L’Asst Rhodense, che comprende gli ospedali di Garbagnate, Bollate e Rho, è stata recentemente colpita da un grave attacco informatico che ha compromesso i sistemi informativi, costringendo alla sospensione di numerosi interventi chirurgici non urgenti e di altre prestazioni sanitarie.
Il disservizio ha coinvolto anche i presidi di Passirana, le case di comunità, i consultori collegati e la RSA Pertini, generando una situazione di emergenza che ha richiesto l’attivazione di misure straordinarie per garantire i servizi essenziali.
La confusione riguarda anche le cause: non ci sono rivendicazioni ad oggi da criminali né altre informazioni tecniche.
Indice degli argomenti
La reazione dell’ASST e il supporto della Task Force Regionale
«Abbiamo problemi da stanotte e ci stiamo attivando come si fa in questi casi, anche attraverso la task force regionale per ripristinare tutto il prima possibile», ha dichiarato Marco Bosio, direttore generale dell’Asst Rhodense, all’Adnkronos Salute riferendosi alla notte tra mercoledì e giovedì. In attesa del ripristino dei sistemi informativi, attualmente bloccati, gli ospedali stanno garantendo le urgenze tramite modalità cartacea. Questo adattamento temporaneo ha permesso di mantenere operativo il pronto soccorso, seppur con limitazioni. Per gestire al meglio l’afflusso di pazienti, l’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) è stata invitata a dirottare le ambulanze verso altri presidi, evitando così un sovraccarico delle strutture già in difficoltà.
A livello tecnico non è possibile ancora delineare la natura dell’attacco, benché tutto (considerando le dichiarazioni sugli impatti), farebbe pensare ad un ransomware. Inoltre allo stato attuale, ancora nessuna gang criminale ha rivendicato un attacco simile.
Interventi chirurgici e attività ambulatoriali: cosa cambia
Le attività chirurgiche urgenti continuano a essere garantite, mentre gli interventi ordinari programmati sono stati temporaneamente sospesi. L’attività ambulatoriale prosegue per quanto possibile, con i professionisti che lavorano con referti cartacei per le visite programmate.
Tuttavia, alcune prestazioni specialistiche, come quelle di medicina nucleare (ad esempio Moc), radiologia (Tac, risonanze, radiografie e mammografie) e di laboratorio analisi (compresi esami ematici), sono state sospese.
Informazioni per gli utenti: accoglienza e servizi disponibili
In ogni presidio è stato organizzato un servizio di accoglienza per informare gli utenti e prendere in carico ogni richiesta. È stata garantita l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali già programmate, tranne quelle sospese per problemi tecnici. I pazienti Tao, in terapia anticoagulante orale, possono rivolgersi all’accoglienza degli ospedali di Bollate, Garbagnate e Rho per informazioni sulle modalità di esecuzione degli esami necessari per la gestione della terapia.
La Regione Lombardia ha prontamente coinvolto Aria e attivato la Task Force regionale di Cyber Security. È stata inoltre allertata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che invierà un team per facilitare le azioni di ripristino dei sistemi informatici. Nel frattempo, la polizia postale meneghina, supportata dal Centro anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC) del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica, sta raccogliendo informazioni utili alla ricostruzione della dinamica dell’attacco.
Al momento non è possibile stimare i tempi di ripristino della rete aziendale. L’incertezza persiste, ma la dedizione del personale sanitario e il supporto delle autorità competenti sono un faro di speranza per un rapido ritorno alla normalità. I casi come questi evidenziano l’importanza di portare avanti piani di formazione sul personale lavoratore a contatto con dispositivi collegati alla rete Internet. Ricordiamo infatti che la maggior parte degli attacchi che generano impatti di questo tipo, iniziano spesso con un banale attacco di phishing che rischia, se non riconosciuto, di compromettere credenziali o l’introduzione di malware all’interno dell’infrastruttura. L’Asst Rhodense continua a lavorare instancabilmente per garantire la continuità dei servizi sanitari, adottando tutte le misure necessarie per affrontare questa crisi.