Il 13 dicembre è stata presentata una nuova fondazione per la ricerca in materia di cyber security: la SEcurity and Rights In the CyberSpace (SERICS) nasce come progetto presentato dall’Università degli Studi di Salerno, nel contesto dell’assegnazione dei Partenariati estesi del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
I bandi disposti dal MUR sono finalizzati a favorire la partnership tra pubblico e privato nell’ambito della ricerca, attraverso la creazione di reti diffuse di università, centri di ricerca, aziende e altri soggetti, pubblici e privati, operanti in tale contesto.
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Il contesto in cui è nato il progetto SERICS
All’evento di presentazione del progetto, hanno partecipato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il quale ha espresso pubblicamente grande apprezzamento nei confronti dell’iniziativa.
Durante la presentazione è stato messo in evidenza il ruolo preminente che la cyber sicurezza ha assunto negli ultimi anni, a fronte di un continuo aumento degli attacchi informatici.
In particolare, si è evidenziato il tema della sicurezza cibernetica che, per la sua trasversalità e per la vastità delle possibili ricadute, ha assunto un ruolo preminente e strategico nel dibattito pubblico e giuridico.
Inoltre, è stato sottolineato come la cyber security debba svilupparsi con approcci e strumenti performanti, evoluti e idonei a fronteggiare un vasto catalogo di rischi, in gran parte imprevedibili anche alla luce dei più recenti eventi pandemici e bellici.
In tale contesto nasce quindi il progetto SERICS, alla guida del quale vi è il Presidente del Consiglio di Amministrazione della fondazione Serics, nonché rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia, il quale ha affermato che tale iniziativa costituisce “un’esigenza del Paese, per irrobustirsi di fronte all’aumento degli attacchi informatici”.
Secondo quanto dichiarato da Loia, gli esperti di cyber security che lavoreranno sul progetto saranno inizialmente 150, numero che verrà auspicabilmente incrementato negli anni successivi.
Alla fondazione sono stati assegnati dal MUR più di 110 milioni di euro, cifra che verrà utilizzata per finanziare 27 progetti di ricerca già individuati dall’organizzazione. SERICS, unico progetto di collaborazione tra enti di ricerca presentato in ambito di sicurezza informatica, raggruppa 11 università, 7 centri di ricerca e 6 aziende, tra cui Leonardo, Fincantieri, Eni e Intesa Sanpaolo.
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I programmi di studio del progetto SERICS
I programmi di studio, distribuiti su atenei presenti in tutto il territorio nazionale, riguarderanno dieci aree di ricerca (Spoke):
- Regole, diritti e formazione in ambito di cyber security;
- Strumenti di analisi e prevenzione degli attacchi;
- Protezione delle infrastrutture;
- Sicurezza dei sistemi operativi;
- Crittografia;
- Software sicuri;
- Gestione del rischio;
- Trasformazione digitale;
- Contrasto alle fake news;
- Protezione della privacy.
I finanziamenti per i progetti saranno inoltre ripartiti nel modo seguente: 91,3 milioni di euro alla ricerca di base, 9,4 alla ricerca industriale, 11,2 per i poli di innovazione, 2,4 allo sviluppo e 1,8 alla formazione. Nell’allocazione delle risorse sono previsti inoltre alcuni requisiti volti a promuovere l’inclusione e la coesione, fra cui il 40% dei fondi da destinare al Sud, l’assunzione di ricercatori per il 40% al Sud e il coinvolgimento nei progetti di personale di ricerca femminile per almeno il 40%.
Allineare le competenze offerte dalle università alle richieste delle aziende
Come precedentemente sottolineato, la nuova fondazione per la sicurezza informatica è frutto di un piano progettuale posto in essere dal MUR e finalizzato all’assegnazione di 1,61 miliardi dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinati al rafforzamento delle filiere della ricerca a livello nazionale, attraverso la promozione di metodi di cooperazione che consentano un passaggio diretto dalla ricerca di base all’utilizzo dei suoi risultati da parte delle imprese.
Grazie a ciò, il Ministero punta quindi a ridurre il disallineamento tra le competenze offerte dalle università e quelle richieste dalle aziende.
A tal proposito, con l’Avviso pubblico 341 del 15 marzo 2022 si è quindi aperta la prima fase per l’elaborazione e la presentazione di proposte di intervento, finalizzate alla creazione di “Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base” nell’ambito del PNRR, Missione 4 “Istruzione e ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 1.3.
Successivamente, in risposta all’Avviso pubblico, il 2 agosto 2022 è stato pubblicato il Decreto Direttoriale n. 1243, con il quale sono stati approvati gli atti di valutazione delle proposte pervenute.
L’elenco dei progetti selezionati per le 14 tipologie di partenariati procederanno alla successiva fase negoziale.
Gli altri progetti in ambito cyber security
Il progetto SERICS, al pari di alcuni fra gli altri progetti selezionati dal MUR, si colloca nel contesto del rafforzamento della cybersecurity italiana e della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e, insieme ad essi, potrebbe rivelarsi significativo nell’ottica dell’attuazione della nuova Strategia Nazionale di Cybersicurezza (2022-2026).
Particolarmente rilevanti in tale ambito risultano, inoltre:
- il progetto avanzato dal CNR per l’Intelligenza Artificiale, Future Artificial Intelligence Research (FAIR);
- quello relativo alle tecnologie quantistiche dell’Università degli Studi di Camerino, National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI);
- e il progetto dell’Università di Roma Tor Vergata RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART (RESTART), riguardante le telecomunicazioni del futuro.