Affrontare gli ultimi sviluppi in materia di data protection, le minacce emergenti e le strategie per salvaguardare i dati personali in una società che si basa fortemente sulla loro raccolta e gestione: questi i punti cardine dello “State of Privacy 2023”, l’evento romano organizzato dal Garante per la protezione dei dati personali a un anno esatto dalla firma del Manifesto di Pietrarsa al Museo Ferroviario di Napoli.
Un’iniziativa che si è affermata come un importante momento di scambio e collaborazione tra tutte le componenti della società civile sui temi legati alla privacy.
Ghiglia (Garante privacy): “Educazione civica al digitale: per bambini e non solo”
Indice degli argomenti
State of Privacy 2023: gli argomenti affrontati
Durante l’evento sono stati affrontati diversi argomenti, tra cui salute, intelligenza artificiale, telemarketing, città intelligenti, sicurezza informatica, diritti umani, servizi finanziari e protezione dei minori. Le discussioni tematiche hanno esplorato le intersezioni della protezione dei dati con vari campi della conoscenza e dell’economia.
Tra le discussioni degne di nota figurano l’etica dei dati e della privacy, l’importanza di salvaguardare i dati dei minori e il rapporto tra emozioni e algoritmi.
Gli individui non nascono esperti nel mondo digitale
Di fatto, durante l’evento, è stato sottolineato come sia cruciale dissipare la convinzione che gli individui siano “nati esperti” nel mondo digitale.
Sebbene l’era digitale abbia dato origine all’idea dei “nativi digitali” che possiedono intrinsecamente conoscenze sulla tecnologia, questa credenza semplifica eccessivamente il complesso panorama dell’alfabetizzazione digitale.
Anche se le generazioni più giovani possono eccellere nell’uso degli strumenti digitali, questa competenza non equivale necessariamente a una profonda comprensione delle sfumature della tecnologia, tra cui la privacy e la protezione dei dati.
L’importanza di sviluppare un’educazione civica digitale
Durante le discussioni è stato ribadito come questa formazione dovrebbe coprire non solo i concetti base della tecnologia, ma anche le complessità di vivere in una società digitale, come l’uso responsabile dei dati e della tecnologia.
Ciò che è emerso durante l’evento è che l’educazione civica digitale possa essere introdotta nei programmi scolastici, a partire dalle prime fasi dell’istruzione.
Ciò consentirebbe ai giovani individui di acquisire le conoscenze e la consapevolezza necessarie per diventare cittadini digitalmente coscienti. Inoltre, offre l’opportunità agli adulti di aggiornare la propria comprensione del panorama digitale.
La natura multidimensionale della protezione dei dati
Inoltre, durante l’evento, il Prof. Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali, ha enfatizzato la natura multidimensionale della protezione dei dati, che abbraccia vari aspetti della società, dalla sanità alla giustizia, dalla fiscalità al cyberbullismo, dall’intelligenza artificiale all’economia gig.
Il Professore Stanzione ha sottolineato anche l’importanza di educare i bambini e i giovani al valore dei loro dati personali, specialmente nell’era digitale, in cui le azioni online possono avere conseguenze di vasta portata e potenzialmente dannose.
Affermare il diritto alla privacy in un mondo iperconnesso
Anche la prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, Vicepresidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali, ha sottolineato i potenziali negativi di un uso errato dei dati presentando uno scenario distopico in cui la privacy personale si erode gradualmente mentre gli individui accettano livelli crescenti di sorveglianza e raccolta dati in nome della comodità e della sicurezza.
Questa narrazione ha sottolineato l’importanza di salvaguardare i diritti alla privacy, anche con l’avanzare della tecnologia, e la necessità cruciale che gli individui affermino il loro diritto alla privacy in un mondo sempre più interconnesso.
Trasformare i nativi digitali in individui digitalmente consapevoli
In conclusione, l’educazione civica digitale, rivolta sia ai giovani che agli adulti, può trasformare i “nativi digitali” in individui digitalmente consapevoli e impedire che i nuovi funzionalmente analfabeti digitali vengano lasciati indietro nell’era digitale.
È un passo vitale verso la creazione di una società che valorizza l’alfabetizzazione digitale, riduce le disuguaglianze e assicura che gli individui mantengano il controllo delle loro vite digitali, evitando vulnerabilità indebite in un mondo sempre più interconnesso.
Inoltre, i discorsi del Prof. Pasquale Stanzione e della prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni durante l’evento “State of Privacy ’23” hanno sottolineato la natura multidimensionale della protezione dei dati e la necessità di difendere i diritti alla privacy di fronte all’avanzare della tecnologia e della sorveglianza.
Privacy Tour 2024: promuovere l’uso consapevole della tecnologia
L’evento si è concluso con l’annuncio dell’iniziativa #PRIVACYTOUR2024, lanciata dal Garante di Villa Giulia. Questa iniziativa rappresenta una sfida per organizzare una serie di eventi nel Sud Italia o in centri minori in tutto il Paese nel 2024.
Questi eventi saranno incentrati sulla promozione di un uso consapevole delle tecnologie digitali e sul valore dei dati personali nel contesto della protezione dei dati.
Queste iniziative affronteranno questioni legate alla privacy e si rivolgeranno a coloro che sono più vulnerabili ai pericoli online, in particolare i bambini e gli individui che non sono nativi digitali.
Tra i primi aderenti al Privacy Tour, dopo la firma apposta dal Presidente del Garante Pasquale Stanzione, ad impegnarsi nei progetti di sensibilizzazione si segnalano: Polizia postale, Università Roma Tre, Ferrovie dello Stato Italiane, Fondazione Magna Grecia, Fondazione Telefono Azzurro, iliad Italia, Digital Angels, @LawLab (Luiss), Società Editrice Sud – Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia, Google Italia, Huawei Italia, Meta, Microsoft, Mondadori, Kaspersky, Sky Italia, TikTok, Yoox, Rai Radiotelevisione italiana, che hanno illustrato le iniziative che porteranno avanti nel 2024.
Il Privacy Tour 2024 partirà da Messina, coinvolgendo Sicilia e Calabria grazie alla sinergia fra il Garante della Privacy e la Società Editrice Sud – Gazzetta del Sud – Giornale di Sicilia, il cui Presidente Lino Morgante ha firmato l’adesione alla call to action lanciata durante “State of Privacy 2023”.