In Unione europea Meta avvisa che prossimamente inizierà l’addestramento dei propri modelli di intelligenza artificiale, per lanciare Meta AI nella Ue, sia in base alle interazioni degli utenti con l’IA di Meta sia sui contenuti pubblici che le persone condividono sulla galassia dei servizi di Meta (Facebook, Instagram e ma non Whatsapp).
Ciò significa che gli utenti europei riceveranno notifiche, sia in app che per email, da parte di Meta per illustrare come la società sfrutterà i loro dati per l’addestramento della sua intelligenza artificiale generativa.
“L’addestramento di modelli di intelligenza artificiale generativa richiede enormi quantità di dati, soprattutto se si vuole ottenere un LLM davvero affidabile, capace di comprendere contesti diversi e rispondere con coerenza e precisione. È comprensibile quindi che aziende come Meta puntino a utilizzare i contenuti pubblici disponibili sulle proprie piattaforme. Tuttavia, è fondamentale che questa esigenza tecnica non vada a discapito dei diritti delle persone“, commenta Rosario Palumbo, giurista d’impresa, Data protection specialist.
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Meta AI: il consenso per l’addestramento della sua intelligenza artificiale
L’addestramento degli LLM agevolerà il supporto più efficace di milioni di utenti ed imprese in Europa, attraverso l’insegnamento ai modelli di Meta AI a capire e
ad approfondire in maniera più puntuale culture, lingue e storie europee.
La varietà di dati consentiranno all’IA generativa di Meta di comprendere le molteplici e ricche “sfumature e complessità che caratterizzano le comunità europee“, spaziando “dai dialetti ai modi di dire, fino alle conoscenze locali e ai modi distintivi in cui i diversi Paesi usano l’umorismo e il sarcasmo nei nostri prodotti“, sottolinea Meta in una nota.
Possiamo opporci
Gli utenti della Ue riceveranno notifiche che la società di Menlo Park invierà per dire come avverrà lo sfruttamento dei loro dati per addestrare la sua intelligenza artificiale generativa. Significa che gli utenti delle piattaforme della galassia Meta potranno liberamente decidere di offrire il proprio consenso o al contrario rifiutare, effettuando l’opposizione all’uso dei propri dati a fini dell’addestramento dei modelli della società.
E’ un opt out, non un opt in: ossia possiamo solo opporci a questo trattamento.
“Il diritto all’opposizione è un principio cardine della normativa europea e deve essere garantito in modo effettivo. Trasparenza e controllo da parte degli utenti devono restare centrali in ogni sviluppo tecnologico”, sottolinea Palumbo.
L’approccio di Meta con EDPB e IDPC
Il processo per raggiungere questo obiettivo è stato lungo. Ma dopo quasi un anno di lungaggini burocratiche, in realtà dovute a tempi tecnici del procedimento in Europa, Meta afferma di apprezzare la chiarezza offerta sia dalla Irish Data Protection Commission (IDPC) che dallo European Data Protection Board (EDPB), che ha consentito il compimento di questo passaggio successivo (basato sull’opt out).
“Oggi annunciamo i nostri piani per addestrare l’intelligenza artificiale di Meta utilizzando contenuti pubblici, come post e commenti pubblici, condivisi da adulti sui nostri prodotti nell’UE”, annuncia infatti Meta in una nota.
Meta afferma di aver posticipato l’addestramento dei propri modelli linguistici di grandi dimensioni con i contenuti pubblici, per ricevere i chiarimenti dei regolatori europei sui requisiti legali.
A dicembre ha ottenuto il parere favorevole dell’EDPB. Nel frattempo coopera costruttivamente. con l’IDPC, in modo tale che l’approccio sia conforme agli obblighi legali fin dagli esordi.
Uso dei propri dati a fini dell’addestramento: cosa dobbiamo sapere di Meta AI
Innanzitutto, anche le interazioni degli utenti con Meta AI, come domande e richieste, serviranno ai fini dell’addestramento e dell’ottimizzazione dei modelli. La fase di addestramento segue il debutto di Meta AI in Europa lo scorso mese. Permetterà di offrire un più efficace supporto di milioni di utenti individuali e imprese nella UE.
Già da questa settimana, chi si trova nell’Ue e adopera le piattaforme di Meta comincerà a ricevere notifiche. Esse illustrano quale tipologia di dati la società sfrutterà e come ciò contribuirà a migliorare Meta AI. Oltre ad ottimizzare l’esperienza a 360 gradi degli utenti.
Le notifiche comprenderanno anche un link a un modulo tramite cui sarà possibile opporsi in ogni momento all’uso dei propri dati.
“Abbiamo reso questo modulo facile da trovare, leggere e compilare, e rispetteremo tutte le richieste già ricevute di non utilizzare i dati, così come quelle che verranno inviate in futuro”, spiega Meta in una nota.
L’azienda di Facebook e WhatsApp ribadisce che i messaggi privati, scambiati con amici e familiari, saranno esentati dall’uso ai fini dell’addestramento di Meta AI.
Inoltre, l’esenzione riguarderà anche i dati pubblici provenienti da account appartenenti a minori di 18 anni, che dunque non sarammo usati ai fini di addestramento dei modelli di IA generativa.
“Infatti è positivo che Meta precisi di non utilizzare né i messaggi privati tra utenti, né i dati provenienti da account di minori, e che offra un meccanismo chiaro e accessibile per opporsi all’uso dei propri dati“, mette in evidenza Palumbo.
L’importanza dell’addestramento dei modelli di Meta AI
Meta sta seguendo le orme di Google e OpenAI, che hanno già impiegato dati degli utenti europei ai fini dell’addestramento dei propri modelli di intelligenza artificiale generativa.
Meta però definisce il proprio approccio “più trasparente rispetto a quello di molti altri operatori del settore” e sente “la responsabilità di costruire un’intelligenza artificiale che non sia solo accessibile agli europei, ma realmente pensata per loro”, in una fase di evoluzione dei modelli di intelligenza artificiale verso l’adozione di funzionalità multimodali che includono testo, voce, video e immagini.