Rilevata una importante campagna di phishing, con falsi messaggi ed e-mail che coinvolgono il nome del Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi e altri rappresentanti delle forze dell’ordine.
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Ritorna la frode dei falsi mandati giudiziari
I truffatori stanno mirando a causare confusione, come spesso avviene, tra le vittime presentando messaggi contraffatti che utilizzano loghi autentici come Europol, Polizia e ACN. Il contenuto di questi messaggi suggerisce l’avvio di un’inesistente indagine penale contro la vittima, con l’obiettivo di indurla a contattare i truffatori. Questo, a sua volta, può esporre la vittima a richieste successive di pagamenti in denaro o alla divulgazione di dati personali sensibili.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ribadisce con forza di diffidare da tali messaggi. Nessuna istituzione ufficiale o forza dell’ordine contatterebbe mai i cittadini attraverso email o messaggi per richiedere pagamenti o dati personali, minacciando procedimenti legali o sanzioni penali.
Come agiscono le frodi di questa tipologia
In un tentativo subdolo di sfruttare la paura e l’ignoranza, i truffatori mirano principalmente alle persone più vulnerabili, soprattutto agli anziani. Le vittime, vedendo accuse così gravi rivolte a loro, possono reagire impulsivamente, rispondendo alle richieste del documento. Questo può portare alla divulgazione di dati sensibili, come documenti personali e numeri di conto corrente, o a cadere vittime di pericolosi attacchi informatici.
Con la diffusione di documenti contraffatti contenenti i loghi autentici di istituzioni rispettabili come la Polizia di Stato, il Ministero della Difesa, Interpol ed Europol. Il documento, spesso anche intitolato “Garanzia di Procedura Legale”, mira a spaventare chi lo riceve, affermando che diversi procedimenti penali sono in corso per reati gravi come pornografia infantile, pedofilia, cyber pornografia ed esibizionismo.
Semplici consigli utili su come difendersi
Le conseguenze di questa truffa vanno oltre la semplice paura psicologica. Alcune vittime hanno inviato la documentazione richiesta, subendo poi tentativi di accesso ai loro conti correnti o clonazione delle carte. Altri, nel panico, hanno cliccato su link dannosi, trovandosi con i computer bloccati da virus. Ciò ha comportato non solo un danno emotivo, ma anche costi finanziari aggiuntivi per riparare i danni causati da queste scorribande virtuali.
Questi casi richiamano l’importanza della consapevolezza digitale, specialmente tra coloro che potrebbero non essere familiari con le minacce online. La lotta contro queste truffe richiede un impegno collettivo nella diffusione di informazioni e nella promozione di comportamenti sicuri online.
La consapevolezza è la chiave per proteggere le persone dalle insidie della criminalità virtuale, insieme all’adozione delle seguenti semplici pratiche di sicurezza informatica:
- Verificare l’autenticità del messaggio: prima di rispondere a qualsiasi messaggio o email, è importante verificare attentamente l’autenticità della fonte.
- Contattare direttamente il mittente: in caso di dubbi, contattare direttamente l’istituzione o la persona coinvolta utilizzando i canali ufficiali, evitando di utilizzare i contatti forniti nel messaggio sospetto.
- Consapevolezza: informare familiari, amici e colleghi dell’esistenza di questa campagna di phishing, contribuendo così a diffondere la consapevolezza.