Netskope e AKnowledge Partners presentano un manuale sulla cyber security per i C-Level.
S’intitola “The Cyber Savvy Boardroom: Essentials Explained” e punta a facilitare il confronto e agevolare le decisioni sulla sicurezza informatica nei consigli di amministrazione.
“Il libro tocca un tema cruciale e di fondamentale importanza”, commenta Enrico Morisi, ICT Security Manager, “i membri dei CdA non solo dovrebbero confrontarsi regolarmente con il CISO ma dovrebbero impegnarsi vicendevolmente per costruire una visione comune e armonica, orientata al raggiungimento di quello che è senza alcun dubbio l’obiettivo comune, la prosperità dell’organizzazione che rappresentano”.
“Iniziative come quella di Netskope e AKnowledge Partners”, aggiunge Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus, “rispondono a un’esigenza precisa, quella di portare nozioni di cyber security e gestione del rischio cibernetico ai componenti di un consiglio di amministrazione o di dirigenti C-level delle aziende“.
Ecco cosa sarebbe necessario per migliorare il dialogo e mitigare i rischi cyber per le aziende.
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Il manuale di cyber security per i C-Level
In un’era di cyber attacchi continui e sempre più sofisticati, è necessario questo manuale di cyber security per i C-Level. “Come evidenziano instancabilmente tutti gli analisti del settore e come ci viene ricordato quotidianamente dagli innumerevoli casi di cronaca”, infatti, continua Morisi, “la cyber security riveste ormai necessariamente un ruolo critico e determinante nel raggiungimento degli obiettivi di business“.
Da un recente studio della Harvard Business Review, che ha messo sotto la lente le interazioni a livello di CdA sull’argomento cyber security, emerge che meno del 70% dei membri del consiglio è in sintonia con i propri chief information security officer (CISO).
Tuttavia “la definizione della strategia della moderna impresa, indipendentemente dal settore in cui opera, non può prescindere dal considerare il patrimonio informativo un asse fondamentale che deve essere protetto dalle crescenti minacce informatiche”, evidenzia Paganini: “Invece, meno della metà dei membri del consiglio di amministrazione (47%) fa parte di consigli di amministrazione che interagiscono regolarmente con i propri CISO e quasi un terzo degli amministratori vede i propri CISO solo durante le presentazioni del consiglio“.
Ogni amministratore del CdA dovrebbe invece acquisire maggiori conoscenze sulla sicurezza informatica. “Contesti come questi presentano un preoccupante disallineamento tra la mission aziendale e la capacità delle imprese di proteggere le proprie infrastrutture essenziali e i propri dati”, mette in guardia Paganini.
Priorità: portare i CISO in Cda e alta formazioni per i C-Level
Per ovviare a questa criticità, è quindi “fondamentale portare in consiglio di amministrazione le conoscenze sulla sicurezza informatica necessarie a incrementare la consapevolezza della minaccia e a gestire il rischio cibernetico”, incalza Paganini.
Per risolvere queste problematiche “nel modo più naturale ed efficace, come ormai ampiamente condiviso dai professionisti della sicurezza delle informazioni”, conferma Morisi, “sarebbe auspicabile che i CISO facessero addirittura parte degli stessi CdA”.
Nel manuale, le esperte di sicurezza informatica e amministratori di CdA, Homaira Akbari (AKnowledge Partners) e Shamla Naidoo (Netskope) adottano un approccio pragmatico. Offrono una chiara panoramica della cyber security, mettendo enfasi sulle priorità per migliorare il dialogo con i professionisti della sicurezza.
“L’impegno e la volontà reciproche”, avverte Morisi, “sono elementi assolutamente imprescindibili perché occorre superare gli ostacoli intrinseci a punti di vista e approcci molto diversi tra loro”.
Le due autrici attingono infatti alla loro profonda conoscenza del settore e alla lunga esperienza maturata nei consigli di amministrazione di aziende grandi e piccole.
“Il manuale va esattamente in questa direzione”, conclude Morisi, “offrendo una panoramica della cybersecurity orientata ai c-level, con un’attenzione particolare anche alla misura del livello di maturità raggiunta dall’organizzazione, fondamentale per giustificare gli investimenti fatti”.
Poiché la conoscenza della sicurezza informatica tra gli amministratori dei Cda varia notevolmente e le discussioni sulla cyber security a livello di Cda sono spesso frustranti per tutte le parti coinvolte, serve anche più formazione.
“Nei prossimi mesi”, ci anticipa Pagani, “dirigerò un corso di alta formazione sviluppato in collaborazione con un’università italiana e che ho concepito proprio con lo stesso intento di Netskope e AKnowledge, ovvero formare membri di Cda e top manager di imprese sui concetti alla base della gestione del rischio informatico per le imprese“.