Non sai come scrivere un codice di un ransomware ma ti vuoi gettare anche tu in questo fantastico business? Niente paura: ora puoi usare Chatgpt.
Vorresti scrivere anche una mail phishing ma soffri della crisi da foglio bianco? Di nuovo, il bot Chatgpt di OpenAi è il tuo migliore alleato.
Se esistesse un Aranzulla dei cybercriminali probabilmente scriverebbe così. Il pericolo esiste davvero, però: i cybercriminali stanno cominciando a usare Chagpt scrive Checkpoint.
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Come usano Chatgpt i cybercriminali
Su un popolare forum di hacking clandestino è apparsa una discussione denominata “ChatGPT – Benefits of Malware”. “L’autore del thread ha rivelato che stava sperimentando ChatGPT per ricreare ceppi di malware e tecniche descritte in pubblicazioni di ricerca e scritti su malware comuni. Ad esempio, ha condiviso il codice di uno stealer basato su Python che cerca tipi di file comuni, li copia in una cartella casuale all’interno della cartella Temp, li comprime e li carica su un server FTP codificato”, scrive Checkpoint.
Scrittura malware, marketplace
Checkpoint ha analizzato lo script e conferma le affermazioni del criminale informatico. “Si tratta effettivamente di uno stealer di base che cerca 12 tipi di file comuni (come documenti MS Office, PDF e immagini) nel sistema. Se vengono trovati file di interesse, il malware copia i file in una directory temporanea, li zippa e li invia sul web. Vale la pena notare che l’attore non si è preoccupato di crittografare o inviare i file in modo sicuro, quindi i file potrebbero finire nelle mani di terze parti”, scrive checkpoint.
Il secondo esempio creato da questo attore utilizzando ChatGPT è un semplice snippet Java. Scarica PuTTY, un client SSH e telnet molto comune, e lo esegue di nascosto sul sistema utilizzando Powershell. Questo script può ovviamente essere modificato per scaricare ed eseguire qualsiasi programma, comprese le più comuni famiglie di malware.
“Se qualcuno non sa scrivere un ransomware, un malware ChatGPT gli può dare una mano; anche se poi va verificato se il codice funziona davvero”, spiega Raguseo.
Il 21 dicembre 2022, un threat actor soprannominato USDoD ha pubblicato uno script Python, che ha sottolineato essere il primo script che abbia mai creato.
Quando un altro criminale informatico ha commentato che lo stile del codice assomiglia a quello dell’OpenAI, USDoD ha confermato che l’OpenAI gli ha dato una “bella mano a finire lo script”.
“La nostra analisi dello script ha verificato che si tratta di uno script Python che esegue operazioni crittografiche. Per essere più precisi, si tratta di un insieme di diverse funzioni di firma, crittografia e decrittografia. A prima vista, lo script sembra innocuo, ma implementa una serie di funzioni diverse – riporta Checkpoint”.
In un terzo caso, i ricercatori hanno trovato un criminale informatico che discuteva di come avesse usato il bot per creare un marketplace del Dark Web automatizzato per la compravendita di dati di conti bancari e carte di pagamento rubati, strumenti malware, droghe, munizioni.
“Per illustrare come utilizzare ChatGPT per questi scopi, il criminale informatico ha pubblicato un pezzo di codice che utilizza API di terze parti per ottenere prezzi aggiornati delle criptovalute (Monero, Bitcoin ed Ethereum) come parte del sistema di pagamento del mercato del Dark Web”, ha osservato Checkpoint.
“È ancora troppo presto per decidere se le funzionalità di ChatGPT diventeranno o meno il nuovo strumento preferito dai partecipanti al Dark Web. Tuttavia, la comunità dei criminali informatici ha già mostrato un interesse significativo e si sta buttando su questa ultima tendenza a generare codice maligno”, commenta Checkpoint.
Phishing e vulnerabilità
Certo non basta fare un malware, poi hai anche bisogno di diffonderlo e farlo installare. Anche in questo un bot evoluto come quello di OpenAi può dare una mano, scrivendo una mail di phishing con un linguaggio convincente o almeno dando qualche spunto in tal senso.
Checkpoint ha mostrato che è possibile farlo, però bisogna aggirare i controlli etici del bot. Abbiamo provato a scrivere nel bot “compila una mail di phishing” con certe caratteristiche, ma il bot si è rifiutato; Checkpoint ci era riuscita, invece, con parole simili. Forse OpenAi nel frattempo ci ha messo una pezza.
Un ransomware può essere installato anche “zero click”, sfruttando vulnerabilità software. “In teoria è possibile usare il bot anche per accelerare il lavoro di ricerca di target vulnerabili a un certo exploit, ma serviranno analisi ulteriori per verificare questa possibilità”, dice Raguseo.
L’intelligenza artificiale può essere usata anche per altre componenti di un’attività di cyber crimine, ad esempio per il contatto con le vittime (proprio con un chatbot). Così come anche può aiutare le difese (vedi articolo sotto).
Intelligenza artificiale e cyber security: sfide e opportunità
Ciò che è certo è che l’evoluzione dell’AI, come mostrato dall’arrivo di ChatGpt, obbligherà i difensori a raddoppiare gli sforzi di comprensione del fenomeno, lo studio dei pericoli e di contromisure che si avvalgano della stessa intelligenza artificiale.