LA GUIDA PRATICA

Frodi online: le tipologie più comuni e i suggerimenti per proteggerci

Nel 2020 truffe e phishing sono aumentati del 22%. Le vittime si riscontrano soprattutto tra i più giovani. Ecco i consigli pratici per proteggersi dalle frodi online

Pubblicato il 27 Dic 2021

Andrea Zamboni

Digital Solutions Director Southern Europe di Visa

Frodi online

Nel corso dell’ultimo anno, forse avremo notato un numero maggiore di mail e messaggi indesiderati. Magari sarà capitato anche a noi di ricevere una richiesta di confermare dati di pagamento di un articolo che non abbiamo mai ordinato, oppure di saldare un pagamento per un servizio di consegna mai utilizzato.

Secondo un recente studio, il numero di frodi in cui gli utenti vengono indotti con l’inganno ad autorizzare un pagamento sul conto controllato da un cyber criminale, è aumentato nell’ultimo anno del 22% fino a quasi 150mila casi. Più a rischio di caderne vittima, secondo una ricerca Visa, soprattutto le generazioni più giovani[1].

Le tipologie più comuni di frodi online

In dettaglio, le tre tipologie di frodi più comuni sono:

  1. phishing via SMS: messaggio inviato al vostro numero di cellulare in cui una presunta banca o servizio di consegna vi invita a cliccare su un link per estorcervi dati personali sensibili;
  2. phishing via mail: e-mail apparentemente proveniente da un’azienda nota con l’obiettivo di appropriarsi dei vostri dati personali o di denaro;
  3. phishing sui social media: in questo caso il truffatore crea falsi account e pagine nel tentativo di indurvi a condividere informazioni personali.

Qualunque forma abbia, subire una frode può risultare molto spiacevole e avere un impatto emotivo oltre che finanziario. Secondo la ricerca Visa sopramenzionata, infatti, una vittima su quattro ha dichiarato di aver provato vergogna (22% degli intervistati), imbarazzo (26%) o turbamento (24%) dopo essere stata raggirata. E la metà (49%) di coloro che sono stati colpiti da una frode non ne hanno parlato nemmeno con la propria famiglia.

È importante, tuttavia, sapere che parlarne con i propri cari può fare la differenza: condividendo le nostre esperienze ogni volta che riceviamo una e-mail o un messaggio ingannevole, possiamo superare l’imbarazzo e contribuire a ridurre il rischio. Per di più, può essere confortante sapere che il nostro impegno contribuirà a evitare che altre persone vengano raggirate.

Suggerimenti pratici per proteggersi dalle frodi online

Dal momento che, sempre secondo lo studio Visa, tre quarti (76%) degli intervistati crede che parlare maggiormente di frodi avrebbe un impatto positivo nel prevenirle, ecco otto suggerimenti da seguire per proteggere voi stessi e i vostri cari.

Controllate più volte prima di cliccare

Se non siete sicuri dell’autenticità di una mail che avete ricevuto, o se notate alcuni caratteri inusuali, errori ortografici, oppure un’immagine che non corrisponde al logo dell’azienda, non cliccate su nessun link e non scaricate alcun file.

Inoltre, quando passate il cursore su qualsiasi link, potete vedere in anteprima dove sta per indirizzarvi ed accorgervi in questo modo, prima di cliccarci sopra, se si tratti di un sito sospetto.

Quando pagate online, controllate bene l’URL

Prima di effettuare un pagamento online, assicuriamoci sempre che cominci con “https://”: la “s” alla fine, infatti, indica che si tratti di una connessione sicura.

Paghiamo con la nostra carta il più possibile per trarre vantaggio dalle protezioni extra sugli acquisti con carta – come il chargeback e le coperture a responsabilità zero, che possono aiutarci a recuperare i nostri soldi nel caso in cui ci fosse un problema.

Quando effettuiamo un pagamento, potremmo anche imbatterci nella richiesta di un codice unico (inviato via cellulare o via mail), un’impronta digitale o un riconoscimento facciale per permettere alla banca di assicurarsi che siamo proprio noi, e non un’altra persona, a utilizzare la carta.

Per pagamenti tramite app, usiamo l’impronta digitale

I sistemi di riconoscimento biometrico come quelli che prevedono la scansione dell’impronta digitale o il riconoscimento facciale sono l’ideale per effettuare il login del conto corrente.

A nostro avviso, questi metodi sono più sicuri e molto più facili da fornire rispetto alle password.

Accertiamoci dell’identità del nostro interlocutore

È importante, sempre, accertarci dell’identità della persona con cui stiamo parlando e prendiamo il controllo della situazione: se qualcuno si presentasse alla porta di casa nostra sostenendo di essere un dipendente della banca o di un servizio di consegna, chiedendoci informazioni personali, molto probabilmente gli domanderemmo di mostrarci un documento per verificare la sua identità.

La stessa cosa vale in caso di frodi online: assicuriamoci di fare dei controlli e sinceriamoci che la persona con cui stiamo parlando sia realmente chi dice di essere.

Una buona soluzione è quella di utilizzare uno strumento diverso per comunicare rispetto a quello con cui ci hanno contattato. Per esempio, se riceviamo un messaggio di richiesta delle nostre informazioni bancarie, proviamo a inviare una mail o a chattare direttamente con la banca in questione per verificare se si tratti di una richiesta attendibile.

Non vergogniamoci

Essere bersaglio di frode può risultare destabilizzante e avere un impatto emotivo tanto quanto finanziario; a tal proposito, il recente studio di Visa ha rivelato che una vittima di frode su quattro (26%) si è sentita a disagio dopo l’accaduto.

Denunciamo sempre

Segnaliamo tempestivamente i tentativi di raggiro alle autorità competenti. Denunciando questi episodi, potremmo contribuire a bloccare siti web, linee telefoniche, profili social e conti bancari falsi, in modo che i truffatori vengano fermati immediatamente.

Informiamoci sugli strumenti di tutela

Le avanzate tecnologie di Visa lavorano dietro le quinte per rilevare, in tempo reale, se qualcuno stia utilizzando le credenziali di un’altra persona.

Quando i pagamenti sembrano sospetti, i dati di Visa possono segnalare alla banca di ricontrollare che il titolare del conto sia chi dice di essere, per esempio richiedendo di inserire una OTP (one time password) inviata via SMS.

Parliamone

Quando riceviamo o ci accorgiamo di un messaggio fraudolento, spargiamo la voce. Parlare di frode con i propri cari e condividere consigli su come individuare i segnali di pericolo potrebbe aiutare a proteggerli da futuri tentativi di truffa.

Conclusioni

I consigli pratici appena visti sono sicuramente molto utili: tuttavia, quando si tratta di evitare le frodi, non è solo una questione di comportamento, ma anche di tecnologia e network: per esempio, insieme alle banche e al settore dei pagamenti, è necessario proteggere i dati delle carte attraverso codici criptati che possano essere letti solo da chi è autorizzato a farlo.

Quando clicchiamo per effettuare un pagamento, forniamo alla nostra banca una serie di tecnologie che la aiutano a controllare l’identità del vero titolare della carta, sia in background, sia richiedendo prove fra cui password, codici unici e impronte digitali.

Mentre i nostri dati viaggiano attraverso la rete, i principali circuiti bancari li proteggono mediante un sistema globale di sicurezza informatica che opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Ma l’aspetto più significativo quando si tratta di prevenire le frodi è l’uso dell’intelligenza artificiale, che permette di prevenire un totale di frodi a livello globale stimato a 25 miliardi di dollari all’anno.

 

NOTE

  1. Ricerca commissionata da Visa e condotta da Opinium con 2.000 adulti britannici rappresentativi a livello nazionale tra il 14 maggio 2021 e il 18 maggio 2021

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