Le prospettive dei mercati globali delle criptovalute che quest’anno hanno registrato un’ottima ripresa con i prezzi degli asset digitali come il Bitcoin, in crescita di oltre l’80% al 30 giugno, sono emerse ancora più positive dalla pubblicazione dell’ultimo Crypto Crime Midyear Update di Chainalysis. La ricerca dimostra che gli afflussi di criptovalute verso entità illecite(1) conosciute sono diminuiti di ben 5,2 miliardi di dollari (un calo del 65%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre gli afflussi verso entità potenzialmente pericolose come gli exchange ad alto rischio e i crypto mixer sono diminuiti del 42%.
È incoraggiante notare che gli afflussi verso gli indirizzi illeciti sono in calo in quasi tutte le categorie di crimini legati alle criptovalute, dagli hack e malware alle organizzazioni fraudolente fino ai mercati darknet, con un significativo calo dei ricavi dalle truffe.
A giugno, i truffatori di criptovalute hanno incassato quasi 3,3 miliardi di dollari in meno (-77%) nel 2023 rispetto al 2022, per un totale di poco più di 1,0 miliardi di dollari quest’anno.
Questo calo è particolarmente significativo se si considera che l’anno scorso i ricavi delle truffe di criptovalute erano già scesi del 46%.
Truffe online: le più diffuse, come riconoscerle e i consigli per difendersi
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Attenzione alle truffe economiche
Dopo un 2022 caotico che ha visto una significativa volatilità e il fallimento di FTX, è rassicurante vedere che la fiducia è tornata sui mercati delle criptovalute, dal momento che i prezzi degli asset sono in gran parte in aumento e il volume dei crimini legati alle criptovalute è diminuito in modo considerevole.
Chainalysis ha però evidenziato che, sebbene i ricavi dalle truffe siano diminuiti quest’anno, i consumatori e le aziende devono comunque prestare particolare attenzione alle truffe per interposta persona, in cui gli impostori si fingono agenti delle forze dell’ordine o altre figure autoritarie per estorcere denaro alle vittime.
Questo tipo di truffa ha registrato solo un calo del 23% dei flussi finora nel 2023. Preoccupante è il fatto che il numero di trasferimenti individuali a indirizzi di truffe per impersonificazione è aumentato del 49% rispetto all’anno precedente, il che suggerisce che nel 2023 un numero maggiore di persone è stato vittima di tali truffe, anche se l’importo totale perso è inferiore.
Gli esperti della piattaforma di dati blockchain hanno anche lanciato un allarme su ransomware, consigliando alle aziende di rimanere vigili contro questi attacchi, poiché gli autori di questa forma di crimine informatico sono in rotta verso il secondo anno più importante di sempre, avendo estorto almeno 449,1 milioni di dollari fino a giugno.
Se questo ritmo continua, nel 2023 gli autori di ransomware estorceranno alle vittime 898,6 milioni di dollari, superando solo i 939,9 milioni del 2021. Il ritorno della “caccia grossa” rappresenta un significativo allontanamento dalle tendenze viste nel 2022.
Diminuisce il crimine crittografico
Con l’eccezione dei ransomware, i dati rilasciati mostrano che il crimine crittografico nel suo complesso è in netto calo nel 2023.
Questa diminuzione degli afflussi verso gli indirizzi illeciti dimostra che gli sforzi del settore pubblico e di quello privato stanno dando i loro frutti: la pressione delle forze dell’ordine sembra attenuare l’attività criminale, mentre le aziende di criptovalute stanno facendo la loro parte nel proteggere gli utenti e nel prevenire le violazioni che hanno rappresentato un problema negli anni precedenti, soprattutto per i protocolli DeFi.