TECNOLOGIA E SICUREZZA

Automobili connesse esposte a nuovi vettori d’attacco: ecco i rischi

Il 2023 sarà un anno che ridefinirà la sicurezza informatica in ambito automotive: ricercatori e sviluppatori sono già al lavoro per identificare e correggere vulnerabilità e proteggere i veicoli connessi da attacchi informatici. Ecco quali sono i nuovi vettori d’attacco e le misure di mitigazione

Pubblicato il 06 Mar 2023

Benito Mirra

Information & Cyber Security Advisor

Sicurezza informatica e sicurezza delle informazioni in automotive

Non ci sono informazioni specifiche riguardanti nuovi vettori di attacco che ridefiniscono la sicurezza informatica automobilistica nel 2023. Tuttavia, la sicurezza informatica automobilistica è un’area in continua evoluzione e i ricercatori e gli sviluppatori lavorano costantemente per identificare e correggere vulnerabilità e proteggere i veicoli connessi da attacchi informatici.

L’industria automobilistica sta rapidamente evolvendo verso un ecosistema di mobilità intelligente, introducendo sempre più tecnologie avanzate come la connettività, l’automazione e l’elettrificazione. Con questa evoluzione, cresce anche la necessità di garantire la sicurezza informatica dei veicoli connessi e dei sistemi di supporto alla guida.

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Automobili connesse: le vulnerabilità

I veicoli connessi possono essere vulnerabili a diversi tipi di attacchi informatici, come l’hacking di sistemi di navigazione, l’interferenza con i sistemi di controllo del veicolo e l’accesso non autorizzato ai dati dei veicoli e dei conducenti.

Di conseguenza, gli sviluppatori e i produttori di veicoli devono lavorare per identificare e correggere le vulnerabilità del sistema e per garantire che i veicoli siano protetti da attacchi informatici.

Inoltre, l’adozione di sistemi di guida autonoma e l’uso di tecnologie IoT in auto rende necessaria una maggiore attenzione alla sicurezza informatica. In futuro, è probabile che si vedranno nuovi vettori di attacco, più sofisticati e innovativi, che richiederanno nuove tecnologie e metodi per proteggere i veicoli connessi.

Attacchi informatici alle automobili connesse

L’industria automobilistica è stata esposta a un aumento degli attacchi informatici negli ultimi anni, come confermato dalle varie notizie di violazioni della sicurezza e incidenti informatici legati al settore. L’adozione di tecnologie avanzate come la connettività, l’automazione e l’elettrificazione dei veicoli ha portato a nuove vulnerabilità e opportunità per gli attaccanti.

In Europa, la situazione geopolitica ha contribuito a un aumento degli incidenti informatici legati al settore automobilistico, tra cui attacchi ransomware alle stazioni di ricarica per veicoli elettrici. L’aumento degli attacchi basati su API sta anche consentendo agli avversari di espandere l’impatto su una scala più ampia di veicoli, inclusa intere flotte.

In generale, è importante che l’industria automobilistica continui a investire nella sicurezza informatica per proteggere i veicoli connessi e i sistemi di supporto alla guida da attacchi informatici sempre più sofisticati e innovativi. Ciò include la progettazione di sistemi sicuri fin dall’inizio, l’implementazione di controlli di sicurezza adeguati e la continuazione della formazione dei dipendenti e dei clienti su come riconoscere e rispondere agli attacchi informatici.

Il quadro normativo

UNECE WP.29 R155 è il regolamento internazionale per la sicurezza informatica dei veicoli connessi adottato dall’UNECE (United Nations Economic Commission for Europe). Il regolamento è entrato in vigore all’inizio del 2021 e introduce requisiti per la sicurezza informatica dei veicoli connessi, inclusi la progettazione sicura, la gestione dei rischi e la gestione della sicurezza dei dati. La prima pietra miliare del regolamento è stata raggiunta nel luglio 2022 e ora è obbligatorio per tutti i nuovi tipi di veicoli per l’omologazione.

Inoltre, l’industria automobilistica sta anche lavorando per implementare tecnologie avanzate per garantire la sicurezza dei veicoli connessi e la fiducia dei conducenti, come la crittografia e la verifica dell’identità.

Per questo motivo, l’implementazione del regolamento UNECE WP.29 R155 ha rappresentato un importante passo avanti nella protezione dei veicoli connessi e dei conducenti contro gli attacchi informatici.

Tuttavia, gli attacchi informatici sono in continua evoluzione e i team di sicurezza devono essere sempre all’avanguardia per mitigare le minacce. L’aumento della diffusione dei veicoli connessi e dei servizi di mobilità, così come l’evoluzione degli strumenti e delle conoscenze di hacking informatico, rappresentano una sfida costante per la sicurezza dei veicoli.

Le strategie di difesa in ambito automotive

Per proteggere i veicoli connessi e i sistemi di supporto alla guida, è importante che i team di sicurezza adottino una prospettiva globale e prendano in considerazione tutti gli aspetti della sicurezza, inclusi la progettazione sicura, la gestione dei rischi, la formazione del personale e la gestione dei dati.

Inoltre, è importante che i team di sicurezza lavorino a stretto contatto con gli sviluppatori, i produttori e i fornitori per garantire che le soluzioni di sicurezza siano integrate in tutte le fasi del ciclo di vita del veicolo.

L’evoluzione dei veicoli connessi richiede agli OEM di prestare maggiore attenzione alla fiducia. La connettività apre la porta a nuovi rischi per la sicurezza, come gli attacchi informatici, e gli OEM devono adottare misure proattive per garantire che i loro veicoli siano sicuri e protetti.

Ciò può includere l’implementazione di protocolli di sicurezza rigorosi, la formazione del personale sui rischi della connettività e la collaborazione con le autorità di regolamentazione per sviluppare linee guida e standard di sicurezza.

Inoltre, è importante che gli OEM comunichino efficacemente alla clientela le misure di sicurezza adottate per rafforzare la loro fiducia nei veicoli connessi.

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I rischi connessi alla mobilità intelligente

L’espansione dei rischi per la sicurezza informatica rappresenta una minaccia per i nuovi flussi di entrate derivanti dall’economia degli abbonamenti alla mobilità intelligente.

Con l’aumento dei veicoli connessi e dei servizi basati sulla mobilità, una varietà di stakeholder, tra cui servizi in abbonamento, applicazioni mobili di terze parti, flotte commerciali e governative, mobility as-a-service e infrastruttura EV, sono esposti a nuovi rischi per la sicurezza informatica.

Per proteggere l’economia degli abbonamenti, i dati sensibili e la sicurezza, è fondamentale che questi stakeholder agiscano in modo proattivo per garantire la sicurezza dei loro sistemi e dei dati che gestiscono, ancora una volta mediante l’implementazione di protocolli di sicurezza rigorosi, la formazione del personale sui rischi della connettività, la collaborazione con le autorità di regolamentazione e la comunicazione efficace dei propri sforzi di sicurezza alla clientela.

API di mobilità intelligente: nuovo vettore d’attacco

Le API di mobilità intelligente rappresentano un nuovo e significativo vettore di attacco per le flotte di veicoli connessi, e questo apre la porta a nuovi rischi per la sicurezza informatica.

Nel solo 2022, si è registrato un aumento significativo del numero di attacchi API automobilistici, con un aumento del 400% rispetto all’anno precedente, rappresentando circa il 15% degli incidenti totali. Ciò nonostante, gli OEM non utilizzano una protezione avanzata della sicurezza informatica IT.

Questo sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza delle API, sia da parte degli OEM che degli sviluppatori terzi, per garantire che le flotte di veicoli connessi siano protette contro gli attacchi informatici.

Ciò può includere la implementazione di protocolli di sicurezza rigorosi per le API, la formazione del personale sui rischi della connettività e la collaborazione con le autorità di regolamentazione per sviluppare linee guida e standard di sicurezza per le API di mobilità intelligente.

Questi attacchi possono avere un impatto significativo su molte risorse di mobilità e richiedono una nuova prospettiva sulla tecnologia e sui metodi di mitigazione. La collaborazione tra veicolo, IT e SOC aziendale è fondamentale per rilevare e mitigare efficacemente i vettori di attacco.

Anche il settore automotive è esposto ad attacchi ransomware

Gli attacchi ransomware stanno diventando sempre più comuni nell’industria automobilistica, poiché gli attori malintenzionati stanno mirando sempre più ai fornitori di componenti automobilistici e all’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici.

Questi attacchi possono causare gravi violazioni dei dati, negazione del servizio e arresti della produzione, che hanno un impatto sull’intera supply chain automobilistica.

Ciò rende importante che i fornitori e le aziende automobilistiche prendano misure per proteggersi da questi attacchi, tra cui l’adozione di pratiche di sicurezza informatica solide e la formazione del personale.

Furti ed effrazioni dei veicoli senza chiavi

Nel 2022, i furti e le effrazioni di veicoli senza chiave remota continuano ad essere un problema diffuso, rappresentando circa il 20% degli incidenti totali.

Questi tipi di crimini sono diventati più semplici da eseguire, rendendo difficile per la polizia e gli assicuratori indagare e risolvere questi casi.

Inoltre, le parti interessate e i sottoscrittori assicurativi stanno affrontando la sfida di valutare i nuovi rischi per la sicurezza informatica e le implicazioni dei veicoli connessi, nonché nuovi tipi di perdite come i danni causati da attacchi ransomware e i rischi per la sicurezza legati al software e alla connettività.

Ciò rende importante che le compagnie assicurative e le aziende automobilistiche si adattino a questi cambiamenti e si preparino per questi nuovi rischi.

A rischio i dati scambiati dai veicoli connessi

La vendita dei dati su deep e dark web è aumentata drasticamente, rappresentando una minaccia importante per la sicurezza dei veicoli connessi.

Le ricerche nel settore automobilistico hanno rivelato un aumento dei metodi di attacco e dei punti di accesso disponibili ai veicoli connessi, tra cui l’accesso non autorizzato tramite strumenti diagnostici OEM, applicazioni di terze parti non autorizzate e vari nuovi exploit collegati direttamente a infotainment, telematica e altri componenti di connettività nei veicoli.

Conclusioni

Le normative UNECE WP.29 R155 e R156 e lo standard ISO/SAE 21434 stanno cambiando le operazioni in tutto il mondo, poiché stabiliscono requisiti per la sicurezza informatica dei veicoli connessi.

Altre organizzazioni di regolamentazione, come la NHTSA degli Stati Uniti e il MIIT cinese, stanno anche accelerando le normative sulla sicurezza informatica. Gli OEM stanno lavorando con i fornitori e le società di sicurezza informatica per supportare gli sforzi di conformità e certificazione a livello di settore e stabilire solide strutture di governance della sicurezza informatica e processi di test.

Oltre alla sicurezza plug-and-charge stabilita nella ISO 15118, i legislatori e gli organismi di regolamentazione stanno diventando sempre più consapevoli dei rischi di sicurezza informatica per i veicoli elettrici, l’infrastruttura EV e la privacy dei consumatori.

Stanno quindi iniziando a lavorare su nuove normative per affrontare questi rischi, incluso per i veicoli autonomi, che presentano sfide uniche in termini di sicurezza informatica.

Ciò include la protezione contro gli attacchi informatici, la gestione dei dati e la protezione della privacy dei consumatori.

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