che, ormai nel 2024, dovrebbero essere diventate la norma ma che, a quanto pare, vengono ancora trascurate: prima su tutte, è che gli aggiornamenti automatici non devono mai essere fatti su sistemi in produzione, ma devono prima essere testati su sistemi di sviluppo.
l’analisi tecnica
Il super crash di Windows causato da un update errato di CrowdStrike: cosa impariamo
Un aggiornamento di CrowdStrike, rilasciato in produzione senza prima testarlo, ha messo in ginocchio aziende di mezzo mondo. Un blackout informatico mondiale che ci insegna che la resilienza aziendale passa anche e sempre più spesso attraverso la supply chain. Cerchiamo di capire cosa è successo e cosa serve per evitare che riaccada
Security & Operation Manager presso CybergON di Elmec Informatica

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