Dal primo aprile debutterà Microsoft Copilot for Security, il nuovo prodotto che integra l’intelligenza artificiale in ambito sicurezza informatica.
Il servizio, con interfaccia in 25 lingue e in grado di comprendere e fornire risposte ai prompt in otto lingue, sarà disponibile anche con un modello di licenza pay-as-you-go. Microsoft ha dichiarato che i clienti potranno iniziare rapidamente a utilizzare l’applicazione, scalando l’utilizzo in base alle necessità.
“La soluzione è la dimostrazione dell’efficacia dell’applicazione di modelli LLM al settore della cyber security”, commenta Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus.
“Negli ultimi anni si è verificata un’accelerazione senza precedenti nell’innovazione tecnologica”, conferma Tamara Zancan, Direttrice Cybersecurity, Compliance e Identity di Microsoft Italia, “ridefinendo sia le metodologie di attacco dei cybercriminali sia gli strumenti di cybersicurezza”.
Infatti, il Rapporto Clusit cita 2.779 incidenti gravi analizzati a livello globale, segno di uno scenario in evoluzione dove le minacce sono in aumento, sempre più sofisticate e complesse.
“La recente approvazione da parte del Parlamento europeo della prima legge al mondo sull’Intelligenza Artificiale e l’annuncio da parte di Microsoft di rendere disponibile, a livello mondiale, il suo prodotto”, aggiunge Enrico Morisi, ICT Security Manager, “rappresentano un contributo e un impulso notevole allo sviluppo e alla diffusione di quella che, ricordiamocelo sempre, è una tecnologia. Non bisogna infatti dimenticare che, nell’ambito della sicurezza delle informazioni, in ordine di importanza vengono sempre prima le persone e i processi. Le soluzioni tecnologiche sono e devono rimanere sempre al servizio dell’essere umano, che ne deve mantenere il completo controllo, e a supporto dei processi implementati”.
Indice degli argomenti
Microsoft Copilot for Security: pro e contro
Il servizio dell’azienda di Redmond rappresenta la prima soluzione di AI generativa ideata per offrire un aiuto ai professionisti della sicurezza e dell’IT nel rilevamento delle cyber minacce in modo più preciso e rapido.
“L’evoluzione del panorama delle minacce, caratterizzato dall’incremento del numero di attacchi e da un livello di complessità crescente”, continua Paganini, “rende urgente l’adozione di soluzioni che possano coadiuvare le attività di detection e mitigazione“.
Microsoft Copilot for Security è infatti basato su threat intelligence e dati su larga scala, compresi oltre 78 trilioni di alert di sicurezza che quotidianamente Microsoft elabora. Inoltre si abbina a modelli linguistici evoluti che forniscono approfondimenti su misura.
“Aziende che dispongono di una capacità di threat intelligence allargata come Microsoft possono beneficiare dell’adozione di modelli linguistici all’avanguardia“, conferma Paganini: “Velocità e precisione di analisi sono benefici tangibili per gli analisti e per i loro clienti”.
Da una recente indagine di Microsoft su Copilot for Security risulta che i professionisti della cyber security traggono numerosi benefici, che spaziano dalla velocità del lavoro alle analisi più accurate. Infatti gli analisti hanno risparmiato tempo, lavorando il 22% più rapidamente.
Le analisi di sicurezza sono state più accurate del 7%. Il 97% degli esperti della sicurezza e professionisti dell’IT hanno dichiarato di voler proseguire ad sfruttare Copilot in futuro, perché il servizio consente loro di rafforzare ed estendere le proprie competenze, rendere più efficaci le collaborazioni e ottenere visibilità maggiore sulle cyber minacce, per rispondere così in maniera più veloce agli attacchi.
“Le complessità aumentano di giorno in giorno ed è essenziale investire per aggiornare le tecnologie per la difesa“, spiega Tamara Zancan: “Le aziende e le organizzazioni devono essere in grado di individuare le intrusioni in maniera tempestiva ed efficace per evitare la perdita di dati e informazioni sensibili. In questo, l’intelligenza artificiale è uno strumento di cui non si può più fare a meno, perché garantisce un livello di attenzione e monitoraggio non raggiungibile in altro modo“.
Criticità
Microsoft è consapevole dei rischi legati all’AI. Infatti i team di cyber security possono esplorare i potenziali pericoli come la fuga di dati sensibili e l’accesso degli utenti ad applicazioni ad elevato rischio. Possono inoltre offrire protezione alle applicazioni di intelligenza artificiale utilizzate e ai dati sensibili elaborati o generati, inclusi messaggi e risposte.
“Siamo entrati in una nuova era”, conclude Paganini, “occorre tuttavia tener presente che andremo inevitabilmente incontro all’uso di modelli simili da parte degli attaccanti per eludere la detection da parte della nuova generazione di sistemi di difesa come Copilot”.
I team di sicurezza sono però anche in grado di prevenire alcuni rischi, attraverso la gestione dell’uso delle applicazioni di AI grazie all’archiviazione e registrazione delle interazioni con le app di AI, comprese eventuali violazioni delle normative o delle politiche organizzative durante l’impiego di tali applicazioni e svolgendo indagini su eventuali nuovi incidenti.
“L’AI rappresenta una capacità di agire senza precedenti nella storia dell’umanità”, conferma Morisi, “e, con riferimento all’information security, non possiamo certamente permetterci di non svilupparla e adottarla. Infatti i primi a coglierne le opportunità offerte saranno sicuramente i criminali. Molte delle attività che un tempo si svolgevano manualmente, oggi non abbiamo alternative all’automatizzarle, per rimanere al passo con la trasformazione digitale e l’enorme sviluppo e diffusione delle tecnologie digitali, che ormai permeano quasi ogni ambito della vita di ognuno di noi”.
Caratteristiche e nuove funzionalità di Microsoft Copilot for Security
La piattaforma unificata per le attività di cyber securitry integra Copilot in Defender per SIEM e XDR, in modo da aiutare gli utenti a effettuare indagini e a rispondere alle cyber minacce. Copilot automatizza la possibilità di rilevare i dettagli, ottimizzando l’efficienza con risposte guidate e offrendo analisi avanzate, compresa la valutazione dei rischi.
“Si tratta di un prodotto ad uso quasi esclusivo di un Security Operation Center (SOC) e quindi a supporto di aziende molto strutturate in ambito information security, non certo la PMI, ma piuttosto i cosiddetti Managed Security Service Provider (MSSP) che poi erogano i servizi alle imprese che decidono di investire nell’ambito della sicurezza delle informazioni”, spiega Morisi.
Integrato in Microsoft Entra, Copilot contribuisce alla prevenzione del rischio di compromettere l’identità. Invece in Microsoft Purview, offre rapidi report degli alert, oltre a insights e sostegno in linguaggio naturale per rendere prioritari gli alert critici. Copilot in Intune invece aiuterà a gestire più efficacemente gli endpoint, migliorando il processo decisionale per rendere i decision maker più informati, e anticipando la risoluzione dei problemi prima che si verifichino.
“Soluzioni come quella di Microsoft vanno nella direzione giusta”, conferma Morisi, “e sono da tenere in seria considerazione, tenuto conto anche del fatto che si tratta di uno dei big player sia in ambito AI sia in ambito information security”.
Le nuove funzionalità
I Promptbooks personalizzati permettono ai clienti di realizzare e conservare una gamma di prompt utili in un linguaggio naturale. L’integrazione con Knowledgebase consente l’integrazione di Copilot for Security nelle logiche e nei processi aziendali, svolgendo attività su misura.
Il collegamento alla superficie di attacco esterna personalizzata da Defender EASM permette la gestione e la protezione del perimetro di attacco esterno delle aziende, individuando e mettendo sotto la lente i dati più aggiornati sui rischi.
I registri di accesso e di diagnostica di Microsoft Entra offrono inoltre la possibilità di approfondire ulteriormente le indagini di security e analizzare meglio i problemi IT dei log di audit riferiti a un utente o a un evento determinato, fornendo una sintesi in linguaggio naturale.
“Il ricorso alla Generative AI e, in particolare, all’LLM GPT-4 di OpenAI, facendogli affrontare e superare, come sostiene la stessa Microsoft, un master in cybersecurity”, sottolinea Morisi, “rappresenta una novità estremamente interessante e i primi ‘lab’ danno risultati molto promettenti, anche in termini di tempi di risposta e di capacità di ‘retroazione’ sui sistemi a supporto, quali XDR, SIEM, e così via”.
L’investimento di Microsoft nell’intelligenza artificiale
Microsoft e i suoi concorrenti stanno investendo decine di miliardi nell’AI da anni, con l’obiettivo di immettere sul mercato nuovi prodotti e ottenere un vantaggio in un settore in rapida crescita. In particolare, l’azienda guidata dal Ceo Satya Nadella ha anche 13 miliardi di dollari in OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT. Il titolo di Microsoft ha preso il volo di conseguenza, diventando l’azienda di maggior valore al mondo, con una capitalizzazione di mercato di oltre tre trilioni di dollari.
I precedenti lanci di Microsoft nel campo dell’AI sono finora stati accolti con reazioni contrastanti. Il lancio di Copilot per Microsoft 365, che consentiva al chatbot di integrarsi con Word, Outlook e Teams, è stato giudicato utile dagli utenti, ma, secondo altri, non era all’altezza del prezzo.
L’anno scorso, inoltre, ha rilasciato una versione del motore di ricerca Bing alimentata dall’intelligenza artificiale, che secondo alcuni parametri non è riuscita ad aumentare in modo significativo la quota di mercato di Bing nella ricerca.
Microsoft ha dichiarato che Copilot for Security sarà disponibile come portale autonomo e integrato nei prodotti di sicurezza esistenti dell’azienda.
“Occorre infine precisare che non esiste solo l’AI per la sicurezza, ma anche il tema della sicurezza per l’AI: una tale potenza in mano alle persone sbagliate sarebbe a dir poco devastante”, mette in guardia Morisi: “Uno dei temi maggiormente discussi è quello della ‘confidentiality‘, uno dei pilastri della CIA Triad, in particolare con riferimento alle informazioni usate per l’addestramento di queste tecnologie.
Anche se, ovviamente, il vendor garantisce che i dati rimarrebbero presso il ‘workplace’ del cliente e sono indiscutibili gli sforzi per aderire pienamente ai principi dell’Ethical AI, sarebbe forse opportuno dirottare, in generale, queste tecnologie su strade orientate alla massima trasparenza, ‘aprendole’ il più possibile”, conclude Morisi.
Tuttavia il nuovo prodotto di Microsoft va nella direzione giusta e offre risposte alle esigenze delle aziende in un panorama cyber sempre più complesso. “Microsoft Copilot for Security infatti è capace di individuare e rispondere ancora più rapidamente alle minacce informatiche e lavora in stretta sinergia con il team dei professionisti della sicurezza, consentendo di controllare con maggiore precisione cosa stia accadendo all’interno dei propri ambienti“, conclude Tamara Zancan, Direttrice Cybersecurity, Compliance e Identity di Microsoft Italia.